sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di segnalazione in centrale rischi dei cattivi pagatori


Bancomat – se omesso il preavviso di revoca della carta, la segnalazione in cai è inefficace

15 Giugno 2018 - Simonetta Folliero


L'articolo 10 bis legge 386/1990 prescrive l'inserimento dei dati relativi alle carte di pagamento (bancomat, carte di credito, carte revolving) per le quali sia stata revocata l'autorizzazione all'utilizzo; l'articolo 7 del decreto Mingiustizia 458/2001 dispone, a sua volta, che i dati relativi alle carte di pagamento e alle generalità del responsabile dell'utilizzo secondo la disciplina contrattuale sono trasmessi quando è revocata l'autorizzazione allutilizzo; l'articolo 8 del Regolamento della Banca d'Itala, infine, stabilisce che gli emittenti carte di credito che revocano dall'utilizzo di una carta di pagamento segnalano alla sezione centrale della Centrale di Allarme Interbancaria (CAI) sezione carte di pagamento. L'articolo 1375 del codice civile stabilisce che un contratto deve essere eseguito secondo buona fede e la giurisprudenza di legittimità ritiene rispondente ad un equilibrato bilanciamento dei diversi interessi in campo l'obbligo a carico dell'intermediario di dare avviso all'utilizzatore dell'imminente comunicazione alla Centrale rischi, in accordo con la vigente normativa [ ... leggi tutto » ]


Preavviso di segnalazione in centrale rischi private e diritto all’oblio – l’autorità per la privacy interviene a favore dei cattivi debitori e mette la parola fine ad interpretazioni arbitrarie di banche e finanziarie

13 Dicembre 2017 - Ornella De Bellis


Preavviso di segnalazione e permanenza massima dei dati del debitore nelle centrali rischi private - I chiarimenti dell'Authority per la privacy Alla luce delle numerose istanze (reclami, richieste di parere e ricorsi) pervenute nel tempo, l'Autorità per la protezione dei dati personali ha inteso fornire, con il provvedimento interpretativo 438/2017 del 26 ottobre, chiarimenti e indicazioni di carattere generale su talune disposizioni particolarmente controverse del codice di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti, che hanno generato dubbi interpretativi, incertezze e difficoltà applicative sia per gli operatori del credito, sia per i debitori. In particolare, come si può leggere nel seguito, Il Garante ha chiarito, inequivocabilmente, che la segnalazione nei Sistemi di Informazioni Creditizie (Sic) operata da banche e finanziarie creditrici è legittimata solo dalla dimostrazione dell'effettiva ricezione del preavviso da parte del [ ... leggi tutto » ]


Cai e cr – non solo l’istituto segnalante ma anche la banca d’italia può essere chiamata a risarcire i danni se non rettifica o cancella tempestivamente i dati relativi ad una segnalazione illegittima

13 Aprile 2016 - Simonetta Folliero


Nella gestione della Centrale dei rischi (CR), che svolge una funzione informativa sull'indebitamento della clientela verso le banche e gli intermediari, la Banca d'Italia non si sottrae alla disciplina generale in tema di trattamento dei dati personali, dettata dal codice della privacy: è pertanto configurabile una responsabilità civile della Banca d'Italia in relazione ai danni cagionati dal predetto trattamento in ordine all'azione proposta dall'interessato per ottenere la rettifica o la cancellazione della segnalazione erroneamente effettuata. Un analogo principio vale per l'Archivio informatizzato degli assegni bancari e postali e delle carte di pagamento (CAI - Centrale d'Allarme Interbancaria) che ha lo scopo di informare gli operatori sui mancati pagamenti di assegni bancari tratti senza provvista. La normativa vigente dispone, è vero, che la Banca d'Italia, quale titolare del trattamento dei dati, possa avvalersi di un ente esterno per la gestione dell'archivio, ma anche che il soggetto illegittimamente segnalato ha diritto ad [ ... leggi tutto » ]


Legittima la segnalazione in centrale rischi se dopo il pagamento in ritardo delle rate pregresse il debitore rifiuta di regolare l’adempimento delle rate in scadenza tramite rapporto interbancario diretto

19 Marzo 2016 - Giovanni Napoletano


L'appostazione a sofferenza di una posizione debitoria implica una valutazione da parte della banca inerente la complessiva situazione finanziaria del cliente e non può scaturire automaticamente da un mero ritardo di quest’ultimo nel pagamento del debito. Tanto premesso, ai fini della segnalazione alla centrale dei rischi, la nozione di insolvenza non si identifica con quella propria fallimentare, ma si concretizza in una valutazione negativa della situazione patrimoniale, apprezzabile come deficitaria, ovvero come di grave difficoltà economica, senza, quindi, alcun riferimento al concetto di incapienza o irrecuperabilità del credito o a quello dell'insolvenza fallimentare. Il cosiddetto modulo RID ovvero Rapporto Interbancario Diretto, consiste nell'autorizzazione del cliente, attuata mediante apposito modulo, alla banca ad operare un determinato addebito periodico a carico del proprio conto corrente. Si tratta di ordini di pagamento impartiti dal cliente per svariate esigenze dei commerci, nell'ambito di rapporti interbancari diretti, in cui si pone, da una parte, la [ ... leggi tutto » ]