Sono precettore di indennità di NASPI da settembre 2016, con l'ultimo rapporto di lavoro cessato il 20/08/16. Dal 23 marzo mi trovo in stato di gravidanza a rischio, accertato dalla Asl, anche l'ispettorato del lavoro ha trasmesso all'Inps la documentazione necessaria ed ho sottoscritto il patto di servizio con il centro per l'impiego il quale giustifica la mancata ricerca attiva di nuovo impiego. Ad oggi non ho ancora ricevuto l'indennità di NASPI per il mese di aprile, né ho ricevuto alcuna comunicazione in merito, cosicché stamattina mi sono recata all'Inps per avere informazioni ed effettivamente risulta sospesa l'indennità di NASPI per subentro di gravidanza a rischio. La questione è che mi hanno detto che, per quanto riguarda la maternità, non mi verrà pagato nemmeno un euro e la NASPI riprenderà alla fine della maternità obbligatoria. Ciò significa che non riceverò un euro sino a febbraio 2018 (data di fine maternità ...
Sono una lavoratrice che per le mansioni a rischio per la gravidanza ha richiesto l'interdizione anticipata dal lavoro presso l'ispettorato territoriale del lavoro. L'interdizione mi è stata concessa da quest'ultimo ma ora non capisco se devo comunque presentare domanda di congedo on line sul sito dell'INPS. ...
Anche le madri disoccupate hanno diritto all'indennità di maternità
Cominciamo con il definire cosa sia il congedo di maternità: il congedo di maternità è il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro riconosciuto alla lavoratrice durante il periodo di gravidanza e puerperio. Il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro prima del parto comprende i 2 mesi precedenti la data presunta del parto e il giorno del parto nonché gli eventuali periodi di interdizione anticipata disposti dall'azienda sanitaria locale (per gravidanza a rischio); Il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro dopo il parto comprende i 3 mesi successivi al parto e, in caso di parto avvenuto dopo la data presunta, i giorni compresi tra la data presunta e la data effettiva. In caso di parto anticipato rispetto alla data presunta (parto prematuro o precoce), ai tre mesi dopo il parto si aggiungono i giorni compresi tra la data effettiva e la data presunta. Durante il periodo di assenza obbligatoria dal lavoro ...