Autovelox Tutor Telepass e ZTL » Non serviranno solo per le classiche multe

Autovelox, tutor, telepass e telecamere ZTL. L'occhio elettronico non servirà più esclusivamente per elevare le classiche multe.

I tempi cambiano, e i metodi di sorveglianza elettronica sono, purtroppo, sempre più sofisticati. Già, perché gli autovelox non serviranno più a fare solo gli autovelox.

Dall'assicurazione scaduta o non rinnovata, passando per la guida di un ciclomotore senza casco, dal mancato tagliando della revisione, fino alla targa falsificata: sta per partire la nuova anagrafe delle targhe che renderà possibile la tracciabilità dei mezzi e delle multe.

Oltre agli autovelox, le ZTL non avranno solo il compito di presidiare i centri urbani a traffico limitato, ed ancora, la telecamera posta sul Telepass non sarà così inoffensiva come prima.

D'ora in poi, le multe stradali elevati con questi strumenti elettronici potrebbero non essere più per un semplice eccesso di velocità.

Come accennato, infatti, è tutto pronto la nuova Anagrafe delle targhe, il database che sarà in uso dalla pubblica amministrazione e, soprattutto, dalle forze dell’ordine, per stanare una lunga serie di infrazioni del codice della strada.

In parole povere, la telecamere dei tutor, quelle poste ai varchi delle zone a traffico limitato (ZTL), o quelle ai telepass non saranno utilizzate esclusivamente per le funzioni proprie,, ma anche a rilevare chi guida senza casco, chi ha l’assicurazione rc auto scaduta o non ce l’ha proprio, chi non ha fatto il periodico tagliando di revisione, chi ha un fanale rotto o una targa falsificata.

Ma anche chi guida nonostante il sequestro dell’auto o il fermo amministrativo per non aver pagato il bollo o una qualsiasi cartella di pagamento di Equitalia.

Il sistema, già presente in altri Paesi dell’Unione europea è stato ribattezzato Il Grande Fratello degli automobilisti: in Italia, in realtà, se ne parlava già dal 2011 e nel febbraio 2014 sembrava già tutto pronto per cominciare.

Successivamente, però, poi la modifica da inserire nel decreto legge Destinazione Italia è fallita.

Oggi, invece, l’attuale Ministro dei Trasporti è riuscito a completare l’opera e mettere a punto il Centro nazionale di Accertamento delle Infrazioni.

Grazie a questo maxi cervellone, in cui vengono raccolte tutte le informazioni provenienti dai registri della Pubblica amministrazione, è possibile identificare, in tempo reale, la targa dell’auto non appena questa passa sotto una delle tante telecamere degli autovelox, delle ztl e dei telepass. Così, immediatamente, l’informazione viene elaborata dal computer del CNAI, ove si verifica se l’assicurazione è in regola, se la revisione è scaduta, se il mezzo è sottoposto al fermo auto o a qualsiasi sequestro.

Impossibile dunque sfuggire ai controlli: d'ora in avanti, sarà inutile, quindi, ricorrere davanti al giudice di pace e sostenere che la telecamera doveva servire solo ad elevare multe per i conducenti dall'acceleratore pesante.

15 Settembre 2014 · Gennaro Andele




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