Cedolare secca » Ridotta l’aliquota: sarà al 10% sugli affitti a canone concordato

Cedolare secca » Ridotta l'aliquota: sarà al 10% sugli affitti a canone concordato

Partono le disposizioni sulla cedolare secca: sarà al 10% sugli affitti a canone concordato

La riduzione sarà in vigore fino al 2017 e potrà essere applicato anche agli studenti. I vantaggi si faranno sentire fin dalla prossima dichiarazione dei redditi per chi ha già in corso un contratto agevolato, risparmiando sull'acconto.

Vediamo di capirci di più.

Cedolare secca al 10% sugli affitti a canone concordato

Cedolare secca diminuita al 10% sui contratti a canone concordato e per studenti, da quest'anno e fino al 2017.

Grazie alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto con il piano casa le novità sono finalmente entrate nel vivo.

I vantaggi si faranno sentire fin dalla prossima dichiarazione dei redditi per chi ha già in corso un contratto agevolato, risparmiando sull'acconto.

Opportunità di risparmio ci sono anche per chi sta per stipulare un nuovo contratto, o per chi ne ha in corso uno in scadenza, in quanto è possibile optare al rinnovo per il canone concordato.

Più complicato il discorso per chi ha un contratto libero stipulato da poco: per optare per il canone concordato, infatti, è necessaria una disdetta anticipata e la stipula di un nuovo contratto, operazione che presuppone necessariamente un accordo con l'inquilino che dovrà essere disposto ad accettare anche e soprattutto una diversa durata del contratto.

I contratti con cedolare ridotta al 10%, infatti, sono solo quelli con durata di tre anni più due e canone entro i limiti di quello prefissato dagli accordi territoriali nei comuni ad alta tensione abitativa.

Approfondimenti

La cedolare secca è riservata esclusivamente alle persone fisiche, e deve essere relativo a un contratto stipulato da privati, ovvero se l'immobile è locato a una società o a un'impresa non si godono i benefici.

Per poterne beneficiare occorre essere proprietari dell'immobile o titolari di diritti reali di godimento, quindi non può essere esercitata da comodatari o conduttori che subaffittano.

In caso di più contitolari ognuno può decidere autonomamente l'eventuale fruizione dell'imposizione sostitutiva (la scelta però deve essere fatta contestualmente in sede di registrazione o proroga), in quanto l'esercizio può essere conveniente per uno dei comproprietari ma non per gli altri.

L'aliquota del 10% è destinata esclusivamente ai contratti di locazione a canone concordato (o convenzionato) sulla base di appositi accordi tra le organizzazioni della proprietà edilizia e degli inquilini e relativa ad immobili situati in comuni ad alta densità abitativa.

L'elenco di tali comuni è stabilito e rivisto periodicamente dal CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) e comprende i capoluoghi di provincia e le più grandi città.

Come e quando beneficiare della cedolare secca?

Dal 1 aprile 2014 l'esercizio dell'opzione della cedolare secca è possibile unicamente utilizzando l'apposito modello RLI.

La scelta può essere effettuata in sede di registrazione del contratto o alla sua scadenza annuale.

Se si vuole mantenere la tassazione agevolata è obbligatorio segnalarlo in sede di proroga del contratto altrimenti automaticamente si è sottoposti al regime ordinario.

Analogamente il proprietario può revocarla ad ogni scadenza annuale, sempre tramite compilazione del modello RLI.

Per beneficiare di tale regime è fondamentale che sia stato messo a conoscenza l'inquilino: deve essergli inoltrata lettera raccomandata ove viene comunicata prima della sua entrata in vigore.

Cosa succede quando si usufruisce della cedolare secca?

La cedolare secca comporta l'applicazione di un'aliquota sostitutiva dell'Irpef e delle Addizionali pari al 10%.

I benefici sono ulteriori e sono a beneficio anche degli inquilini:

A chi conviene?

L'aliquota al 10% per i contratti di locazione convenzionati ha esteso notevolmente la platea di contribuenti che possono ritenere fiscalmente conveniente l'applicazione della cedolare secca.

L'opzione resta sconveniente per quei contribuenti che possiedono redditi provenienti solo dal canone di locazione o che unitamente allo stesso hanno redditi da lavoro o pensione inferiori ai 7.500,00 euro.

L'applicazione dell'imposta sostitutiva non permette in sede di dichiarazione dei redditi infatti di poter dedurre e/o detrarre le spese previste, come ad esempio quelle mediche o di ristrutturazione.

2 Aprile 2014 · Andrea Ricciardi




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