Il progetto garanzia giovani dell’Ue per trovare lavoro » La guida al programma contro la disoccupazione giovanile

Il progetto garanzia giovani » La guida al programma contro la disoccupazione giovanile

La Garanzia Giovani (Youth Guarantee) è il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile.

Con questo obiettivo sono stati previsti dei finanziamenti per i Paesi Membri con tassi di disoccupazione superiori al 25%, che saranno investiti in politiche attive di orientamento, istruzione e formazione e inserimento al lavoro, a sostegno dei giovani che non sono impegnati in un'attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico o formativo (Neet - Not in Education, Employment or Training).

In sinergia con la Raccomandazione europea del 2013, l'Italia dovrà garantire ai giovani al di sotto dei 30 anni un'offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio, entro 4 mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal sistema d'istruzione formale.

Se si è, quindi, un giovane tra i 15 e i 29 anni, residente in Italia, cittadino comunitario o straniero extra UE, regolarmente soggiornante, non impegnato in un’attività lavorativa né inserito in un corso scolastico o formativo, la Garanzia Giovani è un’iniziativa concreta che può aiutare a entrare nel mondo del lavoro, valorizzando le attitudini e il background formativo e professionale.

Programmi, iniziative, servizi informativi, percorsi personalizzati, incentivi: sono queste le misure previste a livello nazionale e regionale per offrire opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro, in un’ottica di collaborazione tra tutti gli attori pubblici e privati coinvolti.

Per stabilire in modo opportuno il livello e le caratteristiche dei servizi erogati e aumentarne l'efficacia, si è scelto di introdurre un sistema di profiling che tenga conto della distanza dal mercato del lavoro, in un'ottica di personalizzazione delle azioni erogate: una serie di variabili, territoriali, demografiche, familiari e individuali profilano il giovane permettendo così di regolare la misura dell'azione in suo favore.

Nel dettaglio le misure previste dalla Garanzia sono:

  • Accoglienza
  • Orientamento
  • Formazione
  • Accompagnamento al lavoro
  • Apprendistato
  • Tirocini
  • Servizio civile
  • Sostegno all’autoimprenditorialità
  • Mobilità professionale all’interno del territorio nazionale o in Paesi UE
  • Bonus occupazionale per le imprese
  • Formazione a distanza

La fase di accoglienza nel piano garanzia giovani

In questa prima fase, presso lo sportello che verrà indicato dalla propria Regione, si verrà subito informati sui contenuti e sui servizi previsti dal Programma in ambito regionale.

L’operatore ha il compito di fornire tutte le informazioni nel modo più chiaro possibile per facilitare l’orientamento rispetto ai servizi disponibili.

Con l’aiuto dell’operatore si può:

  • registrarsi al Programma grazie all’inserimento dei dati personali nel modulo online
  • conoscere gli obiettivi del Programma europeo e gli attori coinvolti per la sua attuazione a livello nazionale, la rete dei servizi competenti e i soggetti autorizzati e/o accreditati in ambito regionale
  • scoprire le opportunità, le misure disponibili e il loro funzionamento. Ad esempio, come si attiva un tirocinio, in cosa consiste l’apprendistato, quali sono i percorsi formativi disponibili, come avviare un’impresa o come fare il servizio civile
  • conoscere le modalità per accedere a queste misure, anche con indicazioni operative, e conoscere gli enti del lavoro e della formazione a cui ci si può rivolgere​

La fase di orientamento nel piano garanzia giovani

Dopo una prima fase informativa di accoglienza, inizia l'orientamento vero e proprio.

Presso il servizio competente che è stato assegnato dalla Regione, si svolge un colloquio individuale con un operatore, il quale è in grado di capire le esigenze, i bisogni e le necessità del giovane.

Al termine del colloquio, l'operatore individuerà un percorso di inserimento personalizzato che dovrà essere coerente con le proprie caratteristiche personali, formative e professionali (profiling).

