impresa responsabilità patrimoniale socio ed amministratore


Fideiussione per obbligazioni future e liberazione del garante

31 Marzo 2016 - Giorgio Martini


Com'è noto, l'articolo 1956 del codice civile dispone il fideiussore per un'obbligazione futura è liberato se il creditore, senza speciale autorizzazione del fideiussore, ha fatto credito al terzo, pur conoscendo che le condizioni patrimoniali di questo erano divenute tali da rendere notevolmente più difficile il soddisfacimento del credito. Tuttavia, il socio che abbia prestato fideiussione per ogni obbligazione futura di una società a responsabilità limitata, esonerando l'istituto bancario creditore dall'osservanza dell'onere impostogli dall'articolo 1956 del codice civile, non può invocare, per ottenere la propria liberazione nonostante la sottoscritta clausola di esonero, la violazione dei principi di correttezza e buona fede [ ... leggi tutto » ]


L’amministratore che riscuote i propri crediti di lavoro verso la società fallita integra gli estremi della bancarotta preferenziale e non di quella fraudolenta

25 Dicembre 2015 - Ludmilla Karadzic


L'amministratore che si ripaghi dei suoi crediti verso la società fallita relativi a compensi per il lavoro prestato, prelevando, ovvero comunque ottenendo, dalla cassa sociale una somma congrua rispetto a tale lavoro, risponde di bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione? Al quesito hanno risposto i giudici della sezione penale della Corte di cassazione (sentenza 48017) argomentando che per stabilire se ricorra o meno il delitto di bancarotta fraudolenta è necessario stabilire se la somma prelevata dalle casse sociali dall'amministratore sia o meno congrua rispetto al lavoro prestato. Se, infatti, la somma prelevata corrisponde a quanto normalmente percepito dall'amministratore a titolo di [ ... leggi tutto » ]


Scioglimento società in nome collettivo – i soci sono illimitatamente responsabili sino alla cancellazione dal registro delle imprese

27 Novembre 2015 - Ludmilla Karadzic


Lo scioglimento di società in nome collettivo non comporta né l'estinzione della società stessa, la quale continua ad esistere, sia pure sostituendo lo scopo liquidatorio a quello lucrativo, né lo scioglimento del rapporto sociale inerente i singoli soci, i quali restano, pertanto, illimitatamente responsabili sino alla cancellazione della società dal registro delle imprese, decorrendo da tale momento il termine di un anno per la dichiarazione di fallimento in estensione dei medesimi soci, al pari della società. Così hanno statuito i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 24112/15. [ ... leggi tutto » ]


La cancellazione di una società dal registro delle imprese ne determina l’immediata estinzione

10 Novembre 2015 - Ludmilla Karadzic


Prima della riforma del diritto societario (in vigore dal 1° gennaio 2004) non vi era estinzione delle società fino a quando permanevano rapporti giuridici pendenti e l'atto formale di cancellazione di una società dal registro delle imprese non valeva a modificare questo regime. In pratica, fino al momento dell'esaurimento dei rapporti pendenti permaneva la legittimazione processuale in capo alla società: i singoli soci non potevano agire in proprio per far valere presunti crediti vantati dalla società, potendo essi agire, quali organi della società tuttora in vita, solo qualora ne avessero avuto la rappresentanza. Con la riforma del diritto societario la [ ... leggi tutto » ]


L’ingerenza del socio accomandante nella gestione della sas comporta responsabilità patrimoniale illimitata e solidale

7 Novembre 2015 - Roberto Petrella


L'ingerenza del socio accomandante ovvero l'attività di gestione interna ed esterna o l'accordo tacito intercorso con il socio accomandatario sono aspetti irrilevanti qualora il terzo abbia concluso un contratto preliminare con la società in accomandita in persona del soggetto, peraltro qualificatosi socio, che essendo l'accomandante non aveva il potere di agire impegnando la società. Al riguardo, va ricordato che nella società in accomandita semplice, in caso di sopravvenuta mancanza di tutti i soci accomandatari, il codice civile (articolo 2323) nel prevedere la sostituzione dei soci venuti meno e la nomina in via provvisoria di un amministratore per il compimento degli [ ... leggi tutto » ]