Come garante puoi anche saldare il debito del debitore principale: resti comunque un cattivo pagatore

Se vuole un mutuo, niente da fare, ripassi tra 3 anni: quando il signor Nicola si è sentito rispondere così dalla sua banca ha pensato ad un errore di persona. «Io sulla lista dei cattivi pagatori? Stiamo scherzando?» Un’omonimia, un banalissimo errore, sarebbe bastato un accertamento per chiarire l’equivoco, cui sarebbero seguite le relative scuse. «Ci mancherebbe, verificare la credibilità dei clienti è il vostro lavoro», lui avrebbe risposto. E tutto sarebbe finito lì.

Invece no. A sua insaputa il signor Nicola G.,  è finito sulla lista nera. Non risulta tra i protestati. Non è affetto da shopping compulsivo. Non ha difetti della personalità tali da perdere il controllo delle proprie finanze.

Il mutuo per l'acquisto della prima casa non gli è stato concesso.

Tutto è cominciato quando suo figlio per approfondire «le conoscenze in ambito bancario» decise di iscriversi a un corso di specializzazione che la Captha di Milano teneva a Roma. All’epoca il figlio lavorava saltuariamente. Senza una busta paga chiese al padre di farsi «da garante per un prestito presso una finanziaria che la stessa scuola ci aveva indicato, la Agos Spa».

Qualche mese dopo il corso terminò e il figlio del signor Nicola conseguì il suo master. Tutto bene? No, perché nel frattempo il figlio aveva perso quel lavoro fittizio che aveva. «Tengo a precisare che mio figlio non vive con me - prosegue Nicola - ma lui riuscì comunque, senza dirmi mai niente, a pagare alcune rate del finanziamento». Le altre restarono scoperte.

Passarono altri mesi. E di quel prestito non si parlò più. Finché un giorno «per puro caso presi una telefonata di una non meglio identificata agenzia di recupero crediti. Cercavano mio figlio».

Dopo non poche insistenze il signor Nicola riuscì a sapere dall'interlocutrice, tenuta alla privacy, che da tempo suo figlio aveva smesso di pagare le rate. Cadde dalle nuvole. «Mi feci spiegare tutto quello che andava fatto per risolvere la questione, non solo avevo intenzione di saldare le rate insolute ma anche l'intero importo che rimaneva a nome di mio figlio». È quello che fece: un bonifico alla Agos per il saldo e lo stralcio di ogni pendenza.

Negli Usa il prestito per motivi di studio è abbastanza diffuso. Ci sono ex studenti, ormai professionisti affermati, che ancora pagano la loro rata da universitari. In Italia paga papà. E a volte non basta neanche questo. Il signor Nicola è finito tra gli insolventi, «pur non essendo il contraente principale e non informato minimamente di quello che stava succedendo». A nulla è valso «saldare senza battere ciglio». Da qui la domanda: «Il compito di un garante qual è? Non è forse assolvere alle manchevolezze di chi si è garantito? Io l'ho fatto, anzi ho fatto di più, ho saldato tutto».

Il prestito personale è un prodotto che prevede il finanziamento di una somma prefissata ad un tasso in genere fisso, e rimborsabile secondo un piano di ammortamento a rate costanti. In Italia il credito a consumo è meno diffuso che in altri Paesi europei. Lo scorso anno sono state registrate 7 milioni di operazioni.

«Chi ha avuto un rapporto scorretto è suo figlio e non la finanziaria - sostiene Giuseppe Piano Mortari, direttore operativo di Assofin  l’Associazione che e rappresenta i principali operatori finanziari tra cui Agos. -Ma la normativa prevede l’obbligo di preavvertire prima di iscrivere qualcuno nella cosiddetta lista dei cattivi».

Nel caso del signor Nicola non è successo? Perché? Com’è possibile che si finisca sulla “lista nera” senza saperlo?

Nulla da eccepire invece sul resto. Obbligato principale e coobbliglato, (beneficiario del prestito e garante), sono entrambi tenuti a saldare le rate. L’allarme dipende dall'entità delle cifre ma può scattare in teoria già dopo due rate “saltate”.

