Mutuo o leasing? » Ecco differenze e vantaggi

Mutuo o leasing - Analisi comparata

In questi tempi bui, in cui la crisi la fa da padrone, il tema del credito sta acquisendo un peso sempre più forte. In un clima in cui le banche non concedono nulla, le formule di prestito più richieste continuano ad essere quelle che riguardano i beni strumentali: ovvero il leasing e il mutuo. Ma quale è lo strumento più vantaggioso per il consumatore/debitore?

Tutte e due le forme di credito godono di pregi, e soffrono, sicuramente, di difetti.

In questo intervento cercheremo di chiarire gli aspetti principali in favore dei contribuenti, individuando quale alternativa può intercettare al meglio le esigenze dei singoli soggetti interessati.

Cosa prevede un contratto di leasing

Un contratto di leasing prevede l’utilizzo del bene strumentale dietro il pagamento di un canone. Concluso il contratto, l’utilizzatore può acquistare lo stesso bene corrispondendo una cifra precedentemente concordata e comunque inferiore al prezzo di mercato. In parole povere, si tratta di una sorta di affitto che si conclude con un acquisto agevolato.

Parlando di vantaggi, il leasing conviene perchè:

  • il prezzo di acquisto è inferiore al prezzo di mercato
  • il bene sottoposto a leasing non è iscritto in bilancio
  • l’utilizzatore non è chiamato a pagare per l’intero l’Iva sul bene
  • i canoni periodici sono sottoposti a deducibilità totale, ossia al 100%
  • al contratto di leasing può seguire l'acquisto del bene a costo zero
  • un bene in leasing non può essere né sequestrato né pignorato

Praticamente, il contratto di leasing rappresenta un’opzione all'insegna della prevedibilità e della tranquillità.

Chi lo stipula è a conoscenza di quanto pagherà, e perfino dell'entità dell'opzione di riscatto.

Il contratto di leasing, dunque, permette a chi lo contrae di sostituire il bene con un basso dispendio di risorse, valutato che, nell'ipotesi in cui il bene dovesse rivelarsi obsoleto, sarà sufficiente non avvalersi dell'opzione di riscatto.

Per quanto riguarda gli svantaggi, ricordiamo che con il contratto di leasing un bene in locazione non può essere venduto o ceduto.

Il contraente, infatti, non è il proprietario, bensì un semplice utilizzatore.

Inoltre, il prezzo corrispondente all'opzione di riscatto può essere molto basso rispetto al valore di mercato, ma i canoni periodici possono essere alti rispetto ad un semplice canone di affitto o a una rata del mutuo.

Cosa prevede un contratto di mutuo

Il mutuo è il tradizionale strumento a disposizione di chi vuole acquistare un immobile ma non possiede, fin da subito, la liquidità sufficiente per far fronte a una spesa di ingente entità.

Si tratta dello strumento preferito in questi casi, anche in virtù di una proposizione commerciale più convinta da parte delle banche.

In Italia il mutuo, per quanto riguarda il mercato immobiliare, ha avuto vita facile nei confronti del leasing, che di fatto giunge dal mondo anglosassone.

Ultimamente, come accennato, il leasing si è reso protagonista di una vera e propria ascesa, fino a diventare un validissimo strumento per l'acquisto di beni strumentali.

Tornando al mutuo, esso è vantaggioso perchè:

  • chi accende un mutuo è fin dall'inizio proprietario dell'immobile.
  • chi accende un mutuo paga una cifra più bassa di quella che avrebbe pagato se avesse scelto il leasing

Al contrario, per quanto riguarda i contro è bene dire che chi accende un mutuo è sì proprietario dell'immobile, ma ciò comporta anche la responsabilità di alcuni oneri.

Tra questi, spiccano quelli tributari.

Da proprietario e non da semplice utilizzatore, vanno pagate le tasse di proprietà.

Infatti, chi accende un mutuo potrebbe di pagare meno rispetto al leasing, ma anche molto di più.

Il motivo, se si prende in considerazione il caso dei tassi variabili, è lo stesso: se le contingenze economiche non sono favorevoli, la rata lievita e può sfuggire al controllo del contribuente.

Inoltre, il mutuo è uno strumento mediamente più complesso del leasing.

Ciò vuol dire che è probabile la presenza di un numero alto di clausole o di cavilli in grado di porre il contraente in svantaggio rispetto alla banca, fino a raggiungere le soglie dell'illegalità.

Può sembrare eccessivo come ragionamento, ma il fenomeno dell'usura bancaria non è raro ed coperto proprio dal manto spesso di burocrazia e tecnicismo di cui lo strumento mutuo è ricoperto.

20 Maggio 2014 · Andrea Ricciardi


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