benefici di sostegno al reddito lavoro e famiglia - prescrizione e decadenza


La prescrizione degli assegni di mantenimento e di separazione

2 Novembre 2011 - Antonella Pedone


La prescrizione degli assegni di mantenimento, dovuti mensilmente, è di cinque anni a far data dalla scadenza I ratei mensili degli  assegni di mantenimento per i figli, così come gli assegni di separazione e di divorzio per il coniuge, costituiscono prestazioni che debbono essere pagate periodicamente in termini inferiori all'anno. Conseguentemente ai sensi dell'articolo 2948, numero 4, del Codice civile, la prescrizione degli assegni di mantenimento è dicinque anni, non rilevando, al fine dell'operatività di tale norma - anziché di quella dell'articolo 2953 del Codice civile - il fatto che essi siano dovuti in forza di sentenza di separazione personale o divorzio passata in giudicato, costituendo questa fonte dell'obbligazione periodica e titolo esecutivo per l'esazione dei singoli ratei, ma non costituendo invece giudicato sulla debenza del singolo rateo, tenuto conto della particolare struttura delle obbligazioni in questione (Cassazione, sentenza del 1 giugno 2010, numero 13414). [ ... leggi tutto » ]


Separazione – la prescrizione quinquennale riguarda il rateo mensile non il mantenimento

13 Aprile 2011 - Antonella Pedone


In materia di separazione e divorzio, la prescrizione quinquennale non riguarda il diritto al mantenimento. La prescrizione riguarda, invece, la singola rata dovuta ogni mese, in cinque anni dalla scadenza. Il diritto all'assegno divorzile ed il diritto all'assegno di mantenimento sono imprescrittibili. Ciò che si prescrive sono, è bene ribadirlo, i singoli ratei dell'assegno. In particolare, il diritto alla corresponsione dei singoli ratei si prescrive a decorrere dalle singole scadenze, e non a decorrere da un unico termine (la data della sentenza), trattandosi di una pretesa avente ad oggetto più prestazioni, autonome e periodiche (Corte di Cassazione, sentenza del 5 novembre 2009, numero 23462). La Cassazione ha pure affermato che il termine di prescrizione dei ratei mensili è di 5 anni, ai sensi dell'articolo 2948 del Codice civile. La prescrizione può essere interrotta con le modalità previste dall'articolo 2943 del Codice civile. È quindi sufficiente una lettera raccomandata che valga [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione dei crediti di lavoro

30 Dicembre 2010 - Antonella Pedone


I diritti dei lavoratori (retribuzione, tfr, risarcimento per mancato versamento dei contributi, etc.) vanno esercitati entro certi termini di prescrizione, altrimenti si estinguono Il lavoratore deve agire per la tutela dei propri diritti entro determinati temini di prescrizione, stabiliti dalla legge. Se il lavoratore rimane inerte, una volta decorso il termine di prescrizione, il diritto "si estingue". Va precisato che se il lavoratore agisce in giudizio dopo che sia decorso il termine di prescrizione, sarà comunque onere del datore di lavoro eccepire l'avvenuta prescrizione. Se il datore solleva tempestivamente l'eccezione di prescrizione, il ricorso del lavoratore verrà rigettato. Qualora tuttavia il datore non sollevi tempestivamente tale eccezione, la domanda del lavoratore potrà essere accolta, se il suo diritto risulterà fondato nel merito. La legge prevede i seguenti termini di prescrizione: cinque anni per i crediti aventi natura retributiva (retribuzione mensile, quindicinale, settimanale oppure per le mensilità aggiuntive), in base all'articolo [ ... leggi tutto » ]