Indennità di Naspi – Qual è il calcolo corretto?


La NASpI è corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni.





Vorrei chiedere cortesemente il criterio con il quale l’Inps calcola la nuova indennità di disoccupazione Naspi.

Illustro la mia situazione. Ho lavorato con orario ridotto partime dal 04/04/2015 al 12/12/2016 con una retribuzione di Euro 1763 e dal 28/03/2016 al 31/05/2016 percependo Euro 833. Totale Euro 2596.

L’Inps mi comunica di avermi corrisposto la Naspi per un totale di 60 giorni e con circa 170 euro ogni 30 giorni, quindi appena 340 euro.

Da quanto ho potuto capire ha effettuato prima la divisione della retribuzione per il numero di settimane totali quindi circa 48 e, ha poi preso come riferimento per le giornate effettivamente da pagare solo le 15 settimane che ha effettivamente accreditato ai fini pensionistici ( 12 + 3).

Mi chiedo se questo sia giusto, perchè secondo ciò che ho potuto verificare in vari siti internet il conteggio esatto sarebbe stato: 2596/15×4.33=euro 749 di cui il 75% euro 561 circa al mese per 7 settimane e mezzo con un totale di circa 945 in 7.5 settimane.

Nulla sarebbe cambiato se il totale fosse stato diviso per il numero totale di 48 settimane e l’indennità sarebbe stata percepita per circa 6 mesi, come mi sembra giusto che sia.

Così mi sembra una grande fregatura. Se avessi lavorato di seguito 15 settimane l’importo sarebbe stato quello che ho calcolato, non capisco perchè dovrei essere penalizzata

Prima di recarmi all’inps, vorrei conoscere il Vostro parere.

La NASpI è corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni. Se è 15 il numero delle settimane accreditate ai fini pensionistici negli ultimi quattro anni, l’indennità settimanale NASpI viene corrisposta per 7 settimane e mezza.

La retribuzione imponibile ai fini previdenziali è data dal 75% del totale percepito negli ultimi quattro anni (75% d 2596 euro) con un massimo di 1.195 euro (per il 2015).

Nella pratica, l’indennità NASpI, è commisurata alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, divisa per il totale delle settimane di contribuzione e moltiplicata per il coefficiente numerico 4,33.

Si ottiene così, nel suo caso, una indennità NASpI pari a 1195/15*4,33, cioè circa 340 euro.

28 Luglio 2016 · Giorgio Martini


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