Diritto di recesso per acquisti di beni per corrispondenza ed on line – come agire

Acquisto online - Come esercitare diritto di recesso?

Ho comprato tramite un sito online un attrezzo per l'attività fisica. Ho pagato tramite carta di credito.

Me l'hanno mandato difettoso.

Ora voglio ridarlo indietro e riavere i miei soldi.

So che nel codice del consumo si parla di diritto di recesso; sono nelle condizioni di esercitarlo?

Quanto tempo ho per poter riavere indietro i miei soldi?

Ci sono delle deroghe?

E soprattutto, come devo agire?

Acquisto online - il consumatore può recedere dal contratto

Quando si stipula un contratto di acquisto o fornitura di beni o servizi per corrispondenza o in luogo diverso da negozio o dalla sede dell'operatore commerciale oppure online, il consumatore può recedere dal contratto entro 10 giorni.

In tale termine è sufficiente consegnare all'ufficio postale la raccomandata con ricevuta di ritorno con la quale si comunica la volontà di recedere dal contratto.

Per il calcolo di quando iniziare a contare i 10 giorni, però, si distinguono due casi diversi:

  1. l’operatore commerciale ha informato (come era suo obbligo) il consumatore della possibilità di recedere dal contratto:
    1. se al consumatore era stato preventivamente mostrato il prodotto oggetto del contratto, i dieci giorni si contano dalla data di sottoscrizione della nota d’ordine (se questa contiene l’avviso della facoltà di recedere) oppure (se non è stata predisposta una nota d’ordine) da quando l’operatore ha informato il consumatore della possibilità di recedere);
    2. qualora l'acquisto sia stato effettuato per corrispondenza (cioè sia stato mostrato o illustrato un prodotto di tipo diverso da quello oggetto del contratto) i dieci giorni si contano dalla data in cui si è effettivamente ricevuta la merce (nel caso di servizi, dal giorno della conclusione del contratto).
  2. l’operatore commerciale non ha informato il consumatore della possibilità di recedere dal contratto oppure ha fornito un’informazione incompleta o errata che non ha consentito il corretto esercizio di tale diritto. In tal caso, il consumatore può recedere entro tre mesi dalla data di stipulazione del contratto, per i contratti riguardanti le prestazioni di servizi, oppure dalla data di ricevimento della merce, nel caso di contratti riguardanti la fornitura di beni.

Per poter esercitare il diritto di recesso, bisogna inviare all'operatore commerciale una lettera raccomandata con avviso di ricevimento.

La comunicazione può essere inviata, entro 10 giorni, anche mediante telegramma, telex o mezzi analoghi: in tal caso, deve però essere confermata con lettera raccomandata con avviso di ricevimento entro le 48 ore successive.

Si deve restituire il bene al commerciante qualora lo si sia già ricevuto, seguendo le istruzioni che il venditore deve obbligatoriamente indicare.

L’operatore commerciale, invece, dovrà restituire, entro 30 giorni dalla data in cui è venuto a conoscenza del diritto di recesso, gli importi eventualmente già versatigli dal consumatore e non potrà pretendere da quest’ultimo importi ulteriori a titolo di rimborso spese.

Le spese di spedizione, però, sono a carico del consumatore.

Il diritto di recesso è escluso da parte di chi abbia acquistato per corrispondenza o fuori dai locali dell'operatore commerciale per alcuni contratti, come citato nell'articolo 46 del Codice del Consumo, che riportiamo:

Articolo 46. Esclusioni

  1. Sono esclusi dall'applicazione del diritto di recesso:
    1. i contratti per la costruzione, vendita e locazione di beni immobili ed i contratti relativi ad altri diritti concernenti beni immobili, con eccezione dei contratti relativi alla fornitura di merci e alla loro incorporazione in beni immobili e dei contratti relativi alla riparazione di beni immobili;
    2. i contratti relativi alla fornitura di prodotti alimentari o bevande o di altri prodotti di uso domestico corrente consegnati a scadenze frequenti e regolari;
    3. i contratti di assicurazione;
    4. i contratti relativi a strumenti finanziari.
  2. Sono esclusi dall'applicazione del diritto di recesso anche i contratti aventi ad oggetto la fornitura di beni o la prestazione di servizi per i quali il corrispettivo globale che deve essere pagato da parte del consumatore non supera l'importo di 26 euro, comprensivo di oneri fiscali ed al netto di eventuali spese accessorie che risultino specificamente individuate nella nota d'ordine o nel catalogo o altro documento illustrativo, con indicazione della relativa causale. Si applicano comunque le disposizioni della presente sezione nel caso di più contratti stipulati contestualmente tra le medesime parti, qualora l'entità del corrispettivo globale, indipendentemente dall'importo dei singoli contratti, superi l'importo di 26 euro.

21 Gennaio 2013 · Andrea Ricciardi


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