Mutui casa, è allarme insolvenza

Negli Usa è già allarme, in Italia siamo ancora in una fase di preallarme, ma il problema c'è e diventa sempre più serio: i contratti di mutui non onorati continuano a crescere a ritmi preoccupanti. Le famiglie non riescono a pagare le rate, scattano le procedure e le case vanno all'asta. Un sogno che si infrange per alcuni, un affare per altri, visto che gli immobili vanno all'incanto sui valori catastali, prezzi ben inferiori a quelli di mercato.

L'istituto Nomisma snocciola i dati: nel 2006 le famiglie in difficoltà con il pagamento delle rate sono aumentate del 5,1% e i primi dati raccolti nel 2007 confermano questo trend.

C'è da sottolineare, comunque, che negli ultimi anni il peso per l'acquisto della casa è aumentato notevolmente. Da un lato i prezzi degli immobili, soprattutto nelle grandi città, sono letteralmente lievitati. Dall'altro le banche centrali hanno più volte ritoccato al rialzo i tassi di interesse. Basti pensare che in quindici mesi la Bce ha portato i tassi dal 2% all'attuale 3,75%, con un incremento dell'87,5%. Negli Usa il costo del denaro ha già raggiunto il 5,25% con una crescita dal 2004 – che rappresenta il punto di minimo dell'ultimo decennio - superiore al 400%. n soldoni significa che se nel 2005 un mutuo trentennale a tasso variabile di 100mila euro comportava il pagamento di una rata di 450 euro al mese, ora per lo stesso importo occorre pagare più di 550 euro al mese.

E' cresciuta anche la durata del mutuo: i finanziamenti ultraventicinquennali sono passati dall11,8% del primo semestre del 2002 al 49,4% dei primi mesi del 2007. Una corsa all'allungamento che ha l'unico obiettivo di attenuare la pressione delle rate sul reddito.

Ciononostante, nella descrizione della situazione del mercato italiano, Nomisma mette in evidenza la crescita dei mutui nel corso del 2006. Le stime su dati provvisori si attestano a 502.699 erogazioni per un numero di compravendite pari a 868.183 contro rispettivamente le 481.542 e 833.350 del 2005. Sostanzialmente invariata la quota di compravendite effettuate ricorrendo a un mutuo (57,9%).

10 Novembre 2007 · Patrizio Oliva




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