My name is Bond. Tremonti Bond!

Abbiamo affidato loro i nostri risparmi, per giunta pagando carissimi i loro servizi: li hanno manipolati senza controllo. La cupidigia si è poi trasformata in sindrome da dipendenza come capita ai giocatori viziosi e si sono sperperati tutto, depauperando l'intero sistema.

Qualcuno ci ha lasciato le piume, ma in Italia non ci sembra e se è successo non ce l'hanno detto, anzi risulta che gli amministratori al vertice continuino a dirigere il tutto, proseguendo a godere come fantastiliardari paperoni.

Il governo ha deciso che presterà alle banche molti quattrini acciocché queste assumano la veste di mediatori tra la crisi, i bisognosi e i poveri. Vista così è come pensare di guarire un assatanato da slot machines inserendolo nel casinò, anziché in comunità.

Basti pensare a come fu (dis)applicata la legge Bersani che trattava la rinegoziazione dei mutui: gli sportellisti, ovviamente addestrati, la infrangevano alla luce del sole, rinnegandola o lucrando commissioni e interessi illegittimi.

L’intenzione di Tremonti potrebbe rivelarsi buona, ma a patto che i Bond nel Casino Royale siano sorvegliati da agenti supervisori, con lo stesso spirito dell'omonimo James.

1 Marzo 2009 · Patrizio Oliva


Commenti e domande

Per porre una domanda sul tema trattato nell'articolo (o commentarlo) utilizza il form che trovi più in basso.

Una risposta a “My name is Bond. Tremonti Bond!”

  1. efisio altamura ha detto:

    Sì, aiutiamole pure le banche. Poi vedremo se gli aiuti statali saranno finalizzati a facilitare l’erogazione dei crediti, come dovrebbe essere, o permetterenno invece ai nostri banchieri di giocare ancora in borsa e di compiere altre spericolate acrobazie di finanza creativa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Se il post è stato interessante, condividilo con il tuo account Facebook

condividi su FB

    

Seguici su Facebook

seguici accedendo alla pagina Facebook di indebitati.it

Seguici iscrivendoti alla newsletter

iscriviti alla newsletter del sito indebitati.it




Fai in modo che lo staff possa continuare ad offrire consulenze gratuite. Dona!