La richiesta di un prestito: le banche dati dei cattivi pagatori

Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali.

Avete richiesto un prestito in banca o ad una finanziaria e avete avuto qualche problema nel restituirlo? Beh allora state pur certi che il vostro nominativo è finito in qualche banca dati che rileva i “rischi finanziari”.

Di che cosa si tratta?

Banche e società di finanziamento, prima di concedere un credito ai propri clienti, si informano della loro solvibilità ed affidabilità: in pratica, che questi, una volta ricevuto il credito, siano poi in grado di restituirlo senza problemi.

Come avviene tale raccolta di informazioni?

Il sistema è duplice: o attraverso società di informazione commerciale, specializzate nel fornire notizie su società e privati oppure attraverso il sistema degli archivi delle cosiddette “centrali rischi private” ora ribattezzate SIC, sistemi di informazioni creditizie.

Si tratta di archivi a cui tutto il sistema bancario fa affluire dati riguardanti i finanziamenti accordati e la regolarità dei rimborsi di crediti.

Esistono “centrali rischi pubbliche” e “centrali rischi private”

Le prime sono due e sono state istituite per legge: sono la Centrale Rischi della Banca d'Italia, che riguarda esposizioni (mutui, anticipazioni, aperture di credito, ecc…) pari o superiori a 75.000,00 Euro e la Centrale Rischi della SIA (Società Interbancaria per l’Automazione), che riguarda esposizioni fra i 31.246,00 Euro e i 74.990,00 Euro.

Ciascun istituto di credito è tenuto obbligatoriamente a fornire a tali enti i dati, nominativi e per importi, delle esposizioni in capo a ciascun soggetto – privato o impresa – nei limiti degli importi visti.

I SIC, sistemi di informazioni creditizie (già denominati “centrali rischi private” e noti anche come banche dati dei cattivi pagatori), sono invece società private di raccordo del sistema bancario, che custodiscono i dati di esposizioni relative anche a pochi migliaia di euro (in pratica la fascia che va da 0 a 31.246,00 Euro) e che sono costituite per fornire alle banche e alle finanziarie che vi aderiscono un servizio certamente prezioso, finalizzato a limitare i rischi nella concessione di credito, ma che può porre anche delicate questioni per quel che riguarda il trattamento di dati personali. Fra le più note in Italia vi sono CRIF, Consorzio per la tutela del credito, Experian ed altre ancora.

E’ evidente che tale sistema informativo, una sorta di "grande occhio" del mondo bancario, deve essere perfettamente funzionante e garantire informazioni corrette e aggiornate; altrimenti rischia di procurare danni, anche seri, a coloro che inevitabilmente risultano censiti in tali archivi.

Le novità dal gennaio 2005

Al fine di una migliore tutela dei dati personali custoditi dalle società private che rilevano rischi finanziari, da alcuni mesi è in vigore il nuovo codice di deontologia e di buona condotta, contenente le nuove regole relative a detti sistemi di informazioni creditizie, SIC. Il Codice disciplina solo l’attività delle banche dati private, mentre non riguarda le due banche dati pubbliche sopraviste.

Quali sono le principali regole previste dal nuovo codice?

CHI PUO' CONSULTARE IL SIC

Ai dati contenuti nei SIC possono accedere solamente gli enti finanziari e le imprese che hanno concesso un credito al consumo e solo per finalità strettamente legate all'erogazione del finanziamento; non possono pertanto accedervi enti e società che vogliono utilizzare quei dati, ad esempio, per iniziative di marketing.

RICHIESTE DI PRESTITO

I dati personali relativi possono essere conservati nel SIC non oltre 6 mesi dalla richiesta. Se la richiesta non viene accolta o il cliente rinuncia al prestito, i dati devono essere cancellati dal gestore del SIC entro 30 giorni.

INFORMATIVA

Quando il consumatore si attiva per ottenere un finanziamento, gli deve essere consegnata un’informativa da cui deve risultare in che modo saranno trattati i suoi dati e quali sono i suoi diritti; l’informativa deve avvertire il consumatore che i dati inerenti allo svolgimento “positivo” del finanziamento (finanziamento regolarmente rimborsato) saranno registrati nel SIC solo dietro suo esplicito consenso, mentre per la registrazione e consultazione di quelli “negativi” (inadempimenti, morosità, mancati rimborsi di finanziamenti concessi) non è necessario il suo preventivo consenso.

SOLO DATI DEL FINANZIAMENTO

. Al fine della tutela del credito sono registrabili solo dati inerenti al finanziamento e solo limitatamente a tale scopo; non possono essere registrati dati sensibili o giudiziari.

DATI NEGATIVI

Se si è in ritardo con il pagamento di due rate mensili consecutive e non si regolarizza il pagamento di una rata entro due mesi oppure si è in ritardo col pagamento di un’unica rata facente parte di una delle ultime due scadenze di pagamento, quindici giorni prima dell'inserimento dei dati personali nel SIC, l’ente finanziatore deve informare il consumatore che una delle predette situazioni a lui relativa sta per essere registrata presso il SIC e quindi resa accessibile al sistema.

TEMPI DI CONSERVAZIONE DEI DATI

Il codice stabilisce che:

  • dati inerenti ad un rimborso senza ritardi sono visibili per 3 anni dalla cessazione del rapporto o di scadenza del contratto o dal primo aggiornamento del mese successivo a tali date;
  • per le richieste di finanziamento, salvo rinuncia o rifiuto, il termine di registrazione e visibilità è di 6 mesi dalla richiesta;
  • se il ritardato pagamento (morosità) riguarda massimo due rate o un massimo di due mensilità, la morositá deve essere cancellata entro 12 mesi dalla regolarizzazione;
  • se il ritardato pagamento (morosità) riguarda oltre due rate oppure oltre due mensilità, la morositá deve essere cancellata entro 24 mesi dalla regolarizzazione;
  • se le morosità non vengono sanate, rimangono visibili per 36 mesi (3 anni) dalla scadenza contrattuale o dall'ultimo aggiornamento (prima della riforma gli anni erano 5).

DIRITTO DI ACCESSO

Ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo 196/2003 il consumatore ha in ogni momento il diritto di sapere se presso il SIC sono registrati dati personali a lui relativi, presentando relativa richiesta (vedi modulo su www.consumatori.crif.com) al Sic oppure alla propria banca o finanziaria; entro 15 giorni dovrebbe seguire una risposta. Ove dal riscontro risultino registrati dati non corretti, ovvero incompleti, non aggiornati, ecc., il consumatore, con una nuova specifica richiesta, ha diritto di ottenere l’immediata modifica o integrazione o aggiornamento o cancellazione da parte della banca, la quale inoltrerà le modifiche al Sic.

DATI POSITIVI

Al contrario dei dati negativi che non necessitano di consenso, quello accordato per il trattamento di dati positivi è dal consumatore revocabile in ogni momento; entro 90 giorni dalla richiesta tali dati dovranno essere cancellati dal SIC.

IL CONSIGLIO

Richiedete un finanziamento solo quando siete certi delle vostre capacità di rimborso. Particolare attenzione suggeriamo nell’assunzione di crediti al consumo (prestiti rateali – prestiti personali – cessioni del quinto dello stipendio) anche di modesta entità, i quali, in caso di non ponderate valutazioni del proprio bilancio, potrebbero trasformarsi in casi di insolvenza.

Per porre una domanda sulla CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria, sugli altri Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC) e sui cattivi pagatori clicca qui.

28 Agosto 2008 · Ornella De Bellis


Commenti e domande

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2 risposte a “La richiesta di un prestito: le banche dati dei cattivi pagatori”

  1. Filippo ha detto:

    Sto cercando di avere un prestito finalizzato al “consolidamento del debito”… sono un dipendente pubblico con stipendio fisso e con 14 mensilità.
    Ho una cessione del quinto dello stipendio ed il mio Ente non mi autorizza ad averne un altro ancora ne tantomeno ad alcun tipo di finanziamento “Delega”.
    Sono iscritto sicuramente nelle diverse centrali private partecipanti al SIC per ritardi di pagamento e ad oggi dopo aver bussato a diverse finanziarie, mi è stato sempre negato l’accesso al finanziamento…..
    Sono distrutto e rischio di ricorrere agli usurai…
    Mi aiutate per favore ad avere un prestito che mi permetta l’estinzione di altri con una sola rata mensile?

  2. giuseppe ha detto:

    sono un dipendente sto cercando un prestito, ma non riesco risulto cattivo pagatore non so come fare sono rovinato, non ce la faccio piu chi mi puo’aiutare

    mi aiutate ad avere un prestito

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