Equitalia » Inutile vendere casa al marito per sfuggire al debito
Inutile vendere casa al marito per sfuggire al debito con Equitalia
Disfarsi in extremis della proprieta` del bene fingendosi incapiente, non e` un rimedio valido che salva da quanto dovuto a Equitalia per non aver pagato la cartella esattoriale notificata.
L’agente della riscossione, ai sensi dell'articolo 49, comma 1, del Dpr 602/1973, può mettere in pratica ogni azione cautelare e conservativa posta a favore del creditore.
Questa è la conclusione sostanziale cui è giunto il Tribunale di Padova che, con la sentenza 1253/2/2013 del 16 maggio, ha stabilito che la cessione dell'immobile in famiglia tra moglie e marito, di fatto unica proprietà di quest’ultimo, e avvenuta successivamente al ricevimento delle cartelle di pagamento, rende legittima ogni azione possibile da parte dell'Agente della riscossione secondo quanto previsto dall'articolo 49 c. 1 del DPR 602/1973.
Inutile vendere casa al marito per sfuggire al debito con Equitalia » La vicenda
Con apposito atto di citazione Equitalia conveniva in giudizio due coniugi allo scopo di sentire dichiarare l’inefficacia nei propri confronti di un atto di compravendita con il quale la moglie vendeva al marito la piena proprietà dell'unica consistenza immobiliare posta nella sua piena disponibilità.
L’agente della riscossione sosteneva che la signora risultava debitrice a seguito della notifica di due cartelle esattoriali a lei intestate e non pagate, e che la correlata alienazione in favore del marito aveva a oggetto l’unico bene immobile sul quale il creditore avrebbe potuto esercitare la propria azione esattiva e coattiva.
Il Tribunale di Padova, con la sentenza esaminata, ha sostenuto le ragioni dell'istanza dell'agente della riscossione.
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