Mutui e usura » Via libera alla consultazione tecnica preventiva

Mutui e usura » Via libera alla consultazione tecnica preventiva

Via libera alla possibilità di una consulenza tecnica preventiva in materia di contestazioni alle banche su mutui e interessi usurari o anatocistici.

Ciò quanto disposto dal Tribunale di Pesaro, con una recente pronuncia.

Consulenza tecnica preventiva: di cosa si tratta

La consulenza tecnica preventiva è un istituto diretto a una forma alternativa di risoluzione delle controversie, che può essere utilizzato ogni volta che una consulenza tecnica in via preventiva, cioè ancor prima dell'instaurazione dell'ordinario giudizio di cognizione, possa risolvere una controversia avente a oggetto l’accertamento e la relativa determinazione dei crediti derivanti dalla mancata o inesatta esecuzione di obbligazioni contrattuali o da fatto illecito.

È necessario, pertanto, che la consulenza possa potenzialmente risolvere l’intero contenzioso tra le parti, almeno in punto di fatto, nel senso che, una volta depositato l’elaborato di consulenza, non residuino altre questioni da esaminare, se non quelle di diritto, chiaramente di competenza del giudice del merito.

Consultazione tecnica preventiva sui tassi usurari dei mutui

L'uomo della strada ha sempre pensato che l'usura sarebbe possibile solo al di fuori del sistema legale del credito e che le operazioni bancarie devono necessariamente essere legali ma, purtroppo, non sempre ciò accade.

Se il tasso nominale praticato dagli istituti di credito è solitamente allineato alle soglie massime consentite, altrettanto non si può affermare per il tasso effettivo globale annuo (TAEG), sul quale incidono spese, commissioni e metodologie di calcolo (anatocismo) non sempre trasparenti che possono far lievitare, subdolamente, il costo effettivo del finanziamento (apertura di credito in c/c, mutui, prestiti personali ecc. ).

Tuttavia, accertare il tasso effettivo praticato dalla banca non è un operazione semplice ma, viceversa, può essere effettuata solo da professionisti altamente specializzati, con l'ausilio di sofisticati programmi software.

Se un correntista ha il sospetto che la propria banca applichi tassi di interesse spropositati e, per svariati motivi, non vuole fare causa alla banca, ha la possibilità di chiedere al Presidente del Tribunale di nominare un consulente tecnico (CTU) che verifichi il saldo contabile dei conti correnti alla luce della legge 108/1996 in materia di usura.

Ma non sempre i tribunali ammettono questa forma di conciliazione.

La sentenza del Tribunale di Pesaro sull'usura nei mutui

Come accennato, proprio in quest'ottica, è arrivata, dal Tribunale di Pesaro, la sentenza che ha ammesso la consulenza tecnica preventiva per valutare se i mutui superino o meno il tasso soglia di usura.

Il vantaggio di questa opportunità è che essa potrebbe ridurre in maniera radicale i tempi e le spese della giustizia ordinaria anche nel settore dei prestiti che vede ormai contrapporsi, con sempre maggiore frequenza, imprese e cittadini da un lato, e banche dall'altro.

Inoltre questa conciliazione favorirebbe un accordo tra le parti, senza dover neanche ricorrere all'Arbitro Bancario Finanziario (ABF).

Il problema è che non tutti i Tribunali la ammettono: la Ctu era stata negata, prima d'oggi, da molti tribunali di merito.

27 Febbraio 2014 · Giovanni Napoletano




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