Equitalia e debiti per un lavoratore all’estero

Ho circa 35000 euro di debiti con equitalia, e circa 18000 con finanziarie

Io sono un Italiano che fino all'anno scorso gestivo una attività in Italia, poi la crisi mi ha messo in ginocchio ed ho dovuto cederla in fitto.

Adesso lavoro in Germania, ho circa 35000 euro di debiti con equitalia, e circa 18000 con finanziarie.

In germania ho aperto un conto corrente ed ho residenza per lavoro in una citta' tedesca. Vorrei sapere, Equitalia può raggiungermi in Germania? Le finanziarie possono raggiungermi in Germania? Come devo comportarmi per non finire male in questo paese che mi da lavoro?

Ormai la riscossione transnazionale dei debiti non presenta alcun problema per equitalia

I creditori possono escutere i loro crediti se ritengono che lei abbia, in Germania, beni sufficienti a coprirli.

Ormai la riscossione transnazionale dei debiti non presenta alcun problema per Equitalia, specie quando il debitore si trasferisce in paesi comunitari.

Ma, potrebbero cominciare a pignorare i canoni di locazione per l'attività che deteneva in Italia.

Per limitare i problemi eviti di acquistare beni immobili in terra teutonica e se il conto corrente è pingue, come mi auguro, faccia in modo di intestarlo a persona di fiducia riservando a lei la sola delega a disporre ed operare.

27 Settembre 2012 · Chiara Nicolai




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2 risposte a “Equitalia e debiti per un lavoratore all’estero”

  1. Anonimo ha detto:

    Ho iniziato a lavorare nel principato di Monaco perché in Italia non trovavo lavoro e mi ero riempito di debiti.

    Ora vivo qui ma la residenza risulta ancora in Italia. Posso aprire un conto alle Poste anche se risulto debitore in Italia? O possono impedirmi di aprire un conto?

    • Ludmilla Karadzic ha detto:

      Se non risulta protestato e se in passato non ha emesso assegni a vuoto non dovrebbero negarle l’apertura di un conto corrente presso Poste Italiane.

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