Nuova dichiarazione dei redditi precompilata » Addio vecchio modello 730

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Il nuovo modello precompilato per la dichiarazione dei redditi

L'esecutivo da l'ok ai nuovi moduli per la dichiarazione dei redditi, che saranno precompilati: si partirà ad aprile 2015. Andrà in disuso il vecchio modello 730.

Fisco, dichiarazione dei redditi precompilata entro aprile 2015. Dall'anno successivo verranno inserite anche le detrazioni. La riforma per trenta milioni di pensionati e lavoratori dipendenti.

Avete sentito bene, questa volta si cambia davvero.

Dal prossimo anno, infatti, tutti i contribuenti non saranno più tenuti ad effettuare le dichiarazioni dei redditi, perché la riceveranno a casa già precompilata dall'Agenzia delle Entrate.

È questo il principio cardine del nuovo 730 a domicilio: un’operazione per ridurre il rischio evasione, il pericolo di controlli e, di conseguenza, tutti i costi dei giudizi in Commissione tributaria.

L'Agenzia delle Entrate compilerà, in modo personalizzato, per ogni contribuente, basando i propri dati sulla base delle informazioni disponibili nell'anagrafe tributaria, i dati provenienti da soggetti terzi (per esempio, le banche) e contenuti nelle certificazioni rilasciate dai sostituti d’imposta con riferimento ai redditi di lavoro dipendente e assimilati, ai redditi di lavoro autonomo e ai redditi diversi.

Saranno dunque decisivi la dichiarazione dell’anno precedente e i versamenti effettuati, ciò che risulta a banche, assicurazioni ed enti previdenziali oltre che i compensi per attività occasionali di lavoro autonomo.

Gli adempimenti relativi alla dichiarazione dei redditi precompilata a cui dovrà provvedere il contribuente

Ma, dunque, cosa rimane da fare al contribuente?

Al contribuente rimarrà l’obbligo di verificare l’esattezza e la completezza dei dati in possesso dell’amministrazione finanziaria.

Pertanto, cambierà anche il ruolo svolto oggi dai soggetti che effettuano l’assistenza fiscale del contribuente.

Accogliendo una condizione contenuta nel parere della commissione Finanze della Camera, se il contribuente presenta la dichiarazione a un Centro di assistenza fiscale (CAF) o a un professionista abilitato, a questi l’amministrazione fiscale si rivolgerà per i controlli documentali, anche in relazione ai dati forniti all'Agenzia delle Entrate dai soggetti terzi (banche, assicurazioni, ecc), senza perciò più interpellare il cittadino.

In questo caso il CAF o il professionista hanno a disposizione 60 giorni per la trasmissione in via telematica all'Agenzia delle Entrate della documentazione e dei chiarimenti richiesti.

Entro lo stesso termine di 60 giorni devono essere versate le somme richieste a seguito dei controlli nei confronti dei suddetti intermediari.

Saranno banche assicurazioni e forme pensionistiche complementari a comunicare all'Agenzia delle entrate gli importi deducibili e detraibili

Entro il 28 febbraio 2014 (per il 2015 la scadenza sarà il 2 marzo) banche e istituti di credito, assicurazioni e forme pensionistiche complementari dovranno comunicare al Fisco le informazioni su oneri detraibili e deducibili. Mentre i sostituti d’imposta dovranno trasmettere telematicamente alle Entrate la certificazione unica dei redditi entro il 7 marzo (poiché la scadenza cade di sabato, il prossimo anno il termine slitta al 9 marzo).

Entro il 15 aprile di ciascun anno la dichiarazione precompilata è messa a disposizione in via telematica al contribuente, che può accettarla o modificarla, rettificando i dati comunicati dall'Agenzia e/o inserendo ulteriori informazioni.

A partire dalla dichiarazione dei redditi da presentare nel 2016, relativa all'anno d’imposta 2015, anche i dati del sistema Tessera Sanitaria potranno essere preinseriti nella dichiarazione per quanto attiene alle spese mediche, di assistenza specifica e alle spese sanitarie che danno diritto a deduzioni dal reddito o detrazioni d’imposta.

23 Settembre 2014 · Gennaro Andele


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