Vverrà consigliato, quindi, il percorso più adatto che può consistere nel proseguimento degli studi, nello svolgimento di un tirocinio, in una esperienza lavorativa o nell'avvio di un'attività in proprio.

La fase di orientamento prevede un primo livello e nel caso in cui l'operatore lo ritenga opportuno, un secondo.

Nell'orientamento di I livello, con l'aiuto dell'operatore, è possibile svolgere le seguenti attività:

  • compilazione/aggiornamento e rilascio della Scheda Anagrafico Professionale (SAP) ovvero il documento che contiene i dati anagrafici, la formazione scolastica, eventuali percorsi formativi ed esperienze lavorative
  • informazione orientativa sul mercato del lavoro in ambito locale, nell'area geografica d'interesse, sui settori trainanti, sulle professioni e sui titoli di studio più richiesti
  • analisi del profilo e valutazione del tipo di bisogno (profiling) sulla base di variabili quali: il genere, l'età, il titolo di studio posseduto, la cittadinanza, la condizione (status) lavorativa dell'anno precedente, il tipo di nucleo familiare, la Regione e la Provincia di residenza, etc.
  • individuazione del percorso più idoneo in relazione alle caratteristiche socio-professionali rilevate e alle opportunità offerte dalla Garanzia Giovani
  • stipula del "Patto di servizio" con il Servizio Per l'Impiego e registrazione delle misure e dei servizi individuati e progettati durante il colloquio
  • eventuale rinvio ad altri uffici per servizi o misure specifiche assistenza tecnica e operativa per aiutarti a sviluppare competenze utili alla ricerca attiva del lavoro (ad esempio parlare in pubblico, sostenere un colloquio individuale, invio del curriculum, etc.)

Può accadere che l'operatore ritenga utile fare un secondo colloquio conoscitivo per approfondire tue attitudini, capire meglio tue motivazioni personali e costruire insieme un progetto professionale.

Un'occasione per ripercorrere tua storia formativa e lavorativa, riflettere sull'esperienza e progettare eventuali cambiamenti o sviluppi futuri.

La finalità è quella di aiutare il giovane ad acquisire maggiore consapevolezza delle sue competenze e potenzialità, per avere maggiore autonomia e migliorare la ricerca attiva del lavoro.

Durante il colloquio verranno valorizzate le proprie risorse personali (caratteristiche, competenze, interessi, valori, etc.) e valutato il contesto in cui si è inseriti (familiare, ambientale), per il ruolo che esso può svolgere, in modo da aiutare a intraprendere un percorso formativo o lavorativo.

Al termine del confronto, l'operatore avrà a disposizione più strumenti per capire se consigliare la formazione o un nuovo lavoro.

In questo processo possono essere utilizzati questi strumenti:

  • Colloqui individuali
  • Laboratori di gruppo
  • Griglie e schede strutturate
  • Questionari, test psico-attitudinali e altri strumenti di analisi

La fase di formazione nel progetto garanzia giovani

La formazione è uno strumento fondamentale per acquisire maggiori conoscenze e competenze immediatamente spendibili nel mercato del lavoro.

Per competere in un ambiente contraddistinto da cambiamenti sostanziali e continui, è fondamentale acquisire un bagaglio culturale e personale che aiuti ad entrare in maniera qualificata e qualificante nel mondo del lavoro.

All'interno del Programma Garanzia Giovani si ha la possibilità di intraprendere un percorso di formazione orientato all'inserimento lavorativo o al reinserimento nei percorsi formativi si ha un'età inferiore ai 19 anni.

Vediamo quali caratteristiche differenziano i due percorsi che mirano ad avvicinare il mondo della scuola a quello delle imprese e del lavoro, e a creare un "ponte" tra la formazione teorica e l'esperienza pratica.

I percorsi percorribili sono:

  • Inserimento lavorativo
  • Reinserimento nei percorsi formativi se hai un'età inferiore a 19 anni

La formazione mirata all'inserimento lavorativo fornisce conoscenze e competenze necessarie a facilitare l'inserimento lavorativo, sulla base dell'analisi degli obiettivi di crescita professionale e delle potenzialità acquisite, rilevate nell'ambito delle azioni di orientamento e di fabbisogno delle imprese.

