sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di recupero crediti decreto ingiuntivo precetto e legge 3/2012 sulla composizione delle crisi da sovraindebitamento


Legge sulla composizione delle crisi da sovraindebitamento (legge 3/2012 detta salva suicidi) e reclamo del creditore avverso omologazione del piano presentato dal consumatore debitore

16 Novembre 2017 - Annapaola Ferri


Il provvedimento giudiziale di omologazione del piano presentato dal consumatore debitore, ai sensi dell'articolo 8 della legge 3/2012 (Composizione delle crisi da sovraindebitamento), può essere opposto dal creditore tramite reclamo al Tribunale. Tuttavia, l'eventuale decreto di accoglimento del reclamo avverso il provvedimento di omologazione, non preclude al debitore di presentare un'altra proposta di accordo nei limiti temporali indicati dalla legge (cinque anni). Da questo punto di vista, l'inciso di cui all'articolo 7, secondo comma, lettera b), che consente al debitore in stato di sovraindebitamento di presentare la proposta a condizione che egli non abbia fatto ricorso, nei precedenti cinque anni, ai procedimenti di cui al presente capo, va inteso come riferentesi all'avvenuta effettiva fruizione dell'istituto nei suoi effetti di esdebitazione; cosa che chiaramente non è ove l'accordo non sia omologato, ovvero ove lo stesso sia stato annullato in sede di reclamo. Così si sono espressi i giudici della Corte di [ ... leggi tutto » ]


Nulla la notifica effettuata nelle mani di un familiare presso la sua residenza diversa da quella del destinatario

5 Novembre 2017 - Loredana Pavolini


In tema di notifica effettuata a mani di un familiare del destinatario, la presunzione di convivenza non opera nel caso in cui la notifica sia stata eseguita nella residenza propria del familiare, diversa da quella del destinatario dell'atto, con conseguente nullità della notifica stessa, non potendosi ritenere avverato il presupposto della frequentazione quotidiana, sul quale si basa l'ipotesi normativa della presumibile consegna. Né rileva, in particolare, la circostanza che la raccomandata sia stata ritirata dal familiare del destinatario. Pertanto, è ammissibile l'opposizione tardiva a decreto ingiuntivo per effetto della irregolarità della sua notifica: infatti la conoscenza non tempestiva del decreto ingiuntivo, per effetto della irregolarità della sua notifica, si presuppone avvenuta o dopo la scadenza del termine dei quaranta giorni utili per la proposizione dell'opposizione, decorrenti dalla notifica viziata del decreto ingiuntivo, o prima di essa, in un momento, tuttavia, nel quale l'opposizione non potrebbe più essere predisposta e proposta [ ... leggi tutto » ]


Se il debitore ammette l’esistenza del debito al creditore cedente, la società di recupero crediti cessionaria non può avvalersi di tale ammissione ma deve provarne comunque l’esistenza

22 Aprile 2017 - Rosaria Proietti


Qualora il creditore, nei cui confronti il debitore abbia ammesso stragiudizialmente l'esistenza del credito (ad esempio con una scrittura privata oppure tramite uno scambio epistolare finalizzato alla ricerca di un accordo sui tempi di rimborso) ceda il credito ad un terzo (tipicamente una società di recupero crediti) quest’ultimo, benché divenuto cessionario (pro solvendo o pro soluto che sia) del credito, non fruisce della valenza di prova legale di tale confessione stragiudiziale, non verificandosi, per espressa volontà del legislatore, alcuna traslazione degli effetti giuridici della confessione come prova vincolante a chi di quest’ultima intende avvalersi. Qualora, dunque, il cessionario la invochi nei confronti del ceduto, competerà al libero convincimento del giudice di merito, chiamato ad emettere decreto ingiuntivo nei confronti del debitore, valutare quale incidenza essa effettivamente rivesta, e ciò anche, eventualmente, fino al ritenerla pienamente probante, ipotesi in cui, peraltro, il convincimento deve essere legittimato con un'adeguata motivazione, che consenta [ ... leggi tutto » ]


La pa debitrice può subordinare l’ottemperanza a decreto ingiuntivo alla verifica della regolarità contributiva del creditore

21 Marzo 2017 - Annapaola Ferri


E' quanto hanno deciso i giudici della Corte di cassazione, a sezioni unite, con con la sentenza 4092/2017, laddove è stato affermato che subordinare il pagamento delle somme dovute da un Comune in base ad un decreto ingiuntivo all'attestazione della regolarità contributiva del creditore, dietro presentazione del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva), conferma un obbligo di legge previsto per la fase dell'adempimento dell'obbligazione da parte dell'ente pubblico, su cui grava anche l'obbligo di sanare la irregolarità contributiva nei confronti degli enti previdenziali ed assicurativi utilizzando le somme spettanti al creditore. [ ... leggi tutto » ]


Opposizione all’esecuzione – non si applica la sospensione dei termini durante il periodo feriale

29 Gennaio 2017 - Lilla De Angelis


Il periodo di sospensione feriale dei termini processuali cade tra il 1° agosto ed il 15 settembre: durante il periodo feriale dei magistrati le corti di appello ed i tribunali ordinari trattano le cause civili relative ad alimenti, alla materia corporativa, ai procedimenti cautelari, ai procedimenti per l'adozione di provvedimenti in materia di amministrazione di sostegno, di interdizione, di inabilitazione, ai procedimenti per l'adozione di ordini di protezione contro gli abusi familiari, di sfratto e di opposizione all'esecuzione, nonché quelle relative alla dichiarazione ed alla revoca dei fallimenti, ed in genere quelle rispetto alle quali la ritardata trattazione potrebbe produrre grave pregiudizio alle parti. Le opposizioni esecutive in generale, pertanto, ivi comprese le opposizioni proposte prima dell'inizio dell'esecuzione sono sottratte all'operatività della disciplina della sospensione dei termini durante il periodo feriale. L'opposizione a precetto, con la quale si contesta alla parte istante il diritto di procedere ad esecuzione forzata quando [ ... leggi tutto » ]