I 7 passi che devi compiere per non pagare una multa ingiusta – report a cura dell’avv. Salvatore Iozzo

Passo 1 per non pagare una multa ingiusta - Annota la data di scadenza del tuo ricorso

Hai 30 giorni di tempo per contestare le sanzioni automobilistiche innanzi al Giudice di Pace (per le violazioni commesse prima del 6/10/2011 il termine per ricorrere presso il giudice di pace è di 60 giorni, mentre resta fissato in 60 giorni quello per ricorrere al Prefetto).

Questo termine inizia a decorrere da quando effettivamente vieni a conoscenza della multa. Se il giorno dell'infrazione guidavi il veicolo incriminato e l'agente di polizia ti ha fermato per multarti è evidente che da quel preciso istante conosci la contravvenzione.

Tuttavia il Codice della Strada - in particolari casi - prevede una contestazione differita dell'infrazione. In questa ipotesi, la multa viene spedita al tuo indirizzo di residenza a distanza di mesi dalla violazione, mediante la  famigerata busta di colore verde. Qui il termine per fare ricorso decorre dalla data in cui il plico ti viene notificato.

busta-poste-italiane-di-colore-verde

Per il conteggio dei 30 giorni devi escludere quello iniziale nel quale hai saputo della multa. Inoltre, considera che se il trentesimo giorno cade in un festivo, la scadenza è rinviata al primo giorno utile feriale.

Ti faccio un esempio pratico. Ti viene notificata la multa il giorno 17 novembre 2011. Fai il calcolo dei 30 giorni escludendo - come ti ho detto - il giorno iniziale, per cui parti dal 18 novembre 2011.  Alla fine dei conti, ti accorgi che il termine di scadenza cade la domenica del 18 dicembre 2011. Essendo - questo - un giorno festivo, potrai presentare il ricorso entro il 19 dicembre 2011.

Altra cosa da tenere presente quando calcoli la data di scadenza del tuo ricorso è la sospensione dei termini nel periodo feriale.

Se intendi contestare una multa davanti al Giudice di Pace sappi che dal 1° agosto al 15 settembre i termini processuali restano sospesi. In altre parole, hai 75 giorni invece di 30, per proporre opposizione.

Passo 2 per non pagare una multa ingiusta - Individua il giudice competente

Per una corretta opposizione a una multa ingiusta devi scoprire quale "ufficio" del giudice di pace è competente a ricevere la tua difesa.

Segui il criterio del luogo in cui è stata commessa l'infrazione.  Quando hai commesso una violazione nella tua città, ti risulterà facile individuare l'organo giudiziario competente. Spesso capita però che il verbale di accertamento indica località non conosciute, perché visitate - ad esempio - solo in occasione di vacanze estive.

In questo caso, avrai maggiori difficoltà nell'individuazione del giudice di pace competente.  Per risolvere il problema ti consiglio di utilizzare questo potente database del Ministero della Giustizia.

Raffina la ricerca indicando nella casella "Ricerca per Comune"  il nome della città indicata nel verbale di accertamento.

Una volta cliccato su Cerca, il motore visualizzerà l'ufficio del giudice di pace competente. Ti verrà indicata la sede, il numero di telefono, il fax e l'indirizzo di posta elettronica. Hai tutto ciò che ti occorre!

Passo 3 per non pagare una multa ingiusta - Identifica l’autorità contro cui agire

Ora che sai chi è il giudice competente non ti resta che individuare l'autorità contro cui ricorrere. 

Molte persone indicano - nel ricorso - come proprio avversario l'organo accertatore della multa (polizia municipale, polizia stradale, carabinieri).

Questo è un grosso errore che può determinare l'inammissibilità del tuo ricorso!

Difatti, una recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che l'individuazione dell'ente contro cui fai ricorso dev'essere fatta da te e non dalla cancelleria del giudice. La regola è questa. Se contesti una multa il tuo avversario sarà l'amministrazione centrale da cui dipende l'organo di polizia che ha elevato la contravvenzione.

Ecco uno schema che può aiutarti a individuare velocemente l’autorità centrale alla quale rivolgere la tua difesa.

schema

Passo 4 per non pagare una multa ingiusta - Predisponi la tua difesa

Sei arrivato al passaggio più importante della tua contestazione: devi scrivere il tuo ricorso! Il ricorso rappresenta la tua difesa scritta, il tuo promemoria da utilizzare il giorno in cui sarai vis-à-vis con il giudice di pace.