Tale formazione consente di coniugare la creazione di occupazione alle esigenze professionali delle aziende attraverso la cosiddetta formazione on the job ovvero l'acquisizione di competenze professionali sul campo.

Permette di acquisire una professionalità specialistica spendibile nel mercato del lavoro.

I soggetti accreditati o autorizzati dalle Regioni erogheranno dei corsi individuali e collettivi per favorire il tuo inserimento lavorativo. I corsi hanno una durata che spazia tra 50 e 200 ore.

Il reinserimento di giovani 15-18enni nel sistema di istruzione e formazione, invece, prevede il reinserimento dei giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni non compiuti, privi di qualifica o diploma, in percorsi di istruzione e formazione professionale, allo scopo di consolidare le conoscenze di base e favorire il successivo inserimento nel mondo del lavoro e nella società.

La transizione dei giovani verso il mercato dell'occupazione si basa, infatti, essenzialmente sul sistema d'istruzione e formazione.

Permette di arricchire il curriculum, migliorare la qualità delle proprie competenze per facilitare l'inserimento nel mondo del lavoro.

I soggetti accreditati o autorizzati dalle Regioni erogheranno percorsi di istruzione e formazione professionale. I corsi hanno una durata variabile in ragione del percorso attivato.

La fase di apprendistato nel programma garanzia giovani

L'Apprendistato è un contratto di lavoro assimilabile a un contratto a tempo indeterminato, finalizzato alla formazione, all'occupazione e al primo inserimento lavorativo: l'azienda è obbligata a trasmettere le competenze pratiche e le conoscenze tecnico-professionali attraverso un'attività formativa che va ad aggiungersi alle competenze acquisite in ambito scolastico/universitario/di ricerca.

Si può usufruire di questa misura se si rientra nella fascia d'età 15-29 anni.

Esistono tre tipi di Apprendistato:

  • Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale
  • Apprendistato professionalizzante o Contratto di mestiere
  • Apprendistato per l'Alta formazione e la Ricerca

La durata minima del periodo di formazione in Apprendistato è di 6 mesi. Il proprio livello di inquadramento contrattuale non potrà essere inferiore di due livelli rispetto a quello del lavoratore che svolge la stessa mansione.

Al termine del periodo di Apprendistato, l'impresa stabilirà se proseguire il rapporto di lavoro oppure recedere, fornendo il preavviso secondo i termini stabiliti dal contratto collettivo.

L'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale permette di acquisire una qualifica professionale triennale - valida anche ai fini dell'assolvimento dell'obbligo di istruzione - o un diploma professionale.

Per seguire questo percorso formativo bisogna avere tra i 15 ed i 25 anni. La durata del contratto dipende dalla qualifica o dal diploma da conseguire, ma non può comunque superare i 3 anni (4 nel caso di diploma quadriennale regionale).

La convenienza per l'azienda sta nell'abbassamento del costo del lavoro. L'interessato percepirà un'indennità di partecipazione di circa 2.000 euro se è minorenne e 3.000 se è maggiorenne (su base annua), che può variare in alcune Regioni.

La formazione può essere erogata all'interno dell'impresa, presso Organismi di formazione accreditati alla formazione in ambito regionale o Istituti professionali di Stato.​

L'apprendistato professionalizzante, o contratto di mestiere, se si ha tra i 18 ed i 29 anni, permette di imparare un mestiere attraverso la formazione sul lavoro. Allo stesso tempo consente di conseguire una qualifica professionale. Se già la si possiede, il contratto può essere stipulato anche a partire dal 17° anno di età.

La durata del contratto non deve essere superiore ai 3 anni (5 per gli artigiani). Anche in questo caso è previsto un incentivo per l'azienda. All'interessato, invece, viene corrisposto un vero e proprio stipendio (non corrisposto nell'ambito della Garanzia Giovani).

