Perché buttarlo … è buono!

Essere freegan significa abbracciare la dottrina dei vegani e combattere gli sprechi. "Vegan" perché si evita il consumo alimentare e non di tutto ciò che deriva dallo sfruttamento e dall'uccisione degli animali. "Free" perché al posto di consumare si utilizzano le risorse gratuite che la società mette a disposizione. Siete convinti che in questo mondo nessuno regali niente? Sbagliato. Ogni giorno nei paesi industrializzati vengono buttate milioni di tonnellate di cibo, nonché prodotti alimentari e oggetti di ogni tipo, dai vestiti alle scarpe, dai mobili agli elettrodomestici, utilizzabili o semplicemente da aggiustare.

I freegan non sono dediti al consumismo ma al contrario evitano di comprare e non sprecano nulla. Com'è possibile procurasi cibo e altro senza spendere? Frugando nella spazzatura. Già, non è bello a dirsi e neppure a farsi. Ma i trash tour, "tour della spazzatura", organizzati di Adam Weissman, il fondatore del gruppo freegan di NY, risultano fruttuosi. Si rovista nell'immondizia dei supermercati, dei ristoranti, pescando molto spesso cibi perfettamente confezionali e mangiabili. Lo stesso si fa per quanto riguarda abbigliamento, libri e quant'altro.

Come spiega il sito freegan.info - strategie per un vivere sostenibile contro il capitalismo "Freegan sono persone che utilizzano sistemi alternativi per vivere, basati sulla limitata partecipazione all'economia convenzionale e sul un minimo impiego delle risorse". Tra le altre cose il sito riporta informazioni sul dove e quando fare rifornimenti. Esempio: a Brooklyn, domenica e giovedì sera nei pressi di tale store si può reperire gratuitamente verdura fresca. A Manhattan, nell'Upper West Side, vicino a quella panetteria si trovano pane e sandwiches. Qualche isolato più in là c'è un supermercato kasher, l'ideale per chi cerca formaggio e maccheroni. Senza sprecare nulla e senza spendere un dollaro. (adr - Libero News)

14 Dicembre 2007 · Patrizio Oliva




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