notifica atti tributari e contributivi


Cartelle esattoriali e altri atti fiscali » notifica esclusivamente via pec per imprese società e professionisti

6 Luglio 2017 - Andrea Ricciardi


Cartelle esattoriali e altri atti fiscali » notifiche esclusivamente via Pec per imprese società e professionisti Per quanto riguarda cartelle esattoriali ed altri atti fiscale, dalla data del 1 luglio 2017, la notifica può avvenire esclusivamente tramite PEC (posta elettronica certificata) per alcuni soggetti: vediamo quali. Come previsto dal decreto legge 193/2016, dal 1° luglio 2017, l'Agenzia delle Entrate può notificare gli atti e gli accertamenti nei confronti di determinati soggetti solo tramite PEC. Questa rappresenta una recente novità ed un profondo mutamento di rotta (anche rispetto ai recenti orientamenti giurisprudenziali) introdotta nei rapporti tra i contribuenti e il Fisco. Analizziamo, nei paragrafi successivi, i soggetti interessati e gli effetti di tale norma. Come funziona la notifica di atti fiscali obbligatoriamente tramite PEC per i soggetti interessati Analizziamo, in linea piuttosto generale, come funziona la notifica di atti fiscali obbligatoriamente tramite PEC per i soggetti interessati. Il Decreto Legge n. [ ... leggi tutto » ]


Atto trasmesso tramite servizio di posta privata – la notifica è nulla ed in ogni caso si perfeziona con la data di consegna del plico al destinatario

6 Giugno 2017 - Ornella De Bellis


Il decreto legislativo 261/1999 (articoli 1 e 4) esclude che i servizi inerenti le notifiche postali di verbali di infrazione al Codice della strada, di cartelle esattoriali e, in genere, di atti giudiziari e sanzioni amministrative, possano essere affidati a soggetti diversi da Poste Italiane. Qualora l'atto venga trasmesso al destinatario tramite un servizio di posta privata, la notifica è da ritenersi affetta da vizio di nullità, dal momento che le attestazioni redatte dagli incaricati di un servizio di posta privata non sono assistite dalla funzione probatoria che la normativa vigente ricollega alla nozione di invii raccomandati. In ogni caso, se l'atto entra comunque nella sfera di conoscenza del destinatario, la decorrenza iniziale per la proposizione di eventuali ricorsi, o comunque, per l'avvio di eventuali azioni conseguenti, non può coincidere con la data di consegna dell'atto al vettore da parte del mittente, ma deve essere fissata con la data di [ ... leggi tutto » ]


Nulla la notifica effettuata dall’ufficiale giudiziario che non rileva che il cognome sul citofono era quello del defunto marito della ricorrente

20 Aprile 2017 - Roberto Petrella


L'articolo 143 del codice di procedura civile dispone che, se non sono conosciuti la residenza, la dimora e il domicilio del destinatario, l'ufficiale giudiziario esegue la notifica mediante deposito di copia dell'atto nella casa comunale dell'ultima residenza o, se questa è ignota, in quella del luogo di nascita del destinatario. Tuttavia, qualora l'ufficiale giudiziario non abbia rinvenuto il destinatario della notifica nel luogo risultante dal certificato anagrafico in suo possesso, è tenuto a svolgere ogni ulteriore ricerca e indagine dandone conto nella relata di notifica, dovendo ritenersi, in difetto di notizie su dette ulteriori ricerche, che la notifica sia nulla. Nella specie (sentenza Corte di cassazione 8638/2017) l'ufficiale giudiziario non aveva rilevato che il cognome sul citofono era in realtà quello del defunto marito della ricorrente e quindi corrispondeva effettivamente alla residenza di quest’ultima e aveva perfezionato la notifica ai sensi dell'articolo 143 del codice di procedura civile, limitandosi al [ ... leggi tutto » ]


Difetto di notifica dell’atto presupposto – implicazioni della scelta di impugnare il solo atto consequenziale o anche l’atto presupposto

10 Gennaio 2017 - Giorgio Valli


Atteso che la correttezza del procedimento di formazione della pretesa tributaria é assicurata mediante il rispetto di una sequenza procedimentale di determinati atti, con le relative notifiche, allo scopo di rendere possibile un efficace esercizio del diritto di difesa del destinatario, l'omissione della notifica di un atto presupposto costituisce un vizio procedurale che comporta la nullità dell'atto consequenziale notificato. Poiché tale nullità può essere fatta valere dal contribuente mediante la scelta di impugnare solo l'atto consequenziale notificatogli (avviso di mora, cartella di pagamento, avviso di liquidazione), facendo valere il vizio derivante dall'omessa notifica dell'atto presupposto, o di impugnare cumulativamente anche quello presupposto (nell'ordine, cartella di pagamento, avviso di accertamento o avviso di liquidazione) non notificato, facendo valere i vizi che inficiano quest’ultimo, per contestare radicalmente la pretesa tributaria spetterà al giudice di merito, interpretando la domanda, verificare la scelta compiuta dal contribuente, con la conseguenza che, nel primo caso (impugnazione [ ... leggi tutto » ]


Omessa notifica dell’avviso di accertamento – una volta notificata la cartella esattoriale il contribuente può anche scegliere di contestare nel merito la pretesa dell’atto presupposto

12 Novembre 2016 - Paolo Rastelli


In tema di riscossione a mezzo di cartella esattoriale, allorché il contribuente possa contestare sia la pretesa tributaria che la cartella come atto consequenziale, è rimessa al contribuente stesso la scelta di impugnare tale ultimo atto, deducendone ad esempio, la nullità per omessa notifica dell'atto presupposto, o contestando, in via alternativa, la stessa pretesa tributaria azionata nei suoi confronti. In entrambi i casi, la legittimazione passiva spetta all'ente titolare del credito tributario e non già al concessionario del servizio di riscossione, al quale, se è fatto esclusivo destinatario dell'impugnazione, incombe l'onere di chiamare in giudizio il predetto ente, se non vuole rispondere dell'esito della lite, non essendo il giudice tenuto a disporre d'ufficio l'integrazione del contraddittorio, in quanto non è configurabile nella speci un litisconsorzio necessario. Il concessionario, poi, è parte quando oggetto della controversia è l'impugnazione di atti viziati da errori ad esso direttamente imputabili, nel caso - cioè [ ... leggi tutto » ]