Infine, l'apprendistato per l'alta formazione e la ricerca, se si ha tra i 18 (17 se si è in possesso di diploma di qualifica professionale) e i 29 anni, permette, grazie alla collaborazione tra imprese, istituzioni scolastiche ed Università, di lavorare e al contempo:

  • conseguire un diploma di istruzione secondaria superiore, una laurea, un master o un dottorato di ricerca
  • svolgere attività di ricerca e di praticantato per l'accesso alle professioni che hanno un ordine professionale o per esperienze professionali
  • acquisire il Certificato di Specializzazione Tecnica Superiore

La durata del contratto è variabile, sulla base del titolo di studio da conseguire.

Sono previsti incentivi alle aziende per le assunzioni e contributi per la formazione.

È inoltre possibile attivare un contratto di Apprendistato di Ricerca non finalizzato al conseguimento di un titolo di studio.

La fase di tirocinio nel programma garanzia giovani

Il tirocinio permette di fare una vera esperienza in azienda e ha una durata di 6 mesi (12 mesi nel caso di disabili o svantaggiati ai sensi della legge 381/91). Tali limiti di durata possono essere estesi in conformità a quanto previsto dalle Linee Guida nazionali sui tirocini.

I tirocini hanno l'obiettivo di agevolare le scelte professionali e di aumentare le possibilità occupazionali, velocizzando e rendendo più efficace il percorso di transizione tra scuola e lavoro attraverso la formazione sul campo.

Se invece si è persa un'occupazione e si fatica a rimettersi in gioco, i tirocini possono favorire il reinserimento nel mondo del lavoro.

I tirocini in mobilità geografica nazionale e transnazionale, invece, hanno l'obiettivo di favorire un'esperienza formativa e professionale fuori regione o all'estero.

Il fine è quello di rafforzare il curriculum e mettere il soggetto in diretto contatto con territori e mercati del lavoro più dinamici e in grado di offrire maggiori opportunità occupazionali.

Con i tirocini, verrà riconosciuta un'indennità mensile fino a 500 euro e quindi non superiore a 3.000 euro in tutto il periodo (fino a 6.000 euro per disabili e soggetti svantaggiati).

Il contributo sarà più alto se si svolgerà il tirocinio al di fuori del proprio territorio, grazie a un voucher parametrato sulla base delle attuali tabelle CE dei programmi di mobilità.

Se si sarà assunti con un rapporto di lavoro subordinato entro 60 giorni dalla conclusione del tirocinio, il datore di lavoro riceverà un incentivo economico.

Il piano del servizio civile volontario nell'ambito del progetto garanzia giovani

Il Servizio Civile Nazionale Volontario è stato istituito per favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale, partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione e per contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale.

Il servizio civile, quindi, permette di fare un'esperienza formativa di crescita civica e di partecipazione sociale, operando concretamente all'interno di progetti di solidarietà, cooperazione e assistenza.

Un'esperienza che aiuta ad entrare in contatto sia con realtà di volontariato sia con diversi ambiti lavorativi, favorendo l'acquisizione di competenze trasversali che facilitano l'ingresso nel mercato del lavoro, quali il lavoro in team, le dinamiche di gruppo e il problem solving.

Può partecipare qualunque cittadino italiano, maschio o femmina, tra i 18 e i 28 anni (28 anni e 364 giorni) di età, rivolgendosi alle organizzazioni pubbliche o private che abbiano presentato idonei progetti all'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (UNSC) o all'Ufficio di competenza regionale e fare domanda di partecipazione alla selezione.

La fascia di età può variare a seconda dei singoli programmi regionali.

Il servizio ha la durata di 12 mesi, ed è possibile scegliere tra i progetti presenti sul territorio regionale o addirittura provinciale e comunale.

Le aree di intervento in cui prestare il servizio civile sono i settori dell'assistenza alle persone, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale e servizio civile all'estero.

