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Vizi della cosa venduta – prescrizione del diritto alla garanzia

17 Agosto 2019 - Carla Benvenuto


Come è noto, gli effetti della garanzia per la cosa venduta prevedono che il compratore possa domandare a sua scelta la risoluzione del contratto (azione redibitoria), ovvero la riduzione del prezzo (azione estimatoria), salvo che, per determinati vizi, gli usi escludano la risoluzione. La scelta tra le due forme di tutela può avvenire fino al momento della proposizione della domanda giudiziale e da tale momento è irrevocabile. Alla risoluzione del contratto conseguono effetti restitutori in quanto il venditore è tenuto a restituire il prezzo e a rimborsare al compratore le spese e i pagamenti sostenuti per la vendita, mentre il compratore deve restituire la cosa, a meno che questa non sia perita a causa dei vizi. L'articolo 1494 del codice civile riconosce, inoltre, al compratore il diritto al risarcimento del danno, a meno che il venditore non dimostri di aver ignorato senza sua colpa l'esistenza dei vizi. Il venditore è, [ ... leggi tutto » ]


L’immobile di vecchia costruzione non è soggetto a garanzia della cosa venduta

6 Dicembre 2017 - Giovanni Napoletano


In caso di vendita di un bene appartenente ad un edificio condominiale di costruzione molto risalente nel tempo, i difetti materiali conseguenti al concreto ed accertato stato di vetustà o all'obsolescenza delle tecniche costruttive utilizzate, non integrano un vizio rilevante ai fini della garanzia della cosa venduta. La garanzia in esame, infatti, è esclusa tutte le volte in cui, il vizio era facilmente riconoscibile, salvo che, in quest'ultimo caso, il venditore non abbia dichiarato che la cosa era immune da vizi. Chi acquista un immobile di non recente costruzione, ha l'onere di verificare con cura le condizioni di manutenzione, se del caso interpellando l'amministratore del condominio al fine di conoscere quali interventi manutentivi siano stati effettuati. Il riferimento al bene come non nuovo comporta che la promessa del venditore è determinata dallo stato del bene stesso conseguente al suo uso, e che le relative qualità si intendono ridotte in ragione [ ... leggi tutto » ]


Il codice del consumo » le informazioni essenziali di cui il consumatore deve essere a conoscenza

6 Marzo 2017 - Gennaro Andele


Il codice del consumo » Le informazioni essenziali di cui il consumatore deve essere a conoscenza Il codice del consumo, in vigore dal 2005, è un punto di riferimento essenziali nei rapporti di tutela del consumatore: alla luce dei vari aggiornamenti effettuati sulla normativa, quali sono le informazioni più importanti da conoscere? Scopriamolo in questo intervento. Cos’è il Codice del consumo? Come noto, in data 23 ottobre 2005 è entrato in vigore il Codice del consumo. Si tratta del Decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206 recante il riassetto della normativa posta a tutela del consumatore, che si compone di 146 articoli (diventati 170 dopo le modifiche del 2007), ed è frutto del lavoro di una commissione istituita presso il Ministero dello Sviluppo economico, in forza della delega contenuta nell'art. 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229. L'approvazione del Codice segna una pietra miliare nella tutela dei consumatori italiani [ ... leggi tutto » ]


Garanzia per i vizi della cosa venduta – se la consegna della merce è successiva alla conclusione del contratto l’acquirente può eccepirne comunque i vizi anche se aveva già visionato la merce presso il venditore

22 Novembre 2016 - Giovanni Napoletano


Il codice civile, all'articolo 1491 (esclusione della garanzia) dispone che non è dovuta la garanzia se al momento del contratto il compratore conosceva i vizi della cosa e ugualmente la garanzia non è dovuta, se i vizi erano facilmente riconoscibili, salvo, in questo caso, che il venditore abbia dichiarato che la cosa era esente da vizi. La ratio della norma è quella per cui, se il compratore conosce i vizi, la garanzia non ha ragione di esistere in quanto si presume che abbia inteso acquistare il bene nello stato in cui si trovava, quindi viziato. Tuttavia, nel contratto di compravendita, l'articolo 1491 del codice civile, in base al quale il venditore non è tenuto alla garanzia per i vizi della cosa venduta ove questi siano facilmente riconoscibili al momento della conclusione del contratto, non opera quando la consegna della merce sia successiva a tale conclusione. Ad esempio, in caso di [ ... leggi tutto » ]


Credito al consumo e inadempimento del venditore – il consumatore ha diritto alla risoluzione del contratto di credito anche se non c’è rapporto di esclusiva fra creditore e fornitore del bene

29 Settembre 2016 - Giovanni Napoletano


La Corte di Giustizia, con la sentenza del 23 aprile 2009 (emessa nella causa C-509/07) ha stabilito che l'esistenza di una clausola di esclusiva tra fornitore del bene e finanziatore, non è presupposto necessario del diritto del consumatore di procedere contro il creditore in caso di inadempimento delle obbligazioni da parte del fornitore, al fine di ottenere la risoluzione del contratto di credito e la conseguente restituzione delle somme corrisposte al finanziatore. Peraltro, la giurisprudenza di legittimità, partendo dalla direttiva comunitaria e dalla interpretazione della stessa da parte della Corte di giustizia ha individuato, nella successiva evoluzione legislativa attualmente in vigore, un collegamento negoziale di fonte legale tra i contratti di credito al consumo finalizzati all'acquisto di determinati beni o servizi ed i contratti di acquisto dei medesimi, collegamento negoziale che prescinde dalla sussistenza di una esclusiva del finanziatore per la concessione di credito ai clienti dei fornitori. Così si [ ... leggi tutto » ]