MUTUI – Tremonti invia alle banche le disposizioni applicative
Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali.
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Tutto pronto per l'applicazione del decreto Tremonti sui mutui. Il ministero dell'Economia e delle finanze, infatti, ha inviato a tutti gli istituti finanziari una lettera circolare con la quale illustra le modalità applicative delle nuove misure in materia di tassi sui mutui, introdotte dall'articolo 2 del decreto-legge 29 novembre 2008, numero 185 (pacchetto misure anticrisi).
Per i mutui a tasso variabile le rate da corrispondere nel 2009 devono essere calcolate con riferimento al maggiore tra un tasso di interesse pari al 4%, senza spread, spese varie o altro tipo di maggiorazione e il tasso contrattuale alla data di sottoscrizione del contratto.
La differenza tra gli importi a carico del mutuatario e le rate da corrispondere è a carico dello Stato.
Il contributo dello Stato a favore dei mutuatari per la riduzione dell'importo delle rate di mutuo a tasso non fisso nel corso del 2009 viene corrisposto dalle banche mutuanti, senza alcun costo per il cliente.
La disposizione interessa i mutui erogati prima del 31 ottobre 2008 per l'acquisto, la costruzione e la ristrutturazione dell'abitazione principale, ad eccezione di quelle di categoria A1, A8 e A9. Il provvedimento si applica anche ai mutui che sono stati oggetto di rinegoziazione.
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