Mutui Usa: crollo dei prestiti
La crisi dei mutui in Usa potrebbe portare all'erogazione di 2.000 miliardi di dollari di prestiti in meno. La situazione fa prevedere 'rischi di sostanziale recessione', mentre le perdite generate da pignoramenti di case sui conti delle finanziarie si attesterebbero fino a 400 miliardi. In base alle stime contenute in un rapporto di Goldman Sachs, si rileva che le prevedibili perdite sui prestiti pongono rischi macroeconomici piu' grandi di quanto noto finora.
"Credo che quello possa essere un elemento di ombra enormemente significativo e, in qualche misura, incidente sulla situazione produttiva".
Cosi' il Ministro dello Sviluppo Economico, Pier Luigi Bersani, a margine di un convegno tenuto a Firenze, ha risposto ad una domanda sulle previsioni di Goldman Sachs, secondo cui la crisi dei mutui subprime potrebbe portare ad una contrazione del credito di 2.000 miliardi di dollari.
Questo - ha spiegato Bersani - "non tanto per carenza di liquidita', perché i soldi in giro ci sono, quanto perché il venire meno di un meccanismo di fiducia tra gli attori finanziari può portare, come risultato, anche a una restrizione del credito per gli investimenti industriali". "Ci sono poi problemi minori, ma pur sempre significativi, come il ciclo delle costruzioni, che viene da anni di forte spinta e ora segna qualche elemento piu' riflessivo, ed il prezzo del petrolio".
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