tutela consumatori - contenzioso con professionisti sovraindebitamento e piano del consumatore


Ordina un modello di autovettura ma il concessionario gli propone un allestimento diverso – l’acquirente ha diritto al doppio della caparra versata

25 Giugno 2015 - Ludmilla Karadzic


Può capitare di sottoscrivere, presso un concessionario, un contratto per la fornitura una autovettura con allestimento completo di determinati e specifici accessori e versare contestualmente un caparra a fronte dell'ordine effettuato. Può accadere che, successivamente, il venditore riferisca di non potere adempiere all'ordine in quanto il modello acquistato non è più in produzione e proponga una nuova una vettura priva degli optional richiesti in sede di stipula del contratto. La domanda che ci si pone è se, non essendo interessato al modello diverso, l'acquirente rifiutasse la nuova offerta, egli ha diritto alla restituzione della sola caparra o al doppio della caparra versata. Al quesito hanno risposto i giudici della Corte di cassazione nell'ordinanza 12938/25, con la quale è stato sancito che la compravendita può avere ad oggetto anche cose determinate solo nel genere, o cose da costruire, serbando integra la propria validità. Se la proposta di acquisto è formulata in [ ... leggi tutto » ]


La class action pizza e mandolino: il controverso strumento per la tutela dei consumatori italiani » prassi dubbi e perplessità

4 Giugno 2015 - Giuseppe Pennuto


La class action pizza e mandolino: il controverso strumento per la tutela dei consumatori italiani » Prassi dubbi e perplessità Con la cosiddetta class action, in italiano azione di classe, si fa riferimento a strumenti di tutela collettiva risarcitoria che consentono di attivare un unico processo per ottenere il risarcimento del danno subito da un gruppo di cittadini danneggiati dal medesimo fatto realizzato da una azienda scorretta. A partire dal 1° gennaio 2010, dopo una lunga serie di rinvii, è entrato in vigore l' articolo 140-bis del Codice del consumo. In parole povere, si tratta di una straordinaria occasione per rendere effettiva la tutela dei consumatori in tutte quelle situazioni nelle quali si controverte per importi di valore contenuto e per questo generalmente si preferisce rinunciare alla difesa dei propri diritti. Dunque, con l'articolo in questione, cercheremo di chiarire al lettore cos'è, come funziona, e qual è la prassi per [ ... leggi tutto » ]


Credito al consumo e inadempimento del fornitore – come si risolve il contratto di credito

3 Giugno 2015 - Tullio Solinas


Nei contratti di credito a consumo collegati, in caso di inadempimento da parte del fornitore di beni o servizi, il cliente, dopo aver inutilmente effettuato la costituzione in mora del fornitore, ha diritto alla risoluzione del contratto di credito, se con riferimento al contratto di fornitura di beni o servizi l'inadempimento del fornitore è di grave entità. La risoluzione del contratto di credito comporta l'obbligo della finanziaria di rimborsare al cliente le rate già pagate, nonché ogni altro onere eventualmente applicato. Il cliente ha l'obbligo di segnalare alla finanziaria il grave inadempimento del fornitore di beni o servizi mediante invio alla stessa di una lettera raccomandata con avviso di ricevimento, con allegata copia della diffida ad adempiere inviata al fornitore di beni e servizi. La diffida ad adempiere dovrà necessariamente contenere: l'intimazione al fornitore di beni o servzi ad adempiere entro un congruo termine; la dichiarazione che, decorso inutilmente detto [ ... leggi tutto » ]


Concordato preventivo, accordo con i creditori e piano del consumatore – il debito iva va pagato per intero e può essere solo dilazionato

29 Maggio 2015 - Ornella De Bellis


L'accordo o a cui possono giungere i creditori con l'imprenditore non fallibile o il piano di ristrutturazione del debito presentato dal consumatore, possono prevedere esclusivamente la dilazione del pagamento con riguardo ai tributi costituenti risorse proprie dell'Unione Europea, all'imposta sul valore aggiunto ed alle ritenute operate e non versate. Anche l'accesso alla procedura di concordato preventivo, che mira a sfociare nel patto concordatario con i creditori, non può portare ad omettere o ridurre il versamento dell'Iva alla scadenza di legge. Per quanto attiene il debito Iva, nel concordato preventivo, nonché negli accordi di ristrutturazione del debito fra creditori ed imprenditore non fallibile così come nel piano del consumatore, deve essere previsto il pagamento integrale. Infatti, ogni Stato membro dell'Unione Europea deve garantire, tramite tutte le misure legislative e amministrative, che l'Iva sia interamente riscossa nel proprio territorio. Questi, in sintesi, i principi ribaditi dai giudici della Corte di cassazione nella [ ... leggi tutto » ]


Sovraindebitamento: le opzioni consentite dalla legge 3/2012 (salva suicidi) per ottenere l’esdebitazione » una via d’uscita dal tunnel dei debiti

15 Maggio 2015 - Andrea Ricciardi


Sovraindebitamento: le opzioni consentite dalla legge 3/2012 per ottenere l'esdebitazione » Una via d'uscita dal tunnel dei debiti La composizione delle crisi da sovraindebitamento: scopriamo una via di uscita dal tunnel dei debiti. Una disposizione legislativa, non da tutti conosciuta, ovvero la legge 3/2012 ha, per la prima volta, introdotto nel nostro ordinamento una procedura di esdebitazione destinata a coloro che non possono accedere alle procedure concorsuali previste dalla Legge fallimentare. Il procedimento previsto, infatti, è rivolto ai privati ed alle piccole imprese e permette la cancellazione dei debiti pregressi del debitore (persona fisica o ente collettivo ovvero consumatore) ivi compresi quelli verso il fisco (Equitalia). La legge citata permette abbastanza facilmente di gestire situazioni debitorie prima impossibili da governare arrivando alla fine alla cancellazione dei debiti. La disposizione legislativa fu introdotta in tempi, ancora attualissimi, di forte crisi economica e finanziaria, per la necessità di attribuire alle situazioni di [ ... leggi tutto » ]