I condoni generalizzati

Ho semplicemente scritto che sono allergico ai condoni non generalizzati.

Quello ad esempio mimetizzato dall'ambiguo termine di “scudo fiscale” riservato ad evasori, piduisti, imprenditori e latifondisti con conti off shore, mafiosi e camorristi ai quali è stato concesso di poter fruire liberamente del frutto delle evasioni fiscali, delle rapine, delle estorsioni e delle truffe perpetrate ai danni di cittadini (si veda Parmalat, Cirio, bond argentini ecc…) semplicemente corrispondendo allo stato un obolo del 5%.

Quello delle violazioni al s. concepito a macchia di leopardo, per cui il mini perdono dipende dal posto in cui è stata comminata la multa.

Ed infine quello che riguarda la mini sanatoria dei contributi INPS riservata agli imprenditori.

Presentando un’apposita domanda entro il 31 gennaio 2010, le imprese avranno la possibilità di regolarizzare i contributi e i premi non pagati che sono stati maturati entro il 31 ottobre 2009, pagando il dovuto entro il 28 febbraio 2010 e usufruendo di una riduzione del 40% sulle sanzioni civili.

Mentre il povero operatore di call center, a cui, per poter lavorare, viene imposto l’obbligo di aprire partita IVA per 150 euro lorde a settimana e che scopre dopo qualche anno che doveva iscriversi alla gestione separata (ovvero, pagare i contributi senza aver diritto alla pensione) dovrà corrispondere la sanzione civile annua per intero.

E cioè il tasso di interesse legale più il 5,5% di maggiorazione. Come dire, di quei 150 euro lordi a settimana, l’INPS gliene toglie 15 solo di sanzione.

Perchè l’imprenditore può pagare la sanzione scontata ed il lavoratore autonomo non ha diritto a sconti?

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18 Settembre 2010 · Chiara Nicolai




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