Conto corrente » Quando il tasso di interesse supera la soglia di usura

Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali.

Conto corrente: nell'articolo seguente chiariamo come verificare quando il tasso d'interesse supera la soglia d'usura.

Come ampiamente chiarito in precedenti interventi nel portale, per usura si intende quella pratica di concedere prestiti a tassi di interesse eccessivi e quindi illegali, tali cioè da rendere il rimborso della somma prestata molto difficile se non impossibile.

È ovvio, dunque, che nel nostro ordinamento giuridico l’usura è considerata illecita e vietata.

Il problema del calcolo dell'usura si pone non solo quando si debba contrattare con la banca un contratto di mutuo o un leasing, ma anche quando si abbia un fido di conto corrente, del tutto usuale in qualsiasi conto corrente bancario.

La verifica dell’usura in un fido in conto corrente è complessa e richiede l’analisi di voci di costo secondo formule di matematica finanziaria per lo più ignote al normale consumatore.

Per ovviare al problema, nella riforma legislativa del 1996 è stato inteso delineato un importante e oggettivo discrimine tra il lecito e l’illecito nel settore dell’erogazione del credito.

Ma, nonostante ciò, gli istituti di credito hanno continuato ad essere sleali e trasparenti, anche sfruttando successivi interventi legislativi male coordinati tra loro.

A causa di testi normativi spesso contraddittori, infatti, è stata favorita la moltiplicazione degli oneri a carico del correntista.

Per fortuna, successivamente, sulla questione è intervenuta la Corte di Cassazione, con decisioni riprese a sua volta dal legislatore.

Pertanto, come da giurisprudenza consolidata, oggi è possibile affermare che per il calcolo dell'usura bancaria si deve tener conto di tutte quelle competenze e spese abusivamente addebitate al correntista oltre agli interessi ultralegali, come la già dichiarata illegittima commissione di massimo scoperto, le spese di revisione fido, quelle fisse di tenuta e di chiusura del conto, quelle assicurative, e gli interessi anatocistici calcolati su tali spese complessive.

In gergo strettamente tecnico, dunque, si ha usura se il TEG (Tasso Effettivo Globale su base annua) supera il Tasso Soglia Usura (TSU).

Il TSU va calcolato tenendo conto del livello del Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) che risulta dalla rilevazione fatta ogni tre mesi dalla Banca d'Italia per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, pubblicata in Gazzetta Ufficiale.

Individuato il TEGM bisogna incrementarlo del 50% per ottenere il TSU.

Dal 2011 è stato modificato il metodo di calcolo del tasso soglia, riducendo dal 50% al 25% l’incremento e aggiungendo un margine fisso di 4 punti percentuali.

10 Settembre 2014 · Gennaro Andele


Commenti e domande

Per porre una domanda sul tema trattato nell'articolo (o commentarlo) utilizza il form che trovi più in basso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Se il post è stato interessante, condividilo con il tuo account Facebook

condividi su FB

    

Seguici su Facebook

seguici accedendo alla pagina Facebook di indebitati.it

Seguici iscrivendoti alla newsletter

iscriviti alla newsletter del sito indebitati.it




Fai in modo che lo staff possa continuare ad offrire consulenze gratuite. Dona!