Pregiudiziali camerali da ipoteca SERIT






Anni fa fui vittima di un errore materiale del mio commercialista che portò a una cartella esattoriale spropositata, cui se ne aggiunsero altre piccole più o meno dovute (vecchie multe, immondizia, ICI, etc.), portando a una ipoteca su miei immobili (non prima casa) per ben 350 mila euro.

Riuscii nel tempo e con ricorsi vari ad abbattere subito il grosso, annullando anche altre cartelle (per difetti di notifica, tasse non dovute, etc.); infine ho ridotto il debito esattoriale a € 19.000 (38.000 euro di ipoteca), di cui € 8 mila ancora in giudizio di cassazione (praticamente vinto, come i precedenti due stadi di giudizio).

Orbene, mi è impossibile richiedere un prestito senza che spunti fuori (da visura camerale) addirittura l’ipoteca originaria di 350 mila euro; e anche dimostrando le successive restrizioni di ipoteca, il giudizio pendente che scenderebbe a 11.000 € il mio attuale debito esattoriale, il CRIF ormai pulito, reddito dipendente, altre proprietà non ipotecate (solo un magazzino di campagna è rimasto ipotecato), la situazione non cambia.

Questa visura camerale è richiesta sempre e comunque? Dipende dall’entità del prestito richiesto? E perché appare sempre la cifra originale? Un conto è trasalire con 350 mila euro, un altro è vederne solo 38 mila.

Stiamo probabilmente parlando di visura ipocatastale presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari: a suo tempo Equitalia SERIT trascrisse l’ipoteca (giudiziale) per 350 mila euro a garanzia del debito portato dalle cartelle esattoriali a lei intestate.

Ora lei ha tre alternative per sistemare le cose, e non solo per evitare che la pregiudiziale compaia in occasione della valutazione del merito creditizio, annullando la garanzia che potrebbe essere offerta dal suo patrimonio immobiliare libero da gravami, ma anche per poter eventualmente alienare al giusto prezzo i beni immobili posseduti.

1) aspettare che passino vent’anni dalla data di iscrizione e chiedere la cancellazione dell’ipoteca iscritta per 350 mila euro;

2) stipulare un atto notarile di consenso del creditore (Equitalia SERIT) per ottenere una dichiarazione di rinuncia all’ipoteca iscritta per 350 mila euro a seguito di riduzione del valore del debito con trascrizione di nuova ipoteca per 38 mila euro;

3) rivolgersi al giudice dell’esecuzione, con il necessario supporto di un avvocato, per chiedere un provvedimento che autorizzi la cancellazione dell’iniziale ipoteca iscritta per 350 mila euro a seguito delle vicende (le varie sentenze passate in giudicato) che hanno ridotto l’obbligazione così come quantificata dall’agente esattoriale prima del contenzioso giudiziale.

22 Marzo 2016 · Andrea Ricciardi


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