Ho da poco presentato la domanda per ottenere il reddito di cittadinanza dopo aver inviato telematicamente mini DSU e ISEE precompilata tramite il sito Inps, dove il mio nucleo familiare risulta essere composto unicamente da me stesso; effettivamente è così vivendo io da solo da circa un anno poichè mia nonna si è trasferita in maniera definitiva presso una Residenza sanitaria assistenziale (RSA). Ora però scopro che all'anagrafe la nonna ha ancora la stessa mia residenza. La casa è di proprietà di mia madre, io vivo in comodato d'uso gratuito. Cosa devo fare, in particolare per evitare multe o sanzioni? ...
Sono residente con tutto il mio nucleo familiare in un alloggio di servizio presso una caserma dei Carabinieri: possiedo inoltre un'unica abitazione nello stesso comune attualmente concessa in locazione, motivo per cui verso l'IMU come seconda casa. Per tale ragione l'ISE risulta abbastanza alto, essendo praticamente prossimo al valore catastale dell'immobile. Di conseguenza anche l'ISEE è elevato, nonostante il reddito da locazione influisca molto poco. Vorrei sapere se nella compilazione della DSU è corretto indicare l'indirizzo di residenza familiare (corrispondente all'alloggio di servizio) come convivenza anagrafica, al fine di aumentare leggermente il fattore di equivalenza e ridurre l'ISEE. Finora non l'ho mai indicato, indicando l'abitazione del nucleo familiare come "altro", non sapendo se la residenza in alloggio di servizio è assimilabile ad una convivenza anagrafica. Ringrazio anticipatamente. ...
La legge 76/2016 (Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze) entrata in vigore il 5 giugno, definisce conviventi di fatto due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un'unione civile. Per l'accertamento della stabile convivenza, gli uffici anagrafici dovranno far riferimento alla dichiarazione anagrafica resa dal responsabile della convivenza. In tale contesto, va premesso che ciascun componente della convivenza è responsabile, per sé e per le persone sulle quali esercita la potestà o la tutela, delle dichiarazioni anagrafiche relative alla costituzione di nuova convivenza, ovvero ai mutamenti intervenuti nella composizione della convivenza stessa e che la convivenza ha un suo responsabile da individuare nella persona che normalmente la dirige. La normativa vigente ha attribuito ai conviventi di fatto la facoltà di regolare ...