Quando scrivi il contenuto del ricorso adopera un linguaggio semplice, chiaro e scorrevole. Ciò renderà più agevole la lettura dell'atto difensivo da parte dell'autorità giudiziaria.

Considera che molti Giudici di Pace esaminano il ricorso ancor prima della discussione in pubblica udienza. Questa indagine preventiva permetterà al magistrato di farsi già un idea sul se annullare la multa o convalidarla.

LA STRUTTURA DEL RICORSO

struttura-ricorso

INTESTAZIONE

Questo elemento del ricorso raccoglie i tuoi dati personali: nome, cognome, indirizzo, telefono, fax e casella di posta elettronica. Normalmente l'intestazione viene apposta sul foglio in alto, prima del vero e proprio corpo del ricorso.

UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE COMPETENTE

Dopo l'intestazione devi indicare il giudice competente per territorio al quale è rivolto il tuo atto difensivo.

TIPO DI ATTO

Questa è una semplice formula di stile che comunque ti consiglio di inserire nell'atto. In concreto, non dovrai fare altro che scrivere "ricorso", seguito dall'articolo del Codice della Strada che prevede l'ipotesi della contestazione davanti al Giudice di Pace.

LE PARTI DELLA CAUSA

Qui devi inserire le tue generalità (nome, cognome, luogo e data di nascita, luogo di residenza) e aggiungere l'amministrazione centrale contro cui fai ricorso. Potresti anche aggiungere il tuo domicilio eletto, ma di questo aspetto ne parlerò più avanti.

ESTREMI DEL VERBALE A CUI TI OPPONI

Dovrai obbligatoriamente indicare nel ricorso:

  1. il numero del verbale;
  2. l'organo periferico che ha emesso il verbale (polizia municipale, polizia stradale, carabinieri);
  3. la data in cui è stato emesso il verbale.

IL FATTO

In questa parte del ricorso devi ricostruire - in maniera sintetica - l'episodio di vita che ha provocato la multa a tuo carico.

I MOTIVI DI OPPOSIZIONE

Costituiscono la parte essenziale del tuo atto. Senza i motivi (o il motivo) di opposizione il tuo ricorso resta una lettera morta per il giudice. Non aggiungere motivi privi di senso nel tuo ricorso. Molti ricorrenti si dilettano a copiare e incollare nel proprio software di scrittura (es. Word) ragioni di opposizione non confacenti al proprio caso concreto. In tale ipotesi,che impressione potresti mai dare al Giudice intento a leggere il tuo ricorso?

A meno che l'illegittimità del verbale della multa sia evidente, devi sforzarti di reperire dei validi motivi che siano applicabili al tuo caso. Anche internet va bene come strumento per compiere l'attività di ricerca.

Tuttavia, valuta attentamente le informazioni che ti vengono fornite. Per valutare la credibilità dei siti che danno notizie in merito alle multe, accertati che gli articoli siano redatti da operatori giuridici (avvocati, giudici, studiosi del diritto).  Ti preannuncio che ho in mente di scrivere un ebook specialistico che tratterà esclusivamente delle "ragioni di opposizione alle multe".

LE TUE RICHIESTE E CONCLUSIONI

In questa parte del ricorso chiedi al giudice competente di effettuare una serie di attività preliminari (richieste) e poi definirai lo scopo che ti ha spinto a proporre il ricorso (conclusioni).

LE EVENTUALI RICHIESTE DI PROVA

I principali mezzi istruttori che puoi richiedere sono:

  • l'assunzione di testimoni;
  • la richiesta di sopralluoghi da compiersi nella zona indicata dal verbale;
  • la richiesta di acquisizione di documenti in possesso dell'ente che ti ha sanzionato;
  • la richiesta di consulenze tecniche d’ufficio.

Particolarmente utile ai tuoi fini può essere la prova testimoniale.

LA DICHIARAZIONE DEL VALORE DELLA CAUSA

Devi infine dichiarare il valore della causa su cui calcolerai l'importo del contributo da versare. Ricorda che, se manca la dichiarazione di valore sul ricorso, il contributo unificato ti verrà  imputato in 1466,00 euro, che è il massimo.

