Pignoramento del conto corrente - Esattoriale ed ordinario
Il pignoramento esattoriale del conto corrente è regolato dall'articolo 72 bis del Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) 602/73. L'atto di pignoramento esattoriale del conto corrente del debitore contiene l'ordine alla banca di prelevare dal saldo, fino a concorrenza del credito per cui si procede, e trasferire direttamente ad Agenzia Entrate Riscossione la somma prelevata. Il pignoramento ordinario del conto corrente è regolato, invece, dagli articoli 543 e 546 del codice di procedura civile: il pignoramento ordinario del conto corrente si esegue mediante atto notificato personalmente alla banca e al debitore sottoposto ad azione esecutiva. Dal giorno in cui gli viene notificato l'atto di pignoramento, la banca è soggetta, relativamente alle somme depositate in conto corrente e nei limiti dell'importo del credito precettato al debitore, aumentato della metà, agli obblighi che la legge impone al custode (in pratica qualsiasi evento sopravvenuto alla notifica dell'atto di pignoramento che determini l'estinzione totale ...
Vorrei chiedere come posso fare a chiudere un conto corrente nel quale viene utilizzato un fido di 2 mila euro e una carta di credito di 3 mila euro. La motivazione è il conto troppo costoso e quindi ne aprirei un altro in un'altra banca a costo zero. Ho paura che venga negata la chiusura perchè non posso saldare i circa 5 mila euro di debito, che peraltro ho chiesto di rateizzare ricevendo risposta negativa. Dal conto viene prelevata mensilmente anche la rata del mutuo che in questo caso verserei alla banca tramite bonifico dalla nuova banca. ...
Conto corrente » Qualche espediente per difendersi dal pignoramento ordinario ed esattoriale
Consigli ai debitori per tutelarsi dal pignoramento del conto corrente Pignoramento del conto corrente, sia esattoriale che ordinario: ecco qualche consiglio pratico per tutelarsi al meglio dai creditori. Quasi la maggioranza dei consumatori, nel nostro paese, possiede un conto corrente personale. Essere proprietari di un conto corrente, però, presenta diversi problemi. In primis, Il fisco, il quale, attraverso il monitoraggio dell'Anagrafe tributaria e dall'Anagrafe dei conti, è in grado di sapere dove abbiamo il deposito, qual è il suo saldo e quali sono le movimentazioni in entrata e uscita. Così, se non si è in grado di giustificare prelievi e versamenti, si rischia l'accusa di evasione fiscale, con conseguente applicazione di esose tasse e sanzioni. Ma al peggio non c'è mai fine: il conto corrente, infatti, è trasparente anche ai creditori. Ad Equitalia soprattutto, che può consultare le citate banche dati per avere un'idea di dove pignorare, ma anche per ...