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buonasera,mio padre e morto nel 2008 con alcuni debiti verso privati( era gia in causa con uno di questi da un anno prima di morire),otto mesi prima di morire, ha venduto il suo unico appartamento a me che l’ho acquistato facendo un mutuo che sto attualmente pagando(con la banca che ha sopra ipoteca di 1^grado) dopo la sua morte il creditore è andato avanti con la causa contro di me in quanto secondo lui erede,ma io non ho dato peso alla cosa, in quanto avevo rinunciato subito dopo la morte di mio padre all’eredità.Il creditore ha vinto la causa,e mi ha rifatto causa a me personalmente, chiedendo la revocatoria della vendita che a suo tempo mio padre aveva fatto a me,con richiesta di surroga agli eredi.Nel 2010 ho rivenduto la stessa casa a mia moglie(sono in separazione dei beni)La causa sta prendendo una brutta piega penso di perderla, le mie domande sono le seguenti:
Se dovesse esserci revocatoria, che fine fa la casa che attualmente non e più intestata a me e con un mutuo sopra.
se il creditore si surroga agli eredi,si deve accollare anche gli altri debiti che mio padre aveva
potrebbe essere un idea se ci fosse revocatoria fare accettare l’eredità a mio figlio con beneficio d’inventario prima che il creditore si surroghi agli eredi tanto per tirarla lunga? (a proposito quanto tempo si può stare accettando con beneficio d’inventario.
Accetto ulteriori consigli e vi ringrazio.
Non ci voleva la zingara per presagire l’esito che avrebbe preso il contenzioso, con un creditore determinato, assistito da un legale almeno decente.
E, credo, con il soggetto con cui avete a che fare ci sono ben poche speranze di uscirne.
Se il figlio del debitore defunto rinuncia, il creditore surroga il chiamato all’eredità. Non entra nemmeno in gioco il rappresentante, cioè il nipote del debitore defunto.
Se il figlio del debitore rinuncia con beneficio d’inventario il termine per esercitare l’opzione (accettazione o rinuncia definitiva) è decennale. Ma il creditore può presentare istanza al giudice per abbreviare drasticamente i tempi della scelta.
La revocazione dell’atto di vendita fra lei e suo padre, comporterà l’espropriazione dell’immobile. Non ci sono interessi di terzi da tutelare, dal momento che l’acquirente è la nuora del debitore.
12 Marzo 2012 · Ludmilla Karadzic