Cosa fare quando non si può pagare – consigli per gestire il sovraindebitamento

Cosa fare quando non si può pagare – consigli per gestire il sovraindebitamento

Si dimentichi mutui od ulteriori prestiti per consolidamento a Suo nome, le segnalazioni negative in SIC che ha accumulato sono ostative per qualsiasi tipo di accesso al credito, e lo saranno almeno per 36 mesi da quando sarà riuscito a saldare per intero i Suoi debiti.

L'unica possibilità potrebbe essere un terzo (un parente, un amico) disposto ad aiutarLa che prenda il prestito a Suo nome.

Dia la priorità all'assegno di mantenimento di Suo figlio, diversamente potrebbe avere conseguenze anche penali.

Per gestire il sovraindebitamento - Exit strategies

Le suggerisco due strategie da seguire per limitare i danni conseguenti al sovraindebitamento:

  1. sospendere in toto i pagamenti, accumulando la liquidità che avrebbe destinato agli stessi. Raggiunta una cifra congrua, può provare a destinarla, un prestito alla volta, ad un'offerta di saldo a stralcio;
  2. pagare alternativamente un mese una rata, un mese un'altra ecc. questo metodo Le permetterebbe di rallentare il proseguio delle varie azioni di recupero da parte dei creditori, e per i prestiti più piccoli potrebbe arrivare, sia pure con ritardo, all'estinzione.

Rischi connessi alle strategie consigliate - il più probabile è il pignoramento del quinto dello stipendio

Il creditore che si muoverà per primo, con ogni probabilità, è quello con residuo più altro, per il quale ha accumulato fra l'altro il ritardo più elevato. Non è da escludere un'ipoteca sulla Sua proprietà immobiliare, tuttavia l'importo relativamente basso degli insoluti mi lascia credere che prima di arrivare a tanto le finanziarie tenteranno altri approcci.

Riguardo al colloquio con i recuperatori, non rispondere tout court potrebbe accellerare il percorso delle pratiche verso il recupero giudiziale. Risponda, esponga la Sua situazione, e attacchi il telefono solo di fronte ad eventuali recuperatori maleducati ed arroganti.

Infine, ma non per ultimo, tenga la testa alta, Lei è un uomo che sta lottando per riguadagnare la Sua dignità e per il futuro dei Suoi figli, e per questo ha tutta la mia stima e deve pretendere il rispetto che merita.

Per fare una domanda agli esperti vai al forum

Per approfondimenti, accedi alle sezioni tematiche del blog

31 Agosto 2013 · Chiara Nicolai




Commenti e domande

Per porre una domanda sul tema trattato nell'articolo (o commentarlo) utilizza il form che trovi più in basso.

2 risposte a “Cosa fare quando non si può pagare – consigli per gestire il sovraindebitamento”

  1. Rita ha detto:

    Ho contratto debiti con banche e finanziarie, che ho sempre onorato fino a settembre 2014. Poi non sono riuscita più a pagare. Credo che non si fermeranno solo ai solleciti telefonici,ma proseguiranno oltre, ed allora vorrei cortesemente avere un quadro chiaro dei tempi, e delle varie tappe.

    Sono pensionata ex inpdap, con 1700 euro di assegno,ed una cessione di 352 euro e ho trasferito dal novembre 2014 l’accredito della pensione dalla banca alle poste,lasciando un debito.

    Nel conto posta transita solo pensione ed accompagnamento gli unici proventi, ho pensato di revocare pagamento enel e gas me lo consiglia? Le chiedo cortesemente qual e’ l’importo e’ pignorabile la pensione, avendo la cessione del quinto di 35 euro?

    Ho il comodato uso dei beni mobili, stilato da un legale e non registrato alle imposte dirette; lei mi consiglia di registrarlo? Non ho beni immobili, nè bot, nè depositi bancari e pago 650 di affitto. Ho una vettura del 2008 per portatori “h” e non debiti con Equitalia.

    Possono fare il fermo fiscale per la macchina?

    Per quanto attiene i prestiti bancari, per uno e’ stata chiesta la firma dell’ex marito di un vaglia cambiario scadenza giugno 2016, un’altro con Compass con la firma dell’ex marito, il quale per crisi economica ha perduto tutto.

    E’ nullatenente e viene ospitato con la residenza dal fratello, si arrangia come puo’.

    • Ludmilla Karadzic ha detto:

      Per i tempi di una eventuale azione esecutiva nulla si può dire. Dipende da cosa decide il creditore, se procedere giudizialmente o cedere il diritto a società di recupero.

      Qualora il creditore volesse procedere al pignoramento della pensione presso l’INPS deve attendersi la decurtazione di una cifra intorno ai 240 euro (20% della quota pignorabile che nel suo caso è di 1200 euro).

      La cessione del quinto in corso non incide più di tanto.

      Il contratto di comodato va registrato: non è un consiglio, ma una necessita. Solo un contratto di comodato registrato all’Agenzia delle entrate può essere opposto dall’effettivo terzo proprietario innanzi al giudice dell’esecuzione, per liberare i beni pignorati in seguito ad azione esecutiva di pignoramento presso la residenza o il domicilio del debitore sottoposto ad esecuzione.

      I creditori diversi da quelli per cui agisce Equitalia in sede di riscossione coattiva (Agenzia delle entrate, INPS, Comuni, Regioni, ed in genere la PA) non possono disporre fermo amministrativo sul veicolo di proprietà del debitore. Possono, invero, procedere al pignoramento ed alla vendita all’asta del veicolo, ma la procedura non è certamente economicamente conveniente per una normale automobile usata (bisogna anticipare le spese di custodia e quella per l’espropriazione e il tutto si tradurrebbe in una operazione in perdita secca).

      Il garante dei finanziamenti risponde dei debiti non rimborsati dal debitore principale: ma, se il garante è nullatenente, al creditore non resta che dare capocciate nel muro.

      Per evitare il pignoramento del conto corrente è preferibile non avere conti correnti intestati a proprio nome. Di solito si opta per la delega del conto corrente intestato a terzi di fiducia. Ma, in tale scenario, non è possibile domiciliare la fatturazione di utenze quali gas, luce e telefono e, quindi, bisogna necessariamente pagare con bollettino postale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato (ma potrebbe essere utile per soddisfare eventuali esigenze di contatto). I campi obbligatori sono contrassegnati con un (*)


Se il post è stato interessante, condividilo con il tuo account Facebook

condividi su FB

    

Seguici su Facebook

seguici accedendo alla pagina Facebook di indebitati.it

Seguici iscrivendoti alla newsletter

iscriviti alla newsletter del sito indebitati.it




Fai in modo che lo staff possa continuare ad offrire consulenze gratuite. Dona!