L'importo del contributo unificato è determinato in base al valore della causa:

  •  ricorsi sino a € 1.033 si paga solo il contributo unificato di € 37,00;
  •  ricorsi di valore da € 1.033,01 a € 1.100, contributo unificato di € 37,00 + marca da bollo da €.8,00;
  • ricorsi di valore superiore a € 1.100,01 sino a € 5.200, contributo Unificato di € 85,00 + marca da bollo da €.8,00.

Il valore della causa equivale alla sanzione intera (o alla somma delle sanzioni intere, se più verbali sono inclusi nel medesimo ricorso).  In altre parole, è la sanzione minima (se pagata entro 60gg dalla notifica), moltiplicata per due, oltre le spese di notifica, se ce ne sono. Es: se la sanzione è di  Euro 155 euro + Euro 5,50 di spese di notifica, il valore della causa sarà di Euro 315,50 (155 x 2 + 5,50).

Per le modalità di pagamento puoi consultare il sito dell'Agenzia delle Entrate.

Aggiungerai, pertanto, prima dell'elenco dei documenti  allegati la seguente formula: "Ai sensi dell'articolo 14 comma 2 DPR 115/2002 che il valore della presente causa e' di euro .....  "

Ultimato il ricorso ricorda di apporre la tua firma in calce all'atto!

Per comprendere al meglio la struttura del ricorso ti riporto un esempio pratico.

INTESTAZIONE

esempio-ricorso-1

DESCRIZIONE DEL FATTO

esempio-ricorso-2

MOTIVI DI OPPOSIZIONE, RICHIESTE FINALI, CONCLUSIONI, RICHIESTE DI PROVA e FIRMA

esempio-ricorso-41

Passo 5 per non pagare una multa ingiusta - Consegna il tuo ricorso

Una volta che hai ultimato la stesura del ricorso devi allegare la ricevuta di pagamento del contributo unificato.

Adesso devi fare in modo che il tuo atto scritto sia portato a conoscenza del giudice di pace. Hai 2 possibilità:

  1. Depositi il ricorso presso la cancelleria del giudice di pace competente. Per depositare il ricorso la prima cosa che devi fare è di aggiungere al tuo atto l'originale del verbale di accertamento che intendi contestare e spillare il tutto. A questo punto fai 5 copie di questo unico atto e ti rechi presso gli uffici del giudice di pace. Al personale addetto alla ricezione del ricorso consegnerai l'originale del tuo unico atto, le relative 4 copie che hai preparato e l'attestato di pagamento del contributo unificato (di cui avrai conservato una copia). Poi ti farai apporre il timbro di depositato sulla quinta copia, che rimarrà in tuo possesso con la prova dell'avvenuto deposito.
  2. Spedisci il ricorso mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno.

Hai anche la possibilità di inviare il ricorso alla cancelleria mediante gli uffici postali. L'importante è che tu lo faccia con raccomandata con ricevuta di ritorno. Nel plico che spedirai inserisci l'originale del ricorso, del verbale (che hai racchiuso in un unico atto….ricordi?), dell'attestato di pagamento del contributo unificato e delle 4 copie del ricorso. In più farai la quinta copia per te, alla quale allegherai anche una copia dell'attestato di pagamento del contributo unificato e la ricevuta di ritorno della raccomandata spedita.

Passo 6 per non pagare una multa ingiusta - Presentati all'udienza

Il giudice di pace designato a esaminare il tuo ricorso depositato o spedito, prima di fissare l'udienza, effettuerà una valutazione preliminare sull'ammissibilità del ricorso stesso. Il ricorso sarà considerato inammissibile se lo hai presentato:

  • oltre i 30 giorni;
  • senza allegare l'originale del verbale di accertamento;
  • in pendenza di ricorso già presentato davanti al Prefetto e riguardante la stessa multa;
  • dopo aver pagato già la multa;
  • senza la tua firma autografa.

Al di fuori di queste ipotesi, il giudice, ritenendo ammissibile il ricorso, di certo fisserà l'udienza di comparizione delle parti. Nel suo provvedimento il giudice potrebbe anche:

a) sospendere l'esecutività della tua sanzione. Ciò significa che fino al termine della causa non dovrai preoccuparti di ulteriori cartelle di pagamento che ti dovessero pervenire a casa.
b) Sospendere le sanzioni accessorie quali ad esempio la decurtazione dei punti o la sospensione della patente.

