Decreto ingiuntivo – efficacia e prescrizione

Decreto ingiuntivo ancora efficace?

Dunque il creditore ottiene un decreto ingiuntivo il 12-12-1998 munito di formula esecutiva il 2-3-1999.

Esecuzione immobiliare parziale recupero del creditore dei 2/3 del credito.

Procedura esecutiva dichiarata estinta nel dicembre 2007.

Dal giugno 2003 una società di recupero è divenuta legittima titolare del portafoglio crediti della banca creditrice.

Viene in data 10 giugno 2011 atto di precetto verso il debitore efficace in funzione del decreto ingiuntivo esecutivo del 1999.

E' ancora efficace quel decreto ingiuntivo?

Prescrizione decreto ingiuntivo

Il decreto ingiuntivo cade in prescrizione dopo 10 anni.

E' da dire che tutte le procedure eseguite e le comunicazioni intercorse avranno sicuramente avuto, almeno in alcune occasioni, effetto interruttivo dei termini di prescrizione, pertanto con ogni probabilità il decreto ingiuntivo ha ancora la sua validità.

15 Novembre 2012 · Marzia Ciunfrini


Commenti e domande

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4 risposte a “Decreto ingiuntivo – efficacia e prescrizione”

  1. Anonimo ha detto:

    Sono erede della casa dei miei genitori…
    Avevo un debito non pagato 25 anni fa…ho trovato un ipoteca sulla casa devo pagarla?
    Potevano fare un ipoteca sulla casa dei miei?

  2. alfonso torchia ha detto:

    Stamane ho ricevuto una r/r dall’Agenzia delle Entrate per un avviso di liquidazione dell’imposta irrogazione delle sanzioni. Mi si chiede il pagamento della registrazione del decreto ingiuntivo per un atto del 15.7.2011. Con codice tributo 109T l’importo da versare è pari a 483,00 euro + 360,00 di sanzione e 8,75 di altro. La domanda che Le chiedo è: l’imposta di registro come previsto dall’art.37 del DPR 131/86 è del 3% sull’importo che il giudice determina? Nel caso mio sono a credito di euro 6000,00 + 1215,00 per un totale di euro 7215,00.
    Grazie per la risposta

    • In effetti l’imposta pretesa si rapporterebbe ad un credito richiesto, con decreto ingiuntivo, pari a 16 mila euro. Mi viene subito da pensare al solito errore relativo all’ammontare dell’atto trasmesso dagli uffici giudiziari o ad un mero errore di calcolo dell’Agenzia.

      Potrebbe provare ad effettuare a presentare un’istanza di riesame in autotutela dell’accertamento all’Agenzia delle entrate per comprendere perché, a fronte di un decreto ingiuntivo per un credito si 7.215 euro le si chiede un’imposta pari a 480 euro.

      Non so dirle altro. Mi spiace.

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