Sono coerede con due figli minori ed ho accettato l'eredità lasciata da mio marito con beneficio di inventario sia per me che per i figli: nella successione sono presenti un immobile (che era di proprietà personale di mio marito) e diversi debiti. Esattamente: 1) la metà di un mutuo garantito da ipoteca di primo grado sull'immobile di proprietà di mio marito; per questo mutuo ero - e lo sono ancora - cointestataria debitrice non datrice di ipoteca; 2) un mutuo a nome solo di mio marito e garantito di ipoteca di 2 grado sullo stesso immobile; 3) un debito di mio marito per mancato pagamento di fatture, garantito da ipoteca di 3 grado. La casa verrà venduta con l'autorizzazione del Tribunale già ottenuta. questa è la situazione dei debiti: mutuo sub 1) totali € 45.000,00 ( quota di debito mia come cointestaria 22.500,00) mutuo sub 2) totali ...
Nell'ambito di multe per la violazione del codice della strada, in caso di impugnazione taglio punti, come si determina e a quanto ammonta il contributo unificato in una causa in tribunale? In caso di opposizione ad un verbale di contestazione per violazione delle norme stradali, il cumulo della sanzione pecuniaria principale, di valore determinato, e di quella accessoria, conseguente alla diminuzione dei punti sulla patente, non rende la causa di valore indeterminabile ai fini della liquidazione delle spese processuali. Ciò è quanto deciso dalla Corte di Cassazione, con la sentenza 13598/14. Ma cosa si evince da questa pronuncia? Innanzitutto partiamo chiarendo che l'importo del contributo unificato, ovvero l'imposta che si paga prima di iniziare un giudizio, viene determinato sulla base del valore della causa che si intende intraprendere: più è alto questo valore, più è costoso il contributo unificato. Pertanto, trattandosi di un'imposta, il contribuente che dovesse pagare di meno ...
Secondo quanto disposto dal Testo unico sulle leggi in materia bancaria e creditizia, le banche non possono concedere mutui ipotecari per un importo superiore al reale valore dell'immobile oggetto di compravendita. L'ammontare massimo dei finanziamenti di credito fondiario non può superare l'80% del valore del bene ipotecato. Tale valore può essere aumentato fino al 100% solo se vengono prestate garanzie integrative rappresentate da fideiussioni bancarie e assicurative o da altre idonee garanzie. Infatti, è logico che un bene non può costituire garanzia al di là del proprio valore. Pertanto se è perfettamente concepibile che un finanziamento possa essere chiesto oltre che per l'acquisto di un immobile, anche per le ulteriori spese, che siano per l'acquisto, la ristrutturazione o altro, certamente a fronte del finanziamento dovranno esservi ulteriori garanzie. L'eventuale sforamento nell'erogazione di un mutuo bancario del valore reale dell'immobile non comporta la nullità del contratto. Le norme vigenti, infatti, non ...