immigrazione e integrazione


Bonus bebè e bonus mamma domani – su ricorso di alcune associazioni che tutelano i diritti degli immigrati i giudici milanesi ordinano all’inps di incentivare anche le nascite degli extracomunitari

15 Febbraio 2018 - Patrizio Oliva


Con Ordinanza 6019/2017, il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso delle associazioni APN (Avvocati Per Niente), ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione) e Fondazione Giulio Piccini ONLUS contro l'INPS avverso le disposizioni in materia di Bonus bebè e Bonus mamma domani, nella parte in cui è stato limitato l'accesso al beneficio economico ad alcune categorie di donne straniere e precisamente alle donne titolari del permesso di soggiorno UE per soggiornante di lungo periodo, della carta di soggiorno o della carta di soggiorno permanente. Con la citata ordinanza è stato ordinato all'INPS di eliminare la condotta discriminatoria attraverso l'estensione dei benefici assistenziali denominati Bonus bebè e Bonus mamma domani a tutte le future madri regolarmente presenti in Italia che ne facciano domanda e che siano titolari del permesso di soggiorno UE per soggiornante di lungo periodo, della carta di soggiorno o della carta di soggiorno permanente. Pertanto, le istanze [ ... leggi tutto » ]


Immigrazione – attenzione a prendere in moglie una extracomunitaria clandestina

18 Novembre 2017 - Simone di Saintjust


Un anno e due mesi di reclusione ed euro millecinquecento di multa, per concorso nel favoreggiamento della presenza illegale, in Italia, di una extracomunitaria, rendendosi disponibile ad unirsi in fittizio matrimonio con lei ed a prendere in locazione, a proprio nome, un'abitazione dove far risiedere la novella sposa albanese in cambio della disponibilità gratuita di una casa e di un'autovettura, procurati allo sposo dal protettore straniero della prostituta albanese. Questo, in sintesi, il provvedimento della Corte di appello di Bologna confermato dalla sezione penale della Corte di cassazione con la sentenza 52460/17. Con il rispetto dovuto ai giudici, mi permetto di sottolineare come la decisione adottata sia in contrasto con le indicazioni più volte fornite dalla nostra eccellentissima presidenta della Camera Laura Boldrini, meritevolmente finalizzati a favorire l'integrazione dei cittadini italiani con le risorse migratorie, nonché ad acquisire i loro costumi e le loro usanze (stili di vita). Mi sembra [ ... leggi tutto » ]


Permesso di soggiorno – può essere rilasciato e rinnovato solo se lo straniero possiede un reddito minimo

15 Novembre 2017 - Marzia Ciunfrini


Ai fini del rilascio e del rinnovo del permesso di soggiorno, costituisce condizione soggettiva non eludibile il possesso di un reddito minimo, in quanto attiene alla sostenibilità dell'ingresso dello straniero nella comunità nazionale, essendo finalizzato ad evitare l'inserimento di soggetti che non siano in grado di offrire un'adeguata contropartita in termini di lavoro e di partecipazione fiscale alla spesa pubblica e che, d'altra parte, la dimostrazione di un reddito di lavoro o di altra fonte lecita di sostentamento è garanzia che il cittadino extracomunitario non si dedichi ad attività illecite o criminose. Questo il chiarissimo principio di diritto, spesso disapplicato per motivi di opportunità politica contingente, enunciato dai giudici amministrativi del Consiglio di Stato, nella sentenza 5082/2017. [ ... leggi tutto » ]


Giurisprudenza e diritti degli immigrati

29 Ottobre 2017 - Roberto Petrella


La garanzia del diritto fondamentale alla salute del cittadino straniero, che comunque si trovi nel territorio nazionale, impedisce l'espulsione nei confronti di colui che dall'immediata esecuzione del provvedimento potrebbe subire un irreparabile pregiudizio, dovendo tale garanzia comprendere non solo le prestazioni di pronto soccorso e di medicina d'urgenza, ma anche tutte le altre prestazioni essenziali per la vita. Il principio di diritto è stato sancito dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 13252/2016, che ha accolto l'impugnazione proposta da una cittadina peruviana che aveva visto respingere dal giudice di pace il ricorso avverso il decreto di espulsione emesso nei suoi confronti, laddove denunciava la violazione di alcune norme di diritto, derivanti dalla necessità di osservare un rigido protocollo post-operatorio in seguito a un intervento chirurgico. Cittadini italiani residenti in Italia e stranieri titolari di carta o di permesso di soggiorno, sono equiparati ai fini del diritto alle prestazioni assistenziali, [ ... leggi tutto » ]


La pensione sociale o assegno sociale agli extracomunitari

2 Gennaio 2017 - Giorgio Martini


L'assegno sociale è una prestazione economica, erogata a domanda, in favore dei soggetti che si trovano in condizioni economiche particolarmente disagiate con redditi non superiori alle soglie previste annualmente dalla legge. Prima del gennaio 1996 veniva anche indicata come pensione sociale. Il diritto alla prestazione è accertato in base al reddito personale per i cittadini non coniugati e in base al reddito cumulato con quello del coniuge, per i cittadini coniugati (e quindi, anche per quelli separati). L'assegno sociale è concesso con carattere di provvisorietà e la verifica del possesso dei requisiti reddituali e di effettiva residenza viene fatta annualmente. Non è reversibile ai familiari superstiti e non può essere erogato all'estero. Il soggiorno all'estero del titolare, di durata superiore a 30 giorni, comporta la sospensione dell'assegno. Decorso un anno dalla sospensione, la prestazione viene revocata. L'assegno sociale non è soggetto a ritenuta Irpef: per ottenere l'assegno è necessario avere [ ... leggi tutto » ]