Multa da autovelox » Se il limite è sforato di poco è nulla

Multa elevata con dispositivo autovelox: se la differenza tra il limite di velocità e l’andatura effettiva del trasgressore è minima la sanzione può essere annullata.

Una multa rilevata con apparecchiature di controllo elettronico della velocità come l’autovelox, infatti, può essere annullata quando lo scarto tra l’andatura effettivamente tenuta dall'automobile e il limite di velocità sul tratto di strada interessato è minimo.

Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dal Giudice di Pace di Gallarate con sentenza 267/14.

Con la pronuncia citata, è stato sancito un principio nuovo e, per certi versi, rivoluzionario in tema di sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada.

Nel caso in esame, un automobilista si era visto elevare una multa per aver superato il limite di velocità soltanto di 1 Km/h.

Così, il giudice di merito ha accolto l’opposizione alla sanzione, chiarendo che, quando la violazione amministrativa è di “lieve entità” la sanzione si considera sproporzionata.

In parole povere, ogni volta che vi sia una minima differenza tra la velocità rilevata e quella consentita sulla strada, lo scarto potrebbe essere imputabile non necessariamente al comportamento colposo o doloso del conducente, ma anche a fattori esterni alla sua condotta, quali, per esempio, una non perfetta taratura dello strumento di accertamento elettronico utilizzato dai vigili urbani.

Pertanto, a parere del giudice di pace, la multa deve essere annullata per tenuità del fatto ogni volta in cui l’auto supera il limite con uno scarto irrisorio.

6 Maggio 2014 · Andrea Ricciardi


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