Mutui che non si riescono a pagare e gravi problemi economici

Mutui non pagati e nessun lavoro

Mi trovo in una situazione economicamente disastrosa per colpa di clienti che non hanno onorato quanto dovuto e, attualmente, per l’assenza totale di lavoro da oltre un’anno.

Quindi mi ritrovo non con un ..fucile puntato, ma un vero plotone d’escuzione.

Io e mio marito abbiamo in essere con due istituti di credito (di cui una banca già ci ha messo in mora) vari mutui usati per l’ampliamento della nostra casa, per ricavarne altre due unità abitate in comodato d’uso gratuito ai nostri figli e nipotini.

Mio marito, essendo amministratore unico di società srl, per avere affidamento bancario per la società ha prestato anche garanzie personali.

Ora da oltre 18 mesi non riusciamo a mantenere i pagamenti delle rate dei mutui.

La società di mio marito la lasciamo fallire, viste le difficoltà del recupero dei crediti con i nostri clienti; abbiamo anche perso, nella primavera scorsa, un grosso appalto di costruzioni col quale speravamo di sistemare tutti gli arretrati.

Io sono amministratrice unica di società srl immobiliare, ma purtroppo anche con quella non riesco a realizzare vendita degli immobili. Purtroppo la crisi del settore non mi aiuta certamente.

Come si potrebbe fare per evitare di perdere la nostra casa di cui siamo cointestati 50-50% e che ci è costata una vita intera di sacrifici ed evitare che ben 3 famiglie e 3 bimbi piccoli vadano a finire sulla strada?

Mio marito è stato riconosciuto invalido all'80% per malattia e non è più in condizioni di poter lavorare.

Alcuni mi hanno parlato di diritto di abitazione, che cosa sarebbe? Potrebbe essere una soluzione?

Mutui e debiti - si tratta di una situazione di sovraindebitamento conclamata

Non ci sono soluzioni per la situazione che mi ha prospettato, con il fallimento ed i debiti vi troverete, fra non molto, gli immobili ipotecati e, di lì a poco, espropriati a prezzi di saldo.

Se poi vuole cullarsi nelle illusioni che azzeccagarbugli di ogni risma e tipologia vi forniranno (diritto di abitazione, usufrutto, nuda proprietà, donazioni, fondo patrimoniale, trust e compagnia bella), alla fine si ritroverà con qualche debito in più per il pagamento delle laute parcelle.

L'unica via d'uscita lei la conosce, ma non ha il coraggio di attuarla. Posso comprenderla signora. Spero che questo mio contributo servirà, oltre che a scoprire "l'acqua calda", anche a motivarla perché si dia da fare per salvare il salvabile, prima che sia troppo tardi.

Dunque vendita a terzi degli immobili, prima che sopravvengano altre ipoteche e altri creditori. Lasci stare le donazioni a figli ed a nipoti e le finte vendite a parenti vicini e lontani, perché poi i creditori potranno presentare istanza di revocazione. Così pagherà le banche che hanno erogato i mutui.

I liquidi ricavati, sui conti correnti dei figli, che potranno trovare una sistemazione dignitosa, insieme ai propri genitori (spero). Lei si spogli di ogni avere. Vedrà che la condizione di nullatenenza le darà più serenità di quanto creda.

Il grande Eduardo, nel ruolo del "Sindaco del Rione Sanità" a chi gli chiedeva perché avesse anzitempo trasferito tutti i propri averi ai figli, rispondeva: "quando mi sfioreranno con una carezza o mi daranno un bacio, sarò sicuro che lo avranno fatto perché mi vogliono bene ..."

13 Novembre 2012 · Simone di Saintjust


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