Imprenditore del caffè Mauro e figlio a giudizio per usura

Sono stati rinviati a giudizio per associazione a delinquere, usura ed esercizio abusivo dell'attività finanziaria gli imprenditori Antonio e Maurizio Demetrio Mauro, padre e figlio, componenti il consiglio di amministrazione dell'omonima impresa multinazionale del caffe' che ha sede nell'area industriale di Campo Calabro, nel reggino. Pasquale e Maria Mauro, invece, rispettivamente, fratello e nipote di Antonio, dovranno rispondere, il prossimo 7 aprile 2008 dinanzi alla seconda sezione penale del Tribunale di Reggio Calabria, soltanto del reato di esercizio abusivo di attività finanziaria.

Oltre ai Mauro, il gup Santo Melidona ha disposto il rinvio a giudizio di altri otto imputati, tutti dipendenti dell'impresa Mauro Caffe'. Si tratta di Giuseppe Scopelliti, Francesco Lia, Vincenzo Cama, Federico Lo Prete, Carmelo Claudio Sacca', Antonio Volpe e Giuseppe Malara. Il Gup, inoltre, ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di Salvatore Nicito, Domenico Marino, Filippo Zamataro, Biagio Vita, Antonio Libri e Francesco Giuseppe Fazzolari. L'inchiesta, coordinata dai pm Stefano Rocco Fava (adesso trasferitosi a Roma) e Antonio de Bernardo, e condotta dal Comando provinciale della guardia di finanza, era partita dopo la segnalazione della proprietaria di un bar che non riuscendo a pagare le forniture di caffe', aveva denunciato i Mauro perché, a suo dire, le veniva concesso credito da scontare a interessi che sono stati definiti usurari da parte degli investigatori. Secondo l'accusa, anche altri gestori di bar venivano condizionati nell'acquisto di caffe', con un giro di affari che, nel corso di dieci anni, toccava cifre miliardarie. Pasquale Mauro e' l'ex presidente degli industriali reggini. (ANSA).

data: 13 novembre 2007

fonte TELEREGGIO

14 Novembre 2007 · Patrizio Oliva


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