Sollecito di pagamento per una multa mai ricevuta


Il destinatario della cartella esattoriale può richiedere ad Equitalia, con istanza scritta, accesso agli atti ai sensi della legge 241/90.





Alcuni giorni fa, tramite lettera semplice, è arrivato a mia mamma un sollecito di pagamento di una cartella esattoriale, riguardante una contravvenzione al codice della strada, avuta nell’anno 1999 e a loro dire, tale cartella notificata nell’anno 2001. Da premettere che mia mamma non ha mai avuto nessuna autovettura mai intestato ne tanto meno ha mai avuto una patente di guida. Quindi in forza di questo mi sono rivolto prima all’ente creditore (Prefettura di Napoli) il quale mi riferito che tale contestazione doveva essere fatta nell’anno 2001 e no dopo 11 anni. Quindi mi consigliava di andare da Equitalia e fare la richiesta di avere una copia della relata notifica della cartella, cosa che ho prontamente fatto, pero a dire del dipendente di equitalia, per avere una copia della notifica occorreva presentare una richiesta motivandola bene, altrimenti mi sarei visto negare tale richiesta, quindi mi consigliava di andare da un avvocato per fare tale richiesta. A questo punto mi chiedo se motivo la mia richiesta dal fatto che la stessa cartella non mi è stata mai notificata visto anche che l’intestataria della cartella di pagamento non ha mai avuto auto intestate e ne tanto meno patenti di guida? Inoltre mi domando anche se fosse stata notificata nel 2001 equitalia può dopo 11 anni pretendere ancora il pagamento di tale cartella con una semplice lettera? Vi ringrazio anticipatamente per la risposta che mi darete.

Il destinatario della cartella esattoriale può richiedere ad Equitalia, con istanza scritta, accesso agli atti ai sensi della legge 241/90. Questa è la motivazione, un diritto elementare sancito dalle norme vigenti, e tanto deve bastare.

Penso, tuttavia, che lei abbia avuto la sfortuna di incontrare, in Prefettura ed in Equitalia, due impiegati cui piace tanto rendere complicate le cose ai cittadini.

Il destinatario di una cartella esattoriale “pazza”, come quella inoltrata a sua madre, può presentare istanza di sgravio al creditore anche dopo cent’anni. Il creditore, o chi per lui tacendo, dovrebbe solo prendere atto della documentazione probante sul marchiano errore commesso e trasmettere immediatamente ad Equitalia l’ordine di non procedere oltre. E, semmai, ma sarebbe troppo aspettarselo, dovrebbe presentare le dovute scuse per i disagi causati al cittadino dalla propria superficialità.

Forse le conviene, nelle sue peregrinazioni, farsi accompagnare da qualcuno che mostri meno timidezza e timore reverenziale nei confronti del primo burocrate da quattro soldi che staziona negli uffici della PA. Qualcuno che sia più consapevolmente convinto dei propri sacrosanti diritti (ed anche un pò più “incazzato” di lei).

Il mio suggerimento è quello di lasciare in Prefettura – chiedendone protocollazione e attestato di consegna (da allegare alla propria copia) – una dettagliata istanza di sgravio con numero di cartella ed invito a consultare lo storico del PRA. Senza consentire l’esternazione di commenti (e consigli) non richiesti all’addetto preposto a ricevere la corrispondenza.

15 Maggio 2012 · Marzia Ciunfrini


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