Il guadagno mensile netto è di 433,80 euro. In caso di progetti svolti all'estero, in aggiunta al compenso mensile, è prevista un'indennità di 15,00 euro giornalieri per tutto il periodo di effettiva permanenza all'estero.

L'orario di svolgimento del servizio è stabilito in relazione alla natura del progetto, e prevede comunque un impegno settimanale dalle 24 alle 36 ore o monte ore annuo non inferiore alle 1.400 ore complessive.

Possono presentare progetti di servizio civile tutti i soggetti pubblici e privati accreditati presso l'Albo nazionale, gli Albi regionali e delle Province autonome del Servizio Civile Nazionale.

La formazione, suddivisa in due fasi, si effettua negli Enti presso i quali si svolge il servizio stesso.

La prima (formazione generale) consiste nella presentazione del Servizio civile e dei principi che lo regolano.

La seconda fase (formazione specifica) entra nello specifico degli argomenti trattati dal progetto definendo e fornendo informazioni, metodi e supporti per lo svolgimento delle attività del servizio.

In questa fase, si è seguiti, oltre che dalla figura del formatore, dall'Operatore Locale di Progetto (OLP) che rappresenta il proprio punto di riferimento.

La fase di sostegno all'autoimprenditorialità nel progetto garanzia giovani

La fase di sostegno all'autoimprenditorialità nel progetto garanzia giovani.

Per i giovani fino a 29 anni, sono previsti servizi in grado di rispondere ai diversi bisogni in fase di startup e nelle fasi successive, favorendo l'accesso a incentivi per la creazione di impresa (ad esclusione del contributo a fondo perduto) e/o l'attivazione degli incentivi pubblici nazionali e regionali.

Operatori qualificati dei Servizi per l'Impiego offriranno assistenza personalizzata nelle varie fasi del progetto imprenditoriale: dallo startup all'accesso agli strumenti di credito e microcredito, alla fruizione degli incentivi.

Dopo le azioni preliminari, informative e di consulenza, sarà proposto un percorso mirato che si svolgerà nelle seguenti fasi:

  • formazione per il business plan (il documento che sintetizza le caratteristiche del progetto imprenditoriale)
  • assistenza personalizzata per la stesura del business plan
  • supporto all'accesso al credito e alla finanziabilità
  • servizi a sostegno della costituzione dell'impresa
  • sostegno allo startup
  • Se l'idea imprenditoriale sarà valutata positivamente, sarà possibilevere facilitazioni nell'accesso al credito attraverso un Fondo di Garanzia, anche se non si dispone delle garanzie necessarie per ottenere un prestito bancario.

    Gli attori che direttamente o indirettamente aiuteranno a realizzare la l'idea imprenditoriale sono il Sistema delle Camere di Commercio, Invitalia, i Servizi per l'autoimpiego e l'autoimpresa avviati presso i Servizi competenti al lavoro, Regioni ed Enti locali, con particolare riguardo per i SUAP (Sportelli Unici delle Attività Produttive) dei Comuni, Associazioni di categoria, Università, organismi non profit ecc.

    La mobilità professionale transnazionale e territoriale nel progetto garanzia giovani

    Il Programma incoraggia la mobilità dei giovani lavoratori in Italia e negli altri paesi dell'Unione Europea attraverso un voucher che copre i costi di viaggio e alloggio per la durata di 6 mesi.

    Se interessati, è possibile rivolgersi al Servizio Per l'Impiego per avere:

    • informazioni sulle possibilità di lavoro in Italia e in Europa
    • supporto alla ricerca dei posti di lavoro
    • assistenza nelle pratiche di assunzione

    Questo sostegno alla mobilità professionale si rivolge sia ai giovani alla ricerca di sbocchi professionali in Europa sia alle imprese interessate ad assumere personale in altri paesi europei.

    Al fine di facilitare la libera circolazione dei lavoratori nell'UE, è fondamentale il ruolo dei Servizi competenti, come la Rete EURES, la rete europea dei Servizi Per l'Impiego, coordinata dalla Commissione Europea, a cui partecipano anche i sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro.

