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Smaltimento rifiuti elettronici in negozio » questa ed altre novità sul raee

18 Luglio 2016 - Andrea Ricciardi


Smaltimento rifiuti elettronici in negozio » Questa ed altre novità sul RAEE Per quanto riguarda lo smaltimento rifiuti elettronici ed elettrici (RAEE) ci sono interessanti novità in vista: infatti, sarà infatti possibile liberarsene a costo zero: come? Scopriamolo nel prosieguo dell'articolo. A partire dal 22 luglio 2016 entra in vigore il DM 121 del 31/06/2016, GU del 7 luglio 2016 n. 157, che disciplina le modalità semplificate per il ritiro gratuito dei Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), senza obbligo di acquisto di apparecchiature di tipo equivalente. Il decreto è uno dei regolamenti previsti dal d.lgs. 49 del 2014, che ha recepito nell'ordinamento italiano la nuova disciplina europea sulla gestione dei Raee. In forza del nuovo regolamento, sono obbligati al ritiro “uno contro zero” i distributori con superficie di vendita di apparecchiature elettriche ed elettroniche di almeno 400 mq, mentre per i punti vendita di dimensioni inferiori, così come [ ... leggi tutto » ]


Immissioni di fumo nell’unità abitativa e isolamento acustico non idoneo – responsabilità del costruttore

28 Dicembre 2015 - Annapaola Ferri


Sussiste una responsabilità del costruttore se l'immobile, nel corso di dieci anni dal compimento, rovina in tutto od in parte per un suo difetto di realizzazione ovvero presenti evidente pericolo di rovina o gravi difetti. Il diritto dell'acquirente al risarcimento danni si prescrive in un anno dalla denunzia. Secondo la costante giurisprudenza, tali gravi difetti sono anche le carenze costruttive dell'edificio, inteso, altresì, come singola unità abitativa, che ne pregiudichino o menomino in modo grave il normale godimento, la funzionalità o l'abitabilità, pur se incidenti su elementi secondari ed accessori dell'opera stessa. In particolare, la presenza nell'unità abitativa di intollerabili immissioni di fumo, così come la mancanza di idoneo isolamento acustico, costituiscono vizi che pregiudicano in modo grave il normale godimento, la funzionalità e l'abitabilità dell'unità immobiliare. E' quanto hanno stabilito i giudici della Suprema Corte nella sentenza 24763/15. [ ... leggi tutto » ]


Cosa venduta – differenze fra garanzia per i vizi e garanzia di buon funzionamento

15 Dicembre 2015 - Annapaola Ferri


La disciplina della garanzia per vizi della cosa venduta pone il venditore in una situazione non tanto di obbligazione, quanto di soggezione rispetto all'iniziativa del compratore, intesa alla modifica del contratto od al suo annullamento: il compratore non dispone di un'azione di esatto adempimento per ottenere dal venditore l'eliminazione dei vizi della cosa venduta, rimedio che gli compete solo in particolari ipotesi di legge (garanzia di buon funzionamento, vendita di beni di consumo) o qualora il venditore si sia specificamente impegnato alla riparazione del bene. La denuncia dei vizi della cosa venduta non richiede necessariamente una dettagliata esposizione dei vizi, consistendo la finalità della denuncia nel mettere il venditore sull'avviso in ordine alle intenzioni del compratore e, contemporaneamente, nel consentirgli di verificare tempestivamente la veridicità della doglianza. Ne deriva che una denuncia, sia pure generica, può esser idonea a detto fine, ove con essa il venditore sia reso edotto che [ ... leggi tutto » ]


Garanzia per i vizi della cosa venduta – il termine breve di otto giorni per la denuncia vale solo se il vizio è apparente

1 Novembre 2015 - Giovanni Napoletano


In tema di garanzia per vizi della cosa venduta, il termine breve di otto giorni per la denuncia (solo per il "vizio apparente", che è quello rilevabile attraverso un rapido e sommario esame del bene utilizzando una diligenza inferiore a quella ordinaria) decorre dal giorno del ricevimento della merce, mentre per gli altri vizi il termine decorre dal momento della "scoperta", la quale si ha allorquando il compratore abbia acquistato "certezza" (e non semplice sospetto) che il vizio sussista. È vero, pertanto, che, in tema di vendita di cose mobili da trasportare da un luogo ad un altro, l'art. 1511 del codice civile, facendo decorrere il termine per la denuncia dei vizi dal ricevimento, impone un onere di diligenza a carico del compratore, consistente nel dovere di esaminare con tempestività la cosa, ponendosi così in grado di rilevarne i difetti eventuali anche con una indagine a campione. Come già accennato, [ ... leggi tutto » ]


Vizi della cosa venduta e tutela del consumatore

16 Ottobre 2015 - Giovanni Napoletano


In tema di compravendita, all'acquirente (creditore) sarà sufficiente denunciare la presenza di vizi o di difetti che rendano il bene consegnato inidoneo all'uso al quale è destinato o che ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore, essendo a carico del venditore (debitore) l'onere di dimostrare di avere consegnato una cosa che sia conforme alle caratteristiche del tipo ordinariamente prodotto ovvero la regolarità del processo di fabbricazione o di realizzazione del bene; ove sia stata fornita tale prova, sarà allora onere del compratore dimostrare l'esistenza di un vizio o di un difetto intrinseco della cosa, ascrivibile al venditore. Il riconoscimento dei vizi della cosa venduta da parte del venditore, che rende superflua la denunzia dei vizi stessi o la comunicazione della denunzia entro i termini previsti dalla normativa, non è soggetto ad una forma determinata e può esprimersi attraverso qualsiasi manifestazione, purché univoca e convincente, quali l'esecuzione di riparazioni o la [ ... leggi tutto » ]