il condominio


Amministrazione condominiale

2 Luglio 2008 - Antonio Scognamiglio


Il Regolamento di condominio è disciplinato dagli articoli che vanno dal 1107 al 1138 del codice civile e dall'articolo 68 delle norme di attuazione Il regolamento di condominio è la legge interna del condominio. Determina l'uso delle parti comuni, la ripartizione delle spese, le norme di tutela del decoro dell'edificio e quelle relative all'amministrazione. La sua adozione è obbligatoria se il numero dei condomini è superiore a dieci. Il regolamento si dice contrattuale quando è stato predisposto dal costruttore ed allegato a tutti gli atti di acquisto dei condomini o quanto meno richiamato e sottoscritto dai condomini. Questo regolamento vincola i proprietari in ogni caso ai sensi dell'articolo 1138 del codice civile. Al regolamento è sempre allegata, come da articolo 68 delle norme di attuazione del codice civile, la tabella millesimale. Esiste anche la possibilità, che l'assemblea dei condomini, dopo la costituzione del condominio, a maggioranza approvi il regolamento. A [ ... leggi tutto » ]


Usufrutto in un condominio

2 Luglio 2008 - Antonio Scognamiglio


L'usufrutto è un diritto che consiste nel poter godere di un bene, e dei relativi redditi, di proprietà altrui, ma con una limitazione, importante e fondamentale: il divieto di alterare la destinazione economica della cosa stessa. Al proprietario del bene resta la nuda proprietà. Limiti di durata L'usufrutto deve essere costituito per un tempo determinato, nel caso non venga pattuito nulla a riguardo, la durata non può eccedere la vita dell'usufruttuario. La morte dell'usufruttuario pone fine all'usufrutto, anche se non è stata raggiunta l'eventuale data di scadenza prevista. Se usufruttuaria è una persona giuridica, il limite massimo di durata è invece di 30 anni. Diritti dell'usufruttuario può disporre del suo diritto, può cioè cederlo, dare in locazione il bene e concedere ipoteca su di esso; ha il diritto di avere il possesso del bene in usufrutto; può trarre dalla cosa ogni utilità che questa può dare; ha il diritto di [ ... leggi tutto » ]


Alberi e siepi in un condominio

2 Luglio 2008 - Antonio Scognamiglio


Distanze per gli alberi - Devono essere osservate le seguente distanze dal confine: tre metri per gli alberi di alto fusto (noci - castagni - querce - pini - cipressi - olmi - pioppi - platani e simili); un metro e mezzo per gli alberi di non alto fusto (fusto non superiore a tre metri); mezzo metro per le viti, gli arbusti, le siepi vive, le piante da frutta di altezza non maggiore di due metri e mezzo. Alberi di proprietà condominiale Nel caso in cui un condominio chieda il risarcimento dei danni e l'eliminazione di alberi piantati in un'aiuola comune, con le loro chiome a ridosso del proprio alloggio impediscono l'ingresso a questo dell'aria e della luce, occorre sempre indagare se la mancata manutenzione degli alberi non costituisca un comportamento negligente del condominio, sempre in applicazione del principio per il quale l'uso delle parti comuni non deve mai risolversi [ ... leggi tutto » ]


I parcheggi, non di proprietà esclusiva, in un garage condominiale o su una parte comune

2 Luglio 2008 - Antonio Scognamiglio


I parcheggi in un condominio costituiscono spesso motivo di litigio. A norma dell'articolo 1102 del codice civile, tutti i proprietari possono usufruire dei parcheggi esistenti, sempre che l'assemblea condominiale, con deliberazione unanime, non deliberi una diversa disposizione. Se i parcheggi sono insufficienti, può essere introdotta una occupazione a turno. Se non esiste una convenzione diversa, il sorteggio deve essere rinnovata anno per anno. La Corte di cassazione (sentenza numero 26226/2006) ha statuito in merito: in un condominio i parcheggi, che avevano una possibilità di utilizzo diverso, sono stati assegnati secondo i millesimi di proprietà, cioè agli appartamenti più grandi sono stati assegnati i parcheggi più agevoli. I proprietari degli appartamenti più piccoli hanno presentato ricorso e in ultima istanza la corte di cassazione gli ha dato ragione con la seguente motivazione: prendendo come presupposto l'articolo 1102 del codice civile, con il paritario diritto d'uso della cosa comune, non sarebbe legale [ ... leggi tutto » ]


L’usucapione in un condominio

2 Luglio 2008 - Antonio Scognamiglio


(Articoli 1102, 1158, 1159, 1163, 1164, 1165, 1166, 1167, del codice civile) - La proprietà dei beni mobili e gli altri diritti reali di godimento sui beni medesimi si acquistano in virtù del possesso continuato per venti anni (articolo 1158 del codice civile). L'usucapione decennale non trova applicazione in un condominio, se non in casi sporadici. Questo articolo può trovare la sua applicazione anche in un condominio. Si pensi solo ad una occupazione continuative di un sottotetto o alla appropriazione di una parte di un giardino comune. Le premesse per una usucapione sono sempre il possesso effettivo della cosa e il trascorrere del tempo prescritto. Inoltre il possesso deve essere noto e visibile, non deve essere interrotto, non deve essere acquistato in modo violento o clandestino e l'esercizio del diritto di possesso non deve essere messo in dubbio. Per il legittimo proprietario che non usa il bene, per non far [ ... leggi tutto » ]