Comunicazione di iscrizione di ipoteca esattoriale – Non è necessario riportare nell’atto le rendite catastali
La Commissione Tributaria Regionale, adita dal contribuente, aveva annullato una iscrizione ipotecaria per il mancato pagamento di una cartella esattoriale.
Il giudice di merito aveva rilevato che l'atto notificato, essendo preordinato all'espropriazione immobiliare, non consentiva di valutare la congruità del valore iscritto per la mancata indicazione delle rendite catastali degli immobili ipotecati ed aveva affermato che la comunicazione di iscrizione ipotecaria deve contenere il valore degli immobili, determinati in funzione della rendita catastale, per permettere di valutare la congruità del valore in virtù del quale viene iscritta ipoteca.
Secondo i giudici della Corte di cassazione (sentenza 24258/14) a cui aveva fatto ricorso la PA, dalla lettura delle disposizioni vigenti si rileva che esse non dettano alcuna prescrizione in ordine al contenuto motivazionale della comunicazione di iscrizione ipotecaria, né, in generale, disciplinano la forma della comunicazione di iscrizione di ipoteca, nè, ancora, in particolare, prescrivono che nella comunicazione di iscrizione di ipoteca si debba fare menzione della rendita catastale degli immobili colpiti dall'ipoteca.
Peraltro, l’affermazione che l’iscrizione ipotecaria rappresenta un atto preordinato all'espropriazione immobiliare e soggiace agli stessi limiti di quest’ultima, non implica alcuna conseguenza in punto di contenuto motivazionale della comunicazione di iscrizione.
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