    La Rete Eures in Italia si compone di 64 consulenti (Eures Advisers) e circa 400 referenti dislocati su tutto il territorio nazionale che svolgono attività di consulenza e servizio di collocamento: gli Eures Adviser forniscono informazioni sul mercato del lavoro europeo e favoriscono l'incontro tra domanda e offerta di lavoro.

    Promuovono, inoltre, la cooperazione transnazionale e transfrontaliera, aiutando a rimuovere gli ostacoli alla mobilità come ad esempio le differenze nella legislazione e nelle procedure amministrative tra i diversi paesi europei.

    I bonus per le aziende nel programma garanzia giovani

    Per promuovere l'inserimento occupazionale dei giovani, la Garanzia Giovani prevede delle agevolazioni per le imprese che assumono.

    Sono previste diminuzioni del costo del lavoro per specifiche tipologie contrattuali, in modo da supportare economicamente l'ingresso e la stabilizzazione nel mercato del lavoro.

    Il Decreto Direttoriale 1709 dell'8 agosto 2014 disciplina l'attuazione della misura fissando anche le risorse finanziarie disponibili, a livello regionale e provinciale, entro cui l'incentivo può essere concesso e che, nell'insieme, sono pari a euro 188.755.343,66.

    Grazie a questa misura, le aziende ottengono un bonus se attivano:

    • un contratto a tempo determinato anche a scopo di somministrazione per 6-12 mesi
    • un contratto a tempo determinato anche a scopo di somministrazione superiore a 12 mesi
    • un contratto a tempo indeterminato (anche a scopo di somministrazione)

    L'agevolazione non spetta per l'assunzione a scopo di somministrazione qualora l'agenzia somministrante fruisca, in relazione alla medesima assunzione, di una remunerazione per l'attività di intermediazione ed accompagnamento al lavoro, nell'ambito del Programma Garanzia Giovani o di altri programmi a finanziamento pubblico.

    L'incentivo è escluso per il contratto di apprendistato, per il lavoro domestico, intermittente, ripartito e accessorio. Non rientrano, altresì, nella misura i tirocini e il servizio civile.

    Il sistema di assegnazione dei bonus è diversificato in funzione della tipologia di contratto con cui avviene l'assunzione, delle caratteristiche del giovane (profiling) e delle differenze territoriali.

    In particolare, gli importi del bonus occupazionale ammontano a:

    • 1.500 euro per giovani dalla profilazione alta o 2.000 euro per quelli dalla profilazione molto alta, assunti con contratti a tempo determinato di durata pari o superiore ai 6 mesi
    • 3.000 euro per giovani dalla profilazione alta o 4.000 euro per quelli dalla profilazione molto alta, assunti con contratti a tempo determinato di durata pari o superiore ai 12 mesi
    • da 1.500 euro a 6.000 euro, in funzione della classe di profilazione del giovane, per assunzioni a tempo indeterminato.

    Le Regioni Friuli Venezia Giulia, Puglia, Emilia Romagna hanno previsto che il bonus venga riconosciuto solo per contratti a tempo indeterminato. Le Regioni Piemonte, Valle d'Aosta e Campania non hanno attivato la misura.

    Il datore di lavoro inoltra all'INPS una domanda preliminare di ammissione all'incentivo tramite il modulo di istanza on-line "GAGI" disponibile all'interno dell'applicazione "DiResCo", sul sito internet www.inps.it.

    Entro sette giorni lavorativi dalla ricezione della comunicazione di prenotazione dell'INPS, il datore di lavoro deve - se ancora non lo ha fatto - effettuare l'assunzione. A pena di decadenza, entro quattordici giorni lavorativi dalla ricezione della comunicazione di prenotazione dell'Istituto, il datore di lavoro ha l'onere di comunicare l'avvenuta assunzione, chiedendo la conferma della prenotazione effettuata in suo favore.

    L'istanza di conferma costituisce domanda definitiva di ammissione al beneficio.

15 Dicembre 2014 · Andrea Ricciardi


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