pignoramento del conto corrente bancario o postale


Pignoramento esattoriale del conto corrente

14 Ottobre 2018 - Paolo Rastelli


Il pignoramento esattoriale del conto corrente, ovvero il pignoramento del conto corrente per crediti non saldati alla Pubblica Amministrazione, per i quali procede Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER) è regolato, fra gli altri, dall'articolo 546 del codice di procedura civile: dal giorno in cui riceve l'atto di pignoramento del conto corrente, la banca presso cui il debitore intrattiene un rapporto di conto corrente è tenuta, relativamente alle cose e alle somme depositate in conto corrente e nei limiti dell'importo del credito per cui si procede, aumentato della metà, agli obblighi che la legge impone al custode. In pratica, dal giorno della notifica dell'atto di pignoramento, la banca deve sottrarre al saldo disponibile del correntista debitore sottoposto ad azione esecutiva, l'importo del credito per cui si procede aumentato della metà. Le operazioni non ancora contabilizzate (incasso di assegni emessi, regolamento di acquisti effettuati con carte di credito o revolving), in assenza [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento ordinario del conto corrente

14 Ottobre 2018 - Simonetta Folliero


Il pignoramento ordinario del conto corrente, ovvero il pignoramento del conto corrente per crediti non rimborsati a privati cittadini, banche o finanziarie, è regolato, fra gli altri, dall'articolo 546 del codice di procedura civile: dal giorno in cui riceve l'atto di pignoramento del conto corrente, la banca presso cui il debitore intrattiene un rapporto di conto corrente è tenuta, relativamente alle cose e alle somme depositate in conto corrente e nei limiti dell'importo del credito precettato al debitore, aumentato della metà, agli obblighi che la legge impone al custode. Come accennato, nel pignoramento ordinario del conto corrente, la banca è chiamata a svolgere il proprio ruolo di custode dell'importo del credito precettato al debitore, aumentato della metà fino all'assegnazione al creditore procedente della somma stabilita dal giudice (che potrà comprendere, oltre a quanto dovuto dal debitore inadempiente, anche le spese legali sostenute dal creditore nella fase di espropriazione forzata del [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento del conto corrente – esattoriale ed ordinario

5 Aprile 2018 - Simonetta Folliero


Il pignoramento esattoriale del conto corrente è regolato dall'articolo 72 bis del Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) 602/73. L'atto di pignoramento esattoriale del conto corrente del debitore contiene l'ordine alla banca di prelevare dal saldo, fino a concorrenza del credito per cui si procede, e trasferire direttamente ad Agenzia Entrate Riscossione la somma prelevata. Il pignoramento ordinario del conto corrente è regolato, invece, dagli articoli 543 e 546 del codice di procedura civile: il pignoramento ordinario del conto corrente si esegue mediante atto notificato personalmente alla banca e al debitore sottoposto ad azione esecutiva. Dal giorno in cui gli viene notificato l'atto di pignoramento, la banca è soggetta, relativamente alle somme depositate in conto corrente e nei limiti dell'importo del credito precettato al debitore, aumentato della metà, agli obblighi che la legge impone al custode (in pratica qualsiasi evento sopravvenuto alla notifica dell'atto di pignoramento che determini l'estinzione totale [ ... leggi tutto » ]


Se il debitore dispone un bonifico per svuotare il conto corrente, la banca non lo esegue ed un creditore pignora il saldo, la banca non è tenuta a risarcire il danno

8 Marzo 2018 - Simonetta Folliero


Brutte notizie per i debitori che, nel tentativo di evitare il pignoramento del proprio conto corrente dispongono un bonifico in favore di un soggetto fiduciario. Infatti, qualora la banca non esegue e il creditore pignora successivamente il saldo di conto corrente del debitore, la banca non è tenuta nemmeno a risarcire il danno procurato al correntista. E' quanto si evince dalla lettura dell'ordinanza 5152/2018 della Corte di cassazione. A parere dei giudici, se il debito nei confronti del creditore, che ha agito esecutivamente, era già maturato prima della disposizione del bonifico, allora il debitore sottoposto ad azione esecutiva, concretizzatasi nel successivo pignoramento del conto corrente, era perfettamente consapevole di questa esposizione debitoria. Pertanto, scrivono i giudici nell'ordinanza, al momento della disposizione del bonifico, nel patrimonio del debitore rientravano già i debiti maturati in epoca antecedente alla disposizione del bonifico e fra i rapporti giuridici che compongono il patrimonio rientrano tanto [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento del conto corrente cointestato – cosa può fare il cointestatario non debitore per tutelare i propri diritti

22 Luglio 2017 - Simonetta Folliero


In un conto corrente cointestato si produce la piena confusione del patrimonio dei cointestatari, senza possibilità di distinguere, da parte della banca, il patrimonio personale di ciascuno di essi, neppure per quote ideali. In presenza di un provvedimento dell'Autorità Giudiziaria, come il pignoramento del conto corrente, in seguito ad azione esecutiva promossa dal creditore nei confronti del cointestatario debitore, la banca può soltanto adempiere, senza nulla poter opporre o far valere. Infatti, ricevuta la notifica dell'intimazione a non disporre delle somme accreditate in conto corrente senza ordine del giudice, la banca è obbligata, per legge, a sottrarre ai cointestatari un importo fino a concorrenza di quanto indicato nell'atto di pignoramento. La banca, inoltre, non può essere gravata dall'incombenza di attribuire le somme spettanti a ciascun cointestatario per tutelare i diritti e gli interessi del cointestatario non debitore. La tutela del cointestatario non debitore può essere affidata ad un ricorso al [ ... leggi tutto » ]