Equitalia » Da luglio 2013 annullate le cartelle esattoriali per debiti inferiori a 2000 euro rese esecutive entro dicembre 1999
Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali.
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Nel caso in cui Equitalia non si fosse attivata per la riscossione entro il 1° luglio 2013, è stato disposto automaticamente l'annullamento delle cartelle esattoriali con importo inferiore a 2 mila euro, per i debiti relativi fino e non oltre il 31 dicembre 1999.
Dal 1 luglio 2013, le cartelle esattoriali inferiori a 2 mila euro, relative ai ruoli resi esecutivi fino al 31 dicembre 1999, sono state annullate automaticamente.
Perciò, in sintesi, tutte le richieste di pagamento inviate da Equitalia ai contribuenti, e che si riferiscano a ruoli anteriori al 1999 fino a 2000 euro (comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzini), saranno abbonate ai debitori e non dovranno più essere onorate.
Questa importante disposizione, è stata sancita dalla cosìdetta Legge di stabilità, la quale, all'articolo 1, comma 527, recita: Decorsi sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, i crediti di importo fino a duemila euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, iscritti in ruoli resi esecutivi fino al 31 dicembre 1999, sono automaticamente annullati. Ai fini del conseguente discarico ed eliminazione dalle scritture patrimoniali dell'ente creditore, con decreto del Ministero dell'Economia e delle finanze sono stabilite le modalita' di trasmissione agli enti interessati dell'elenco delle quote annullate e di rimborso agli agenti della riscossione delle relative spese per le procedure esecutive poste in essere.
L'unico caso in cui questa sorta di condono non si verifica è quella in cui Equitalia, ritenendo che vi siano ancora fondate possibilità di riscuotere il credito, si attivi per salvare la cartella esattoriale, notificando al debitore un atto ingiuntivo, in modo da poter riprendere l’attività di riscossione.
La circolare del ministero dell'economia e delle finanze numero 29/2013, infatti, ricorda agli enti titolari del credito per cui Equitalia agisce (v. Inps, Agenzia Entrate, ecc.), che nel caso vogliano evitare l’annullamento automatico delle cartelle esattoriali in questione, devono intervenire tempestivamente per interrompere il termine di prescrizione e far ripartire così una nuova procedura di riscossione.
In mancanza del decreto ingiuntivo, l’annullamento sarà automatico, anche se il credito era già oggetto di controversia giudiziale.
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