Stai leggendo Forum – Cartelle esattoriali multe e tasse » Equitalia e l’arma letale – al via gli accertamenti immediatamente esecutivi. Richiedi una consulenza gratuita sugli argomenti trattati nel topic seguendo le istruzioni riportate qui.
.
L’Agenzia delle Entrate cala l’arma fine del mondo sui contribuenti: in modo silenzioso, dopo un rinvio estivo e tre rivisitazioni in altrettanti decreti, ventiquattro ore fa l’Agenzia ha offerto al mastino Equitalia uno strumento di rara efficacia. Dopo 60 giorni dall’avviso al contribuente (“Devi pagare”, e si parla di debiti con lo Stato contratti a partire dal 2007, imposte sui redditi, Iva, Irap), l’Equitalia guidata da Attilio Befera, l’istituzione più temuta del paese, potrà attivare i suoi mezzi per recuperare il debito.
Senza muovere un passo, potrà iscrivere ipoteca sull’artigiano considerato infedele (facendo scattare una comunicazione alla centrale rischi delle banche con conseguente chiusura dei fidi), potrà pignorare il suo conto corrente (rendendo impossibile il pagamento di dipendenti e fornitori), avviare i pignoramenti presso terzi (sono i crediti dei clienti, Equitalia ha il potere di arrivare anche lì) e far partire le ganasce fiscali su auto e van posseduti.
Da ieri, il “titolo di debito” è immediatamente esecutivo: basta un avviso per considerarti in mora. Non c’è più bisogno di istruire una cartella esattoriale che, ricorsi compresi, portava al saldo dell’eventuale debito entro 15-18 mesi. Il problema è che in quattro casi su dieci i ricorsi davano ragione al contribuente. Già. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha chiesto al suo braccio destro Befera certezza di entrate, gli ha assegnato l’obiettivo 13 miliardi per la prossima raccolta fiscale e, quindi, gli ha offerto una legge che dà al Fisco poteri mai visti nella storia della Repubblica.
Entro 61 giorni dall’avviso – a prescindere dal fatto che l’avviso sia stato ricevuto o dorma in un ufficio delle Poste, in una Casa comunale – il contribuente o paga l’intera somma o contesta pagandone un terzo (più gli interessi maturati). Si deve saldare prima ancora dell’istruzione di un processo amministrativo che definisca chi ha ragione.
Di fronte al ricorso del cittadino, per sei mesi gli agenti della riscossione non potranno avviare pignoramenti, ma potranno ipotecare una casa e bloccare un’auto. Se Equitalia, poi, si convince che c’è “fondato pericolo” di perdere il credito, ha il mandato per fare quello che crede: sequestrare una pensione, mandare un bene all’asta immobiliare. Se il colpito dimostrerà di avere problemi di liquidità – novità della terza e ultima rivisitazione – chiederà a un giudice tributario una sospensiva per fermare l’azione (per 150-180 giorni) oppure aderirà a un concordato (sconto con trattativa).
“Non esiste più diritto alla difesa, devi versare che tu abbia torto o ragione”, attacca l’avvocato Alberto Goffi, consigliere regionale Udc del Piemonte, riferimento della rivolta anti-Equitalia. “Si sta colpendo chi ha fatto dichiarazioni fedeli e oggi, a causa della crisi, non è in grado di pagare le tasse. Non puoi impugnare quello che hai dichiarato, è la condanna a morte delle imprese oneste”.
Pietro Giordano, segretario Adiconsum: “Con questi tassi prossimi all’usura crescerà il debito dei contribuenti, le misure introdotte a luglio vengono vanificate”. Già, sull’onda delle sconfitte alle amministrative e le conseguenti urla della Lega (“tutta colpa di Equitalia”), a inizio estate il governo innalzò a 20 mila euro il tetto per l’ipoteca sulla prima casa, pretese due avvisi prima di apporre le ganasce fiscali e allungò a 72 mesi le rate per i debiti. Quindi, per cercare di diminuire il gigantesco contenzioso fermo nelle commissioni di ricorso, l’Agenzia ha avviato un mini-condono per chi aveva contestato. Ieri, però, è stata sguainata l’arma letale: “60 giorni per pagare”.
A fine mese arriverà il redditometro, quindi il carcere per gli evasori. I dirigenti dell’Agenzia: “Ora possiamo andare avanti spediti, gli esattori punteranno al sodo. Usciamo dall’Ottocento, entriamo nel Duemila”.
2 Ottobre 2011 - Giorgio Valli
Mi è arrivata la notifica di un atto di pignoramento da parte dell'agenzia entrate e riscossione in cui tra i vari avvisi di accertamento ce ne sono anche alcuni che sono stati annullati a seguito di ricorso vinto in commissione tributaria. Posso fare opposizione per questo motivo e far togliere quelle cartelle vinte? ...
Sono stata all'agenzia delle entrate dove si sono rifiutati di darmi informazioni su una richiesta di pagamento che mi è arrivata. Vi spiego nel dettaglio: ho ricevuto una cartella Equitalia (prima notifica nel 2016) relativa all'anno 2005. Equitalia mi rimanda all'ente creditore. Vado all'agenzia dell'entrate (l'ente creditore) e chiedo di vedere le eventuali notifiche intercorse negli anni ad interrompere la prescrizione. Oltre a questo chiedo di avere ulteriori ragguagli per sapere l'origine del debito. Sulla cartella Equitalia ci sono solo una serie di diciture e codici che solo grazie a internet riesco a decifrare in parte. All'ADE non mi hanno ...
Equitalia /Entrate - Perfezionamento notifica in caso di temporanea assenza destinatario
Ieri, 12 agosto 2016, ho saldato ad Equitalia Roma Via Cristoforo Colombo, una cartella inerente la registrazione di una sentenza del 2003, (già notificata dalla Agenzia delle Entrate nel 2006, sembra entro il termine triennale di legge). L'avviso dell'avvenuto deposito della cartella presso la Casa Comunale di Roma, mi è stato lasciato nella buca delle lettere direttamente dal notificatore della stessa Equitalia nella mattinata del 15 giugno 2016, senza alcun riferimento temporale scritto "nè timbro postale di sorta". Ritirato l'atto lo stesso 15 giugno 2016, poco dopo, presso la casa Comunale indicata, ho letto sullo stesso della facoltà del pagamento ...
Stai leggendo Forum – Cartelle esattoriali multe e tasse » Equitalia e l’arma letale – al via gli accertamenti immediatamente esecutivi. Richiedi una consulenza gratuita sugli argomenti trattati nel topic seguendo le istruzioni riportate qui.
.