Legge spalma-debiti per aiutare le famiglie in difficoltà
Le famiglie sovraindebitate e a rischio usura come le aziende in crisi. L’idea del Governo, mentre impazza il caro-mutui ed un terzo degli italiani fa fatica a pagare rate e prestiti, è quello di mettere a punto una vera e propria «legge spalmadebiti», un meccanismo che consenta insomma di rinegoziare tutte le pendenze con banche e finanziarie. Secondo l’Istat, infatti, il 14,7% delle famiglie «arriva a fine mese con molta difficoltà», mentre per Confesercenti addirittura il 40% delle imprese chiude a causa di debiti ed usura.
E questo nonostante l’indebitamento delle famiglie si mantenga ancora su livelli «più bassi rispetto a quello dei principali paesi europei» (49% del reddito disponibile contro il 66% della Francia ed il 100% della Germania), come segnalano Abi e Banca d'Italia.
I segnali d’allarme, però, continuano a moltiplicarsi, come crescono le situazioni di difficoltà. Per questo il sottosegretario agli Interni Ettore Rosato ha pensato ad un nuovo disegno di legge salva-famiglie. «Si tratta - spiega - di introdurre anche da noi un principio che in altri paesi, come Francia e Germania, si è già affermato. In pratica ci dovrà essere la possibilità di cumulare tutti i debiti contratti, porli in capo ad un unico soggetto bancario per poi riscaglionarli nel tempo a tassi contenuti». Magari prevedendo un certo periodo di congelamento, che potrebbe arrivare anche a 3 anni, ed un fondo di garanzia messo a disposizione dallo Stato. Ovviamente si dovrà concertare il tutto con le banche, le associazioni ed i consumatori, e fare attenzione «nel distinguere tra chi ne ha effettivamente bisogno e chi invece i soldi se li è andati a giocare».
Questo nuovo «ddl», però, è solo un tassello di una strategia più complessa illustrata ieri nel corso di una giornata di studio che ha radunato a Roma tutti i soggetti coinvolti nella battaglia contro l’usura. «L’indebitamento delle famiglie e delle piccole imprese, che messe alle strette rischiano di cadere nella trappola degli usurai, è una questione, di grande, crescente, drammatica attualità», denuncia il Commissario antiracket, Raffaele Lauro. E Rosato aggiunge: «C’è una fascia preoccupante tra le famiglie indebitate in cui il 30% del reddito è impiegato per pagare i debiti: bisogna trovare delle soluzioni». Quali? Una migliore informazione sul credito al consumo, a cominciare dalla comunicazione del valore reale del Taeg, il tasso annuo effettivo globale, (che in alcuni casi può arrivare anche al 60%), una applicazione più rigorosa delle norme che prescrivono la segnalazione delle operazioni sospette e controlli più seri sull’attività dei 120 mila intermediari creditizi attivi in Italia.
Inoltre entro l’anno il ministero dell'Interno e l’Antiracket contano di costituire l’Osservatorio nazionale sull’usura, mentre col via libera arrivato ieri dall'Avvocatura di Stato il Commissario antiusura d’ora in poi potrà costituirsi parte civile in tutti i processi per questo tipo di reati. Un fatto «rivoluzionario - spiega Lauro -. Che sancisce la possibilità di sostenere non solo materialmente ma anche a livello psicologico chi ha il coraggio di denunciare il racket».
16 novembre 2007
di PAOLO BARONI da La STAMPA
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