Gli occhi indiscreti del fisco sui nostri conti correnti bancari
Dal 24 giugno 2013 l'Agenzia delle entrate avrà uno strumento in più contro l'evasione fiscale.
L'accesso ai conti correnti bancari, in verità, era già possibile, ma risultava circoscritto a casi specifici e, soprattutto, era subordinato alla concessione di precise e circostanziate autorizzazioni della magistratura. Dal 24 giugno 2013, invece, l'acquisizione dei dati su depositi e movimenti avverrà automaticamente e per tutti i clienti delle banche.
La novità, già programmata nell'ambito delle iniziative per rafforzare la lotta all'evasione, ci è stata ricordata dal simpaticissimo direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera da lunedì 24 giugno 2013, il SID (sistema interscambio dati, numero d.
r.) permetterà all'Agenzia delle entrate di acquisire automaticamente le informazioni sui conti correnti degli italiani dagli operatori bancari.
I dati trasmessi riguardano tutti i rapporti aperti: oltre i conti, i depositi di titoli azionari, gestioni patrimoniali, fondi comuni, fondi pensione, carte di credito, operazioni sul mercato dei metalli preziosi e anche le cassette di sicurezza
Per mesi si è cercata la soluzione di compromesso tra le esigenze del fisco nella lotta agli evasori e le preoccupazioni dell'Autorità per la tutela della privacy dei cittadini. Il Sid, alla fine, avrebbe assicurato una soluzione in grado di soddisfare entrambe le esigenze. Il sistema, infatti, sarebbe in grado funzionare senza l'intervento di personale umano. L'operatore di banca dovrà soltanto avviare la procedura di registrazione al Sid, dopodiché i dati viaggeranno da soli.
Intervistato dall'Avvenire, il presidente dell'Autorità per la tutela della privacy, Antonello Soro, si è detto soddisfatto della soluzione trovata: E' il colpo di grazia all'evasione. Ora non sfuggirà più nulla, ora i conti correnti non avranno più segreti, ogni spesa finirà nel grande cervellone dell'Agenzia delle Entrate.
Secondo l'Autorità per la protezione della privacy, l'accesso diretto da parte del fisco ai conti correnti bancari è l'unico strumento che può funzionare. Vale infinitamente di più di tutte le incursioni a Cortina e infinitamente di più di ogni ipotesi di redditometro".
Quanto ai rischi per il diritto alla riservatezza, Antonello Soro ribadisce che un anno fa il provvedimento risultaca potenzialmente devastante perché entrava pesantemente nella vita dei cittadini. Oggi invece ogni dato viaggerà su canali blindati, il percorso che va dalla banca al grande server è totalmente automatizzato.
Sarà vero, ma non ci credo ... E poi, viene spontaneo porsi un'altra domanda: i conti correnti postali erano già sotto controllo e non lo sapevamo?
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