Come conosci il giorno dell'udienza

Se risiedi nello stesso Comune in cui ha sede l'ufficio del giudice di pace, riceverai la notizia della data di udienza attraverso una comunicazione scritta che ti viene recapitata a casa. Addirittura, se hai indicato nell'intestazione del ricorso un numero di fax, la comunicazione ti verrà inviata in quel modo.

Il problema si pone nel caso in cui - al contrario - risiedi in un Comune "diverso" dall'ufficio giudiziario. Se hai degli amici o parenti che vivono in quella città potrai eleggere domicilio presso di loro (dovrai indicare l'elezione di domicilio nella parte del ricorso relativa alle generalità del ricorrente). In questo caso avrai la possibilità di ricevere la notizia dell'udienza tramite il tuo domiciliatario amico o parente, che riceverà la comunicazione. Se invece non hai amici in zona, ti conviene annotare il numero di telefono della cancelleria del giudice di pace e contattare periodicamente l'ufficio per ottenere le informazioni che ti servono.

Cosa accade se non ti presenti all'udienza

Se non puoi presenziare all'udienza per legittimo impedimento (ad esempio, hai problemi di salute) ti consiglio di inviare (mediante raccomandata r.r., fax o telegramma) alla cancelleria una comunicazione scritta nella quale rappresenti le ragioni del tuo impedimento. All'occorrenza puoi allegare alla comunicazione la copia del certificato medico. Per tale giusitifcato motivo, la tua causa sarà rinviata ad altra udienza che ti preoccuperai di conoscere.

Se invece non compari all'udienza fissata senza giustificare la tua assenza, il rischio di vanificare il tuo ricorso è altissimo.

Infatti, il giudice di pace, se sussistono contemporaneamente queste 3 condizioni:

  1. Mancata comparizione del ricorrente;
  2. Mancanza di palesi vizi della multa o di documenti che - da soli - possono fondare il tuo ricorso;
  3. Avvenuto deposito di documenti da parte della pubblica amministrazione che ha irrogato la multa e che comprovano la legittimità del verbale di accertamento

RIGETTERA’ IL TUO RICORSO E … TU DOVRAI PAGARE LA MULTA!

Quindi, segui il mio personale consiglio,

PRESENTATI ALL’UDIENZA!

Se proprio non ce la fai a comparire, delega per iscritto un tuo amico o un tuo parente. Qualche giorno prima dell'udienza, gli farai leggere il tuo ricorso e gli spiegherai tutte le ragioni che dovrà rappresentare al giudice.

Passo 7 per non pagare una multa ingiusta - Padroneggia l’udienza come un professionista

E' arrivato il giorno dell'udienza: salvo imprevisti (ad esempio, la causa è stata rinviata d'ufficio per assenza del giudice) oggi rappresenterai, oralmente e per iscritto, la tua difesa al giudice di pace. Se non sei pratico degli uffici e hai esigenza di individuare l'aula presso la quale si terrà la tua causa, non preoccuparti. Troverai di certo tante persone (anche avvocati) disposte a indicarti la stanza del giudice ove si terrà l'udienza.

TROVA IL FASCICOLO

Una volta che avrai individuato l'aula, dovrai effettuare la ricerca del tuo fascicolo. L'identificazione del fascicolo che ti interessa non richiede sforzi particolari. Difatti, sul frontespizio dei fascicoli presenti in aula sono indicate le parti della causa.

SCRIVI IL VERBALE DI UDIENZA

Bene. Una volta che hai afferrato il tuo fascicolo, aprilo e individua il verbale di udienza. Questo non è altro che un foglio protocollo (o un foglio A4) inserito dalla cancelleria all'atto della formazione del fascicolo, nel quale dovrai "dare atto della tua presenza". Molte persone mi chiedono cosa devono scrivere nel verbale di udienza. In realtà, le cose da riportare nel verbale sono poche e semplici da scrivere. Usa questa formula per stendere il verbale di udienza: "E' presente il Sig. Caio, il quale si riporta alle difese indicate nel proprio ricorso. Pertanto chiede l'annullamento del verbale di accertamento n° XXXX/CCCC/AAAA redatto dalla Polizia Municipale (Polizia Stradale, Carabinieri) di AAAAA. Infine, chiede la condanna del Comune di xxx (o Ministero) alla refusione delle spese sostenute dal ricorrente".

STUDIA LE MOSSE DELL'AVVERSARIO

A questo punto, devi assicurarti che l'amministrazione contro cui hai agito ha depositato il proprio atto difensivo. Se lo trovi, prenditi un po' di tempo per leggerlo con attenzione. Cerca di scoprire le ragioni per cui l'ente vuole a tutti i costi che la tua multa sia confermata. Presta particolare attenzione all'eventuale documentazione prodotta dall'ente. Ad esempio, se la violazione riguarda un eccesso di velocita' rilevato con autovelox, vedi se sono state depositate le fotografie ritraenti il tuo veicolo. In questo caso, se mancano le foto o, se presenti nel fascicolo, sono di pessima qualità grafica, hai buone possibilità di vincere la causa.

DISCUTI LA CAUSA DAVANTI AL GIUDICE

Hai finalmente scritto il verbale di udienza e hai attentamente esaminato le eventuali difese dell'avversario. E' arrivato il momento di "prenotare" la discussione della tua causa. Di solito, davanti o di fianco alla scrivania del giudice viene formato un "turno" ovvero una pila di fascicoli da rappresentare al giudice. L'ultimo arrivato inserisce il proprio fascicolo sotto a tutto e il giudice, di volta in volta, esaminerà dapprima i fascicoli posti al di sopra degli altri. A un certo punto gli incartamenti relativi alla tua causa vengono presi dal giudice. E' arrivato il tuo momento!

Può essere importante per te seguire una mappa discorsiva nella discussione davanti al giudice.  Organizza il tuo discorso seguendo questo schema.

Presentati

"Buongiorno Giudice, sono il ricorrente di questa causa e mi chiamo Tizio Rossi"

Spiega l'infrazione

"Il verbale di accertamento a cui mi sono opposto mi contesta la violazione dell'articolo 126 bis del codice della strada. Secondo quanto scritto nel verbale non avrei comunicato i dati del conducente".

Spiega i motivi per cui contesti la multa

"In questa parte del discorso non farai altro che rappresentare in maniera concisa ciò che hai riportato nel ricorso nella parte dedicata al motivo (o ai motivi) di opposizione. Se dalla visione dei documenti depositati dall'amministrazione ti accorgi che ci sono altri motivi di illegittimità della multa, falli presente al giudice (ti ricordi l'esempio delle fotografie non nidite?)"

Fai la tua richiesta al giudice

"Per questi motivi, Sig. Giudice, chiedo l'annullamento del verbale che mi è stato contestato"

Attendi la decisione del giudice

All’esito della discussione il giudice di pace può decidere:

  • di leggere immediatamente il dispositivo della sentenza;
  • di riservarsi la lettura del dispositivo dopo aver concluso tutte le cause di quel giorno.

Il dispositivo non è altro che il fulcro della sentenza ed è scritto - in poche righe - a chiusura del verbale di udienza. Sono quelle poche ma decisive battute che decretano l'accoglimento del tuo ricorso (me lo auguro per te!) o la convalida della multa.

Ti consiglio comunque di leggere per intero la sentenza, quando questa sarà resa pubblica dalla cancelleria dell'ufficio. Nella sentenza, infatti, sono indicate le motivazioni alla base della decisione del giudice.

Nel caso di accoglimento avrai un valido precedente da utilizzare nell'ipotesi in cui rimani vittima di un'altra multa, riguardante la stessa infrazione. La lettura della sentenza per esteso è utile anche nella malaugurata ipotesi di convalida della multa. Ti renderai conto se il giudice, nel rigettare la richiesta, ha motivato in maniera adeguata la sua decisione a te sfavorevole.

La carente o insufficiente motivazione può spingerti a impugnare quella sentenza (appello o ricorso per cassazione). Sappi però che - in questo caso - dovrai rivolgerti a un avvocato.

Spero che la lettura di questo report ti abbia chiarito le idee sul percorso da seguire per contestare una multa davanti al Giudice di Pace.

Ora hai tutte le conoscenze di base per affrontare - con criterio e metodo - le multe automobilistiche.

Ogni tuo commento sarà considerato prezioso e utile per la crescita del blog.

Buona contestazione da Salvatore Iozzo dal sito Multe-Ingiuste.com

21 Agosto 2013 · Giuseppe Pennuto


Commenti e domande

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3 risposte a “I 7 passi che devi compiere per non pagare una multa ingiusta – report a cura dell’avv. Salvatore Iozzo”

  1. consuelo ballarino ha detto:

    Buongiorno,
    ho ricevuto un verbale di accertamento, credo fuori dei termini previsti (150 gg.).
    Volevo sapere se posso fare ricorso e, giusto per conferma, la decorrenza dei 150 giorni si conta a partire dalla data dell’infrazione o dalla data dell’accertamento ( lettura della registrazione dell’autovelox)?
    Riepilogando:
    – 21/10/2009 infrazione commessa (eccesso di velocità, 33 kmh sopra il limite di 60 kmh)
    – 15/02/2010 accertamento e verbalizzazione (polizia Locale di Fiumicino –Roma)
    – 18/03/2010 consegna all’ufficio postale della propria residenza per assenza del destinatario.
    – 27/03/2010 ritiro effettivo della notifica.

    In effetti contando i gg. trascorsi dall’infrazione al giorno del ritiro della notifica sono trascorsi più di 150 giorni, come devo comportarmi?
    Grazie per la collaborazione.

    Consuelo

  2. matteo failla ha detto:

    Da gennaio 2009 per contestare una multa si dovranno spendere 38 euro di contributo unificato

    Per contestare una multa dal 1° gennaio 2010 si dovranno spendere 38 euro di contributo unificato. Per questo il senatore dell’Idv, Elio Lannutti, ha presentato un ordine del giorno alla Finanziaria per chiedere la soppressione di quella che lui chiama una nuova “tassa”.

    La proposta, che sarà discussa in aula al Senato, chiede di correggere il comma 212 dell’articolo 2 della Finanziaria per «eliminare il pagamento del contributo unificato nei giudizi di opposizione a ordinanze-ingiuzione di pagamento di sanzioni amministrative per non limitare il diritto dei cittadini di agire in giudizio per la tutela dei propri diritti nel rispetto dell’articolo 24 della Carta costituzionale».

    «Oltre all’inganno – ha sottolineato Lannutti – c’è anche la beffa». Per impugnare dinanzi al giudice di pace una multa per violazione del Codice della strada, il cui importo medio è di circa 70 euro, il ricorrente deve versare il contributo unificato minimo di 30 euro e la marca da 8 euro per il rimborso forfettario dei diritti di cancelleria: «in tutto 38 euro per risparmiarne 70», sottolinea.

    E se qualcuno agirà in prima persona senza servirsi dell’ausilio di un avvocato e vincerà il ricorso non potrà neanche ottenere il rimborso dei 38 euro. Inoltre, poiché contro i verbali si può fare ricorso anche dinanzi al Prefetto e senza pagare, «è facile ipotizzare che i ricorsi non diminuiranno, ma il flusso si sposterà dai giudici ai prefetti con la prevedibile conseguenza di creare gravi disagi per questi ultimi», ha detto Lannutti.

    Sempre da Lannutti arriva un altro ordine del giorno che chiede di eliminare la norma della manovra che prevede il contributo unificato anche per le cause di lavoro.

    Questo perché si tratta di «un ulteriore balzello volto a ridurre la possibilità del ricorso in Cassazione nelle cause di lavoro, previdenza e assistenziali, per di più assolutamente irrazionale giacché si prevede un’esenzione dalla corresponsione del contributo unificato nei primi due gradi di giudizio e non anche nel giudizio di legittimità».

  3. Autovelox, multe e ricorsi: fai-da-te o consulenza legale? » solomotori.it ha detto:

    […] Ma le multe continuano a fioccare, e magari voi siete stati recentemente colpiti in prima persona. Se, dopo un attento esame di coscienza, ritenete di essere una vittima e non un colpevole, avete la possibilità di fare ricorso, prima di pagare la contravvenzione. Se siete tipi combattivi e pieni di energie, potete fare da soli: infatti, per contestare una multa non è obbligatoria l’assistenza di un legale. Potete ad esempio seguire questi 7 consigli a cura dell’avvocato Iozzo. […]

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