«Ma finire in quella lista - aggiunge Piano Mortari - non vuol dire però finire alla Caienna. Dopo un periodo che varia da caso a caso si viene cancellati». Ogni cittadino ha il suo scoring, il suo profilo di rischio certificato da un censimento in base al reddito e alle verifiche sociodemografiche.

Compreso Nicola che non lo sapeva.

Per porre una domanda sulla CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria, sugli altri Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC) e sui cattivi pagatori clicca qui.

25 Febbraio 2009 · Ornella De Bellis




Commenti e domande

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6 risposte a “Come garante puoi anche saldare il debito del debitore principale: resti comunque un cattivo pagatore”

  1. domenica ha detto:

    sono una casalinga e cerco un prestito la cifra da decidere mettendo mia figlia come garante che a la busta paga per estinguere i prestiti in corso compresi quelli di mia figlia grazie distinti saluti aspetto una risposta

  2. angelo ha detto:

    sapreste dirmi quale sentenza ho articolo di legge impone a chi cede un credito di comunicare al debitore oltre alla cessione anche il diritto si sapere la sua posizione creditizia. Grazie

    • cocco bill ha detto:

      A parte innumerevoli sentenze di Cassazione che formano giurisprudenza consolidata, basterà citare gli artt. 633 e 634 c.p.c.

      Art. 633 Condizioni di ammissibilita’

      Su domanda di chi e’ creditore di una somma liquida di danaro o di una determinata quantita’ di cose fungibili, o di chi ha diritto alla consegna di una cosa mobile determinata, il giudice competente pronuncia ingiunzione di pagamento o di consegna:

      1) se del diritto fatto valere si da’ prova scritta;

      2) se il credito riguarda onorari per prestazioni giudiziali o stragiudiziali o rimborso di spese fatte da avvocati, procuratori, cancellieri, ufficiali giudiziari o da chiunque altro ha prestato la sua opera in occasione di un processo;

      3) se il credito riguarda onorari, diritti o rimborsi spettanti ai notai a norma della loro legge professionale, oppure ad altri esercenti una libera professione o arte, per la quale esiste una tariffa legalmente approvata.

      L’ingiunzione puo’ essere pronunciata anche se il diritto dipende da una controprestazione o da una condizione, purche’ il ricorrente offra elementi atti a far presumere l’adempimento della controprestazione o l’avveramento della condizione.

      L’ingiunzione non puo’ essere pronunciata se la notificazione all’intimato di cui all’art. 643 deve avvenire fuori della Repubblica.

      Art. 634 Prova scritta

      Sono prove scritte idonee a norma del numero 1 dell’articolo precedente le polizze e promesse unilaterali per scrittura privata e i telegrammi, anche se mancanti dei requisiti prescritti dal codice civile.

      Per i crediti relativi a somministrazioni di merci e di danaro, nonche’ per prestazioni di servizi, fatte da imprenditori che esercitano un’attivita’ commerciale, anche a persone che non esercitano tale attivita’, sono altresi’ prove scritte idonee gli estratti autentici delle scritture contabili di cui agli art. 2214 e seguenti del codice civile, purche’ bollate e vidimate nelle forme di legge e regolarmente tenute, nonche’ gli estratti autentici delle scritture contabili prescritte dalle leggi tributarie, quando siano tenute con l’osservanza delle norme stabilite per tali scritture.

  3. Ste ha detto:

    Buonasera,
    ho saltato una rata su un finanziamento e non riesco a pagare le rate della carta di credito revolving, queste società possono rivalersi su mio marito anche se siamo in separazione dei beni? Possono pignorarrmi lo stipendio se ho già una trattenuta in busta?
    Grazie di cuore.
    Stefy

    • c0cc0bill ha detto:

      Con un regime coniugale di separazione dei beni è ben difficile per un creditore aggredire i beni di suo marito.

      Ma, per quanto riguarda la trattenuta in busta, se si tratta di una cessione volontaria del quinto dello stipendio, allora il creditore può senz’altro procedere, o chiedere, il pignoramrnto del quinto dello stipendio.

    • Anonimo ha detto:

      Grazie mille!!

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