Isee e finti poveri » Il Fisco dichiara guerra: al via le nuove banche dati interne

Isee e finti poveri » Il Fisco dichiara guerra: al via le nuove banche dati interne

Isee manipolati e falsi poveri: il Fisco fa partire i controlli sui 40 milioni di conti correnti degli italiani per verificare la giacenza media e le somme intestate ai contribuenti.

Si preannunciano tempi duri per i falsi poveri che manipolano l'Isee solo per ottenere indebite agevolazioni. L'agenzia delle entrate, infatti, dispone controlli a tappeto.

Controlli a tappeto per scovare i finti poveri che manipolano l'Isee

Emanando un comunicato stampa ufficiale, l’Agenzia delle Entrate ha informato che il ministero del Lavoro e l’Agenzia stanno mettendo a punto nuove modalità di trasmissione e condivisione di dati e notizie finanziarie sui circa 40 milioni di conti correnti degli italiani.

L'ispezione dell'agenzia delle entrate avrà nel mirino la giacenza media, ossia l’importo mediamente presente nel corso dell'anno sul rapporto finanziario intestato al contribuente.

Vista l'esigenza di acquisire ulteriori informazioni utili all'attività di controllo al fine di uniformare e semplificare l’adempimento, con un provvedimento del Direttore dell'Agenzia, di prossima emanazione, sarà fissato un nuovo ed unico termine per la trasmissione dei nuovi elementi, unitamente a quelli relativi ai saldi e movimenti 2013.

Si sta valutando, dunque, di includere nel report periodico ulteriori e più invadenti informazioni, utili ai fini della corretta identificazione dell'Isee.

Alcuni di questi controlli, peraltro, saranno conseguenza dell'imminente approvazione del Foreign Account Tax Compliance (FACTA), la normativa frutto dell'Accordo Intergovernativo firmato lo scorso 10 gennaio 2014 che entrerà in vigore ufficialmente il 1° luglio 2014 e che è in attesa dell'emanazione, in Italia, della legge di ratifica e del decreto attuativo del ministero dell'Economia.

In base a questo documento, un’enorme categoria di operatori del mercato finanziario saranno tenuti all'identificazione della clientela Usa e alla comunicazione delle informazioni rilevanti all'agenzia delle Entrate.

In più, per permettere un rapido adeguamento al FACTA, si prescriverà l’indicazione della residenza fiscale dei propri clienti.

Ciò, non solo per evidenziare la presenza di eventuali cittadini statunitensi, ma anche per identificare gli altri soggetti stranieri residenti in altri Paesi che aderiranno agli accordi multilaterali.

E, in questo ambito, potrebbe essere imposto anche un dettagliato resoconto informatico sulla tipologia dei clienti ovvero sull'appartenenza a una determinata categoria professionale o produttiva.

9 Aprile 2014 · Andrea Ricciardi


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