Concorsi pubblici – la violazione della normativa sulle pari opportunità può essere eccepita solo da concorrenti di sesso femminile
La normativa sulle pari opportunità è preordinata a garantire nel senso più ampio le possibilità di occupazione femminile, sicché la sua violazione non può venir contestata altro che dalle possibili beneficiarie della stessa: in assenza di una esplicita disposizione normativa che preveda il contrario, la violazione della normativa di settore non esplica di per sé effetti vizianti delle operazioni concorsuali ed è rilevante soltanto in presenza di una condotta discriminatoria del collegio in danno dei concorrenti di sesso femminile.
Così si è espresso il Consiglio di Stato nella sentenza